Turismo

Se Como batte un colpo Lugano risponde

Como e il suo lago sono presi d’assalto dai turisti e Alessandro Rapinese chiede aiuto al Ticino: «La situazione è ingestibile» – «Noi siamo pronti», risponde il direttore di Lugano Region Massimo Boni, «a patto però che si condividano i pernottamenti»
© Instagram (Chiara Ferragni)
Prisca Dindo
16.08.2023 17:14

«Aiutare Como a smaltire l’enorme flusso di turisti che hanno scelto la cittadina lariana per le loro vacanze? Sarebbe molto interessante!». Risponde così il direttore di Lugano Regione Massimo Boni all’appello lanciato stamane ai microfoni Rsi da Alessandro Rapinese. «In città arriviamo a dei momenti di troppo pieno che sono divenuti ormai ingestibili – ha dichiarato il sindaco di Como –, perciò abbiamo bisogno di esportare parte della nostra utenza anche solo per rapide visite fuori dal territorio. E a Lugano non manca nulla per poterci aiutare».

Il direttore di Lugano Region è pronto a sedersi attorno ad un tavolo per discutere insieme ai rappresentanti del mondo turistico e politico lariano. «Basta però che la condivisione non si limiti soltanto al turismo del mordi e fuggi, ma pure ai pernottamenti», puntualizza Boni.

La situazione sul lago di Como è critica: gli alberghi sono occupati al 100% e le strade sono spesso intasate. In città si fa fatica a camminare e i ristoranti sono presi d’assalto. «Per noi, garantire i servizi in città è diventato un’impresa», ha spiegato Rapinese. Insomma, Como è vittima del suo stesso successo. La presenza delle grandi star hollywoodiane come George Clooney e i post sui weekend fuoriporta di Chiara Ferragni lungo le rive del lago giocano un ruolo determinante in questa riuscita.

Lugano Region vede di buon occhio questo successo perché prima o poi genera un effetto «spill over», con ricadute positive su tutta la regione, al di qua e al di là del confine. «Anzi: alcuni alberghi di Lugano stanno già accogliendo clienti americani in fuga dal caos comasco», racconta Boni, il quale ci anticipa il trend dei pernottamenti di questa stagione. «Non ci sono ancora cifre definitive – spiega – ma la tendenza quest’anno è buona. Il numero dei pernottamenti è più alto rispetto al 2018-2019», conclude il direttore di Lugano Region.