Se Liz Truss dura meno di una lattuga
Il governo di Liz Truss non è durato molto, anzi, con i suoi 45 giorni all’attivo ha segnato il record di mandato più breve di tutta la storia inglese. Dopo sei settimane trascorse a capo del Regno Unito, questo pomeriggio Truss ha annunciato le proprie dimissioni. Qualche segnale di instabilità lo si era colto già nelle scorse settimane ma, ancora di più, negli ultimi giorni. Nella tarda serata di ieri il neo formato governo stava perdendo pezzi. Prima ha rassegnato le dimissioni la ministra dell'Interno Suella Braverman. Alle quali hanno fatto seguito – solo qualche ora dopo – quelle di Wendy Morton, ministra-capogruppo e stretta alleata della ex-premier. Due dimissioni pesanti per il governo Truss che sono andate ad aggiungersi a quella ancora più significativa di settimana scorsa quando, in seguito al caos finanziario nel Paese, era saltata la poltrona di Kwasi Kwarteng, cancelliere dello Scacchiere.
La sfida
Ma torniamo a noi. C'era già chi, dopo aver assistito all’abbandono di Kwarteng, aveva ipotizzato che Truss non sarebbe arrivata a «mangiare il panettone» o, per meglio dire, il Christmas pudding. Previsioni fin troppo ottimiste. Truss ha perso infatti anche una sfida più semplice: quella contro una lattuga, lanciatale dal tabloid britannico Daily Star. Già, proprio una sfida contro un cespo di lattuga da 60 pence acquistato nel supermercato Tesco una settimana fa, con l’idea di ingaggiare una sfida «Liz vs. Lettuce»: durerà di più l’insalata o la leader Tory? Oggi la risposta. Dopo sette giorni la lattuga ha vinto: «La prima ministra Liz Truss ha finalmente rassegnato le dimissioni, in una gloriosa vittoria per la lattuga del Daily Star», riporta il tabloid sul proprio sito.
Perché una lattuga?
Era stato l’Economist, spiega Wired, a tirare in ballo per primo la storia dell'insalata, facendo una battuta pungente sulla durata del governo Truss: chissà se resisterà almeno sette giorni, «più o meno la durata di una lattuga». Un’onda che il Daily Star ha deciso subito di cavalcare, passando dalle parole ai fatti e correndo a comprare letteralmente un bel cespo di insalata. Il tabloid l’ha poi «decorata» con tanto di parrucca bionda, manine, occhietti e bocca sorridente e l’ha piazzata su un tavolino accanto a un ritratto incorniciato della premier. Ergendo così la lattuga a caricatura della Truss. La sfida è così partita sette giorni fa.
Quarantacinque giorni difficili
Quello di Liz Truss, va detto, non è stato certo un mandato trascorso nella più completa tranquillità. Prima i problemi da affrontare all’interno del suo stesso partito e i nodi importanti da risolvere su energia e tasse. Poi il lutto per la scomparsa della Regina Elisabetta che ha sconvolto il regno. Truss aveva fatto appena in tempo a vederla nel canonico incontro con i nuovi primi ministri britannici (tenutosi eccezionalmente a Blamoral, viste le difficili condizioni di salute della regina) e a stringerle la mano. Senza dimenticare la proposta economica fatta da Truss a inizio ottobre sul taglio delle tasse. Una manovra che ha scatenato il caos all’interno del suo stesso schieramento, gettato nello scompiglio i mercati e – non da ultimo – causando il crollo della sterlina. A poco era servita l'inversione di marcia annunciata qualche giorno dopo. Circostanze che avevano portato ben sedici deputati dell’ala conservatrice a chiedere le dimissioni della Truss. Decisione effettivamente presa e resa nota questo pomeriggio in una conferenza stampa tenutasi davanti al numero dieci di Downing Street.