Scontro tra una portaerei nucleare e una nave cargo vicino al Canale di Suez

Incidente per la portaerei a propulsione nucleare USS Harry S. Truman che mercoledì sera è rimasta coinvolta in una collisione con una nave mercantile nel Mar Mediterraneo, nei pressi dell'Egitto, vicino al Canale di Suez. A darne la notizia, spiega la CNN, è stato oggi un portavoce della Marina statunitense.
Ancora ignote, al momento le cause e la dinamica della collisione che la portaerei statunitense ha avuto con la nave battente bandiera panamense Besiktas-M. Il portavoce della Marina a stelle e strisce ha comunque tenuto a rassicurare sul fatto che lo scontro non ha portato ad allagamenti a bordo della USS Harry S. Truman i cui impianti a propulsione nucleare sono rimasti intatti. Su entrambe le imbarcazioni, inoltre, non si registrano feriti. La Besiktas-M, tuttavia, ha riportato alcuni danni.
Intanto sono comunque in corso indagini per riuscire a capire come si sia verificato lo scontro. In tal senso, va sottolineato che l'area dell'incidente, vicina al Canale di Suez, solitamente è densamente popolata di navi.
Secondo il sito di monitoraggio Marine Traffic, la Besiktas-M, una nave portarinfuse lunga 188 metri, era uscita dal Canale di Suez e si stava dirigendo verso la Romania. I dati di tracciamento indicano poi che la USS Harry S. Truman, una portaerei di classe Nimitz lunga 1.100 piedi, si stava dal canto suo dirigendo verso il canale.
L'esperto di questioni nautiche Sal Mercogliano, professore alla Campbell University, ha detto che, al momento della collisione, nell'area dell'incidente si trovavano circa 100 navi. «In queste condizioni, il margine di errore è molto limitato» ha quindi aggiunto l'ex capitano della Marina degli Stati Uniti Carl Schuster. «Non c'è molto spazio di manovra in una via di mare ristretta ed entrambe le navi necessitano di circa un miglio nautico per fermarsi. Piccoli errori di navigazione, un'interpretazione errata delle intenzioni dell'altra nave o un ritardo nel processo decisionale da parte dell'equipaggio di una delle due navi avrebbero potuto metterli rapidamente in pericolo con pochissime opzioni praticabili».
La USS Harry S. Truman rientrava la settimana scorsa da due mesi in cui ha condotto molteplici attacchi contri i ribelli Houthi nello Yemen e ha lanciato attacchi aerei contro l'ISIS in Somalia.- Ad affermarlo è stata la Marina.
Gli incidenti che coinvolgono navi di grandi dimensioni e imbarcazioni commerciali sono rari, poiché le portaerei solitamente viaggiano con un gruppo d'attacco, protette da una schiera di cacciatorpediniere. Ma gli esperti affermano che le navi che entrano nel Canale di Suez devono procedere in fila indiana, il che potrebbe renderle più vulnerabili a una collisione.
Secondo quanto sostiene l'agenzia di stampa marittima USNI News, l'ultima volta che una portaerei statunitense è entrata in collisione con una nave mercantile è stato il 22 luglio 2004, quando un dhow, una nave a vela diffusa in Medio Oriente, ha colpito l'ex USS John F. Kennedy nel Golfo Persico. Due cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti sono invece stati coinvolti in collisioni mortali nel 2017. Sette marinai sono morti dopo che la USS Fitzgerald ha colpito una nave cargo al largo del Giappone nel giugno di quell'anno e 10 marinai sono stati uccisi quando la USS John S. McCain è entrata in collisione con una petroliera al largo di Singapore e Malesia due mesi dopo.