Santésuisse e FMH accolgono favorevolmente la nuova associazione casse malati

La federazione delle casse malattia santésuisse è soddisfatta che il settore torni a parlare con una sola voce. Anche quella dei medici svizzeri FMH, pur dicendosi sorpresa, accoglie con favore la creazione di una sola associazione di categoria degli assicuratori.
La sua organizzazione appoggia pienamente la fondazione della nuova federazione, ha affermato all'agenzia Keystone-ATS la direttrice di santésuisse Verena Nold. Avere due associazioni non è mai stato utile a livello politico, e sono ripetutamente stati compiuti sforzi per una riunificazione.
Santésuisse non sparirà né confluirà nella nuova entità: solo la divisione Comunicazione e politica verrà condivisa. Tutte le altre attività saranno mantenute, ha aggiunto Nold.
A suo dire non vi sarebbe alcun legame tra la decisione di ieri del Consiglio federale di introdurre da inizio 2026 una nuova struttura tariffale per singola prestazione TARDOC e una struttura tariffale con importi forfettari. Santésuisse e l'altra associazione di categoria curafutura non erano sulla stessa linea in materia di tariffe.
Nold non si aspetta ulteriori divergenze in proposito, considerato che le strutture tariffali sono ora nelle mani della nuova Organizzazione tariffe mediche ambulatoriali (OTMA SA), che raggruppa i fornitori di prestazioni e gli assicuratori malattia. La questione è quindi obsoleta.
Da parte sua curafutura comunica di prendere atto della nuova associazione che diventerà attiva a inizio 2025, e fino ad allora «si assumerà i suoi compiti nel campo della politica della salute e delle tariffe». La seconda metà di quest'anno sarà caratterizzata da importanti passi volti a migliorare il sistema sanitario svizzero, si legge nella presa di posizione inviata a Keystone-ATS: dopo la decisione governativa di ieri saranno necessari ampi lavori di coordinamento perché l'attuale sistema TARMED possa essere sostituito all'inizio del 2026.
FMH vede nella creazione di una nuova associazione di categoria una chance per soluzioni costruttive in materia di tariffe: partire da zero può rappresentare una via d'uscita dalle divisioni, si afferma in un comunicato in cui viene assicurata la cooperazione con la nuova entità.
Anche Willy Oggier, economista svizzero specializzato nel settore sanitario, in linea di principio vede di buon occhio la fondazione della nuova federazione. A suo dire il problema di fondo delle due organizzazioni esistenti - non essere spesso dello stesso avviso - non viene però risolto. «Sarà decisivo chi plasmerà la nuova associazione», ha spiegato a Keystone-ATS: se i due litiganti resteranno sulle proprie posizioni non cambierà nulla, visto che esse sono legate alle persone che hanno forgiato santésuisse e curafutura.
Pure l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) prende atto dell'annuncio. «Per noi è interessante avere un partner di discussione forte», ha dichiarato un portavoce all'agenzia di stampa. Ma bisognerà analizzare in profondità cosa implica per i lavori e le discussioni in corso.
Quanto ai partiti, la consigliera nazionale Regine Sauter (PLR/ZH), membro della Commissione della sicurezza sociale e della sanità della Camera del popolo (CSSS-N), accoglie favorevolmente la mossa: sulle onde della radio della Svizzera tedesca SRF ha sostenuto che essa velocizzerà le discussioni e l'unificazione delle posizioni renderà più facile giungere a risultati con le nuove tariffe.
La deputata e collega di commissione Céline Amaudruz (UDC/GE) ha affermato, nell'edizione online della «Tribune de Genève», di aspettarsi dalle casse malattia spiegazioni più dettagliate sui motivi di questa tabula rasa.
Senza un accordo il ramo si ritroverebbe con tre associazioni, a spese degli assicurati, si limita a rilevare il Centro (già Alleanza del Centro) su X. Mentre la consigliera nazionale Sarah Wyss (PS/BS), pure membro della CSSS-N, ha insistito sulla necessità di una cassa malattia pubblica.