Scandalo dei voli fantasma: sanzione record contro Qantas

È una sanzione storica quella a cui è stata sottoposta la compagnia aerea Qantas che dovrà sborsare un totale di 120 milioni di dollari asutraliani (quasi 72 milioni di franchi) nell'ambito dello scandalo dei voli fantasma. La somma pattuita è il risultato di un accordo tra il vettore australiano e l'Australian Competition and Consumer Commission (l'autorità di vigilanza dei consumatori) dopo che, nell'agosto dello scorso anno, era stata aperta una procedura giudiziaria contro Qantas. La sanzione, che dovrà ora essere validata dalla giustizia del Paese oceanico, si compone nel dettaglio di una multa da 100 milioni di dollari australiani e di un'indennizzo alla clientela di 20 milioni.
Ma cosa è successo? Come spiega il Guardian, Qantas è stata accusata di aver pubblicizzato e venduto biglietti per più di 8.000 voli sul proprio sito web per una media di due settimane e, in alcuni casi, fino a 47 giorni dopo la loro cancellazione. Secondo l'autorità di vigilanza, inoltre, nel 2022 la compagnia aerea ha impiegato una media di 18 giorni (in alcuni casi fino a 48) a informare i clienti di 10.000 voli della cancellazione.
La presidente dell'Australian Competition and Consumer Commission, Gina Cass-Gottlieb, non ha esitato a definire la condotta del vettore «vergognosa e inaccettabile».
Dal canto suo l'amministratore delegato di Qantas, Vanessa Hudson, ha detto che l'accordo raggiunto con l'autorità di vigilanza dei consumatori «rappresenta un importante passo avanti nel percorso atto a ristabilire la fiducia dei viaggiatori». Hudson ha poi sottolineato come la compagnia aerea abbia «aggiornato i propri processi interni e abbia investito in nuove tecnologie al fine di assicurare che in futuro non si ripetano vicende simili». L'AD ha quindi fatto ammissione di colpa: «Sappiamo che molti dei nostri clienti hanno subito le conseguenze della nostra incapacità di notificare celermente la cancellazione dei voli. Ne siamo sinceramente dispiaciuti».
Colpiti dallo «scandalo dei voli fantasma» sono 86.597 passeggeri che si vedranno accordare rimborsi che vanno da 225 a 450 dollari. A essere interessati, in particolare, sono quei viaggiatori che hanno prenotato due o più giorni dopo che il volo era stato cancellato. Essi verranno contattati direttamente dal vettore australiano a partire dal mese prossimo. Come scritto in precedenza, la sanzione dovrà essere approvata dalla Corte federale australiana; la compagnia aerea ha comunque avviato il programma di riparazione ancora prima che la giustizia si esprima in modo definitivo.
Quello con Qantas è il più grande accordo per una sanzione aziendale che l'Australian Competition and Consumer Commission abbia mai stipulato. La sanzione record per violazione della legge australiana è invece quella di 125 milioni di dollari australiani (circa 75 milioni di franchi) comminata a Volkswagen nel 2019 per aver ingannato i clienti sulle emissioni diesel.
Oltre alla sanzione, l'accordo tra Qantas e l'Australian Competition and Consumer Commission prevede anche che la compagnia aerea notifichi ai clienti la cancellazione del loro volo il prima possibile e, in ogni caso, al più tardi 48 ore dopo la decisione di cancellazione. Il vettore dovrà poi interrompere la vendita di voli annullati al più tardi 24 ore dopo la decisione di cancellazione. I termini dell'accordo si applicano anche alla sua affiliata low cost Jetstar.
Dopo il raggiungimento dell'accordo, Gina Cass-Gottlieb ha espresso soddisfazione in quanto l'intesa garantisce una soluzione anticipata, l'ammissione della cattiva condotta da parte di Qantas e un impegno a migliorare in futuro.