Se il fiume diventa troppo caldo, niente scarico per la centrale di Beznau
BERNA - La centrale nucleare argoviese di Beznau quest’estate non potrà scaricare la sua acqua di raffreddamento nell’Aare se la temperatura del fiume dovesse superare i 25 gradi o rischiasse di farlo. In tal caso la sua produzione di energia dovrà essere ridotta o addirittura azzerata, scrive in una nota diramata oggi l’Ufficio federale dell’energia (UFE). Il gestore Aspo critica la decisione.
Nell’estate del 2018, particolarmente calda, la temperatura dell’Aare presso la centrale di Beznau aveva superato i 25 gradi per diversi giorni, a volte in modo significativo, rammenta l’UFE. La regolamentazione transitoria per l’estate 2019, disposta il 4 luglio, dovrà permettere di evitare il ripetersi di situazioni analoghe.
Di conseguenza, eventuali ricorsi contro tale decisione sono privati dell’effetto sospensivo, afferma l’ufficio federale, che ha aperto una procedura per l’eventuale adeguamento o per un nuovo rilascio dell’autorizzazione riguardo all’immissione di acqua di raffreddamento di Beznau, situata nel comune argoviese di Döttingen.
Il gruppo energetico Axpo, che gestisce la centrale, ha subito reagito criticando in una nota la decisione dell’UFE. A suo avviso, l’imposta limitazione d’esercizio «è chiaramente eccessiva e non è proporzionata». Axpo ritiene che non ci sia urgenza per simili misure. Ancora non ha deciso se contestarla con un ricorso: intende prima valutare la disposizione nei dettagli, scrive nel comunicato.
L’attuale autorizzazione di immissione per la centrale nucleare di Beznau - rammenta l’UFE - si basa su un’ordinanza del 1975 sulle acque di scarico, sostituita nel 1999 dall’ordinanza sulla protezione delle acque. Quest’ultima stabilisce che l’immissione di acqua di raffreddamento non deve far salire la temperatura del fiume al di sopra dei 25°C. Possono però essere concesse deroghe alle centrali nucleari se l’immissione è necessaria per importanti motivi come la sicurezza del reattore o dell’approvvigionamento.