San Bernardino, altri passi concreti per il rilancio
Prosegue l’iter di rilancio del comprensorio di San Bernardino grazie ad un accordo definitivo raggiunto tra il Municipio di Mesocco, il Patriziato e la società che fa capo alla famiglia Artioli. In una nota stampa congiunta, le parti fanno sapere che i concetti promossi saranno il rilancio turistico con il rinnovo delle storiche strutture alberghiere Brocco & Posta e Ravizza, la riapertura degli impianti di risalita di Confin, la valorizzazione del centro del villaggio, la promozione dei servizi base e la realizzazione di un moderno centro alberghiero con un progetto di valorizzazione anche delle acque termali. «San Bernardino necessita di una rinascita che si trasformi in concretezza e progettualità. Il riscontro generale è positivo e dimostra l’attaccamento e la volontà di tutti nel rilancio di una località che merita di avere attrattiva turistica, trascinando con sé l’indotto di tutto il Grigioni italiano», afferma il sindaco di Mesocco Mattia Ciocco. Per il presidente della Sovrastanza patriziale Geremia Fasani questo accordo determina la fine di anni difficili: «Abbiamo avuto la fortuna di aver finalmente trovato in Stefano Artioli una personalità capace di unire le varie realtà locali con progettualità e lungimiranza».
«Attività tutto l’anno»
«Stiamo lavorando con l’obiettivo di riaprire gli impianti di Confin nel minor tempo possibile - conferma Stefano Artioli, amministratore unico della San Bernardino Swiss Alps -. Puntiamo alla destagionalizzazione per offrire attività tutto l’anno». La prossima fase passerà dal Consiglio comunale, che giovedì 11 maggio dovrà approvare la stipulazione di un diritto di compera a favore della società di 4 terreni di oltre 15 mila metri quadrati complessivi per più di 4 milioni. Il Comune tratterà la cessione delle due particelle su cui si trovano le case comunali e il garage (ex Ca del Canton) e la cessione del potenziale edificatorio presente per il tratto di strada che porta alle case comunali e quello dello scampolo di piazzale davanti alla Fonte, la cui proprietà rimarrà dell’ente locale. Il Patriziato di Mesocco, invece, sottoporrà all’assemblea l’approvazione del diritto di compera per i terreni di sua proprietà dove si trova ora il capannone delle acque minerali, già inseriti nella stessa zona Acuforta e da dove, per prescrizione della Legge edilizia comunale, dovranno essere realizzati gli accessi all’autosilo della struttura.