Lugano

Se i park and ride sono lande desolate

Percentuali di occupazione «deludenti» per i posteggi che devono filtrare il traffico diretto in città - Maglia nera al parcheggio Resega (19%)
Anzi, liberissimo. © CdT/Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
13.07.2023 06:00

Più vuoti gli autosili cittadini e più vuoti, o in certi casi vuotissimi, anche i park and ride alle estremità nord e sud di Lugano. La domanda sorge spontanea ma è destinata, per ora, a restare sospesa: dove sono finite quelle auto? Cominciamo da alcuni dati relativi ai park and ride, che fra il gennaio e l’aprile di quest’anno, fra le 10 e le 15 dei giorni lavorativi, cioè nei momenti di massimo utilizzo, hanno avuto percentuali di occupazione che il municipale responsabile della mobilità Filippo Lombardi definisce «deludenti».

Il P+R Fornaci di Pambio Noranco, che offre 394 posti, è stato pieno al 36%, mentre a Cornaredo quello alla Resega, da 400 posti, si è fermato ad un «catastrofico» 19% e quello della Termica, sopra il Cinestar, con i suoi 140 posti, si è attestato a un più accettabile 66%. Il park and ride Stadio est invece, da 109 posti, è stato chiuso lo scorso settembre, ma fino a quel momento viaggiava a una media del 38%. Nel frattempo, causa cantiere del Polo sportivo, è diventato inaccessibile anche il posteggio della Termica, quindi rimangono aperti Resega e Fornaci. «Immaginiamo che il loro grado di occupazione ora salirà» constata Lombardi, «spero almeno al cinquanta percento», ma si tratterebbe comunque di un travaso: la tendenza a un minor utilizzo dei P+R è chiara e non piace al municipale. «È un’immagine un po’ triste. Negli anni passati c’era più attenzione verso la possibilità di lasciare l’auto nei park and ride ed entrare in città con i mezzi pubblici, poi è arrivata la pandemia: molti lavoravano da casa, altrettanti evitavano di salire sui bus». Nel 2020, mediamente, l’occupazione è scesa del 15% rispetto al 2019, che comunque aveva già fatto registrare un calo del 12% rispetto all’anno precedente, e nel 2021 c’è stata un’ulteriore diminuzione dell’8%. Finita l’emergenza sanitaria, i «parcheggi filtro» sono tornati a riempirsi – non abbiamo a disposizione questi ultimi dati – ma non come ai livelli pre-Covid. È la stessa tendenza – ne scrivevamo lunedì – riscontrata per gli autosili cittadini, che nel 2022, pur avendo avuto un incremento degli accessi, hanno accolto circa cinquecento auto in meno al giorno rispetto al 2018. Per tornare alla nostra domanda iniziale, dunque, le vetture «fuggite» dai P+R non vanno probabilmente cercate nei più centrali autosili, o almeno non principalmente in quelli. Sono rimaste nei garage dei loro proprietari? La Città ne sarebbe felice.

«Credo che il trasporto pubblico possa aver ‘assorbito’ diversi utenti che prima si muovevano in macchina – osserva sempre Lombardi – ma resta l’incognita dei posteggi privati che vengono utilizzati dai pendolari. Recentemente, infatti, si sono diffuse delle applicazioni che permettono di cercare e prenotare questi parcheggi per una parte della giornata». Parcheggi fuori dai radar di Palazzo civico e auto che continuano a entrare nel cuore della città. Lombardi confida sempre nei park and ride, ma questa soluzione ha dei limiti fisiologici e può rispondere solo a una parte della domanda, come i vari progetti di condivisione delle auto. Questione di orari, di coincidenze e di destinazioni da raggiungere. «Noi cerchiamo in tutti i modi di offrire delle alternative al mezzo privato – conclude il municipale – in particolare con il potenziamento del trasporto pubblico, ma fare in modo che tutti siano contenti e che le strade siano libere dal traffico, è impossibile».

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