La guerra

«Se non fermiamo Putin, non ci sarà un posto sicuro al mondo per nessuno»

L'appello della first lady ucraina Olena Zelenska – Embargo USA sulle importazioni di petrolio, gas e carbone, anche Regno Unito e UE valutano una stretta – La Cina appoggia il «cessate-il-fuoco» – Zelensky: «Possibile un compromesso su Donbass e Crimea» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
© KEYSTONE (AP Photo/Marc Sanye)
Red. Online
08.03.2022 06:16

(AGGIORNAMENTO 00.20)
Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da B a C a causa degli effetti sanzionatori per l'invasione dell'Ucraina, sottolineando in una nota il rischio «di un imminente default» del debito.

(AGGIORNAMENTO 23.03)
Il controverso gasdotto Nord Stream 2 tra Russia e Germania, preso di mira dalle sanzioni di Berlino e Washington dopo l'invasione russa dell'Ucraina, è «morto» e non può essere «resuscitato». Lo ha detto la sottosegretaria agli Esteri americana, Victoria Nuland, in un'audizione al Senato. «Penso che il Nord Stream 2 sia ormai morto, è un grosso pezzo di metallo in fondo al mare, e non credo che possa essere resuscitato», ha detto la funzionaria Usa.

(AGGIORNAMENTO 22.07)
La first lady ucraina, Olena Zelenska, ha pubblicato una lettera aperta sulla sua pagina Facebook riflettendo su ciò che è successo all'Ucraina nelle ultime due settimane dall'inizio dell'invasione russa. Lo scrive la CNN. «Nonostante le assicurazioni dei mezzi di propaganda sostenuti dal Cremlino, che la chiamino ''operazione speciale'', si tratta, in effetti, dell'omicidio di massa di civili ucraini», ha scritto Zelenska. Nella lettera lunga e appassionata, ha poi aggiunto: «Forse la cosa più terrificante e devastante di questa invasione è la morte dei bambini», ricordando che «i primi nati della guerra, hanno visto il soffitto di cemento dei seminterrati e che il loro primo respiro è stata l'aria acre del sottosuolo». La moglie del presidente ucraino si è detta convinta che Vladimir Putin abbia sottovalutato la resistenza degli ucraini, ha ringraziato persone da tutto il mondo per aver sostenuto il suo paese e ha fatto eco alle richieste del marito di una no-fly zone sull'Ucraina. «La guerra in Ucraina non è una guerra da qualche parte là fuori. Questa è una guerra in Europa, vicino ai confini dell'UE - ha infine concluso -. Se non fermiamo Putin, che minaccia di iniziare una guerra nucleare, non ci sarà un posto sicuro al mondo per nessuno di noi».

(AGGIORNAMENTO 22.06)
PepsiCo sospende la vendita di Pepsi Cola e altre delle sue bevande in Russia. Sospesi anche gli investimenti di capitale e la pubblicità.

(AGGIORNAMENTO 22.01)
Starbucks sospende tutte le attività in Russia, incluse le forniture di prodotti. Anche Shopify sospende le sue operazioni nel Paese e nella Bielorussia.

(AGGIORNAMENTO 21.54)
Coca-Cola sospende le attività in Russia. Lo annuncia la società in una nota, sottolineando che «continuerà a monitorare la situazione».

(AGGIORNAMENTO 20.48)
La Polonia, dopo consultazioni tra il presidente polacco e il governo, è «pronta a schierare - immediatamente e gratuitamente - tutti i suoi caccia MIG-29 presso la base aerea di Ramstein e di metterli a disposizione del governo degli Stati Uniti d'America». Lo ha reso noto stasera il ministro degli Affari esteri polacco in una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale del dicastero e su Twitter. «Allo stesso tempo, la Polonia chiede agli Stati Uniti di fornirci velivoli usati con corrispondenti capacità operative. La Polonia è pronta a creare immediatamente le condizioni per l'acquisto degli aerei», ha aggiunto il ministro. «Il governo polacco chiede anche ad altri alleati della Nato - in possesso di caccia MIG-29 - di agire nella stessa maniera», si legge sempre nella dichiarazione.

(AGGIORNAMENTO 20.23)
Il vicepremier della Lettonia e ministro della Difesa, Artis Pabriks, chiede alla Germania aiuti militari sull'esempio degli USA. È quello che dice in un'intervista allo Spiegel. «La Germania ha compiuto una storica svolta, che rispettiamo molto», afferma aggiungendo che adesso le risorse vanno investite in modo sensato. «I tedeschi dovrebbero aiutarci a comprare le loro armi, in modo che noi possiamo difenderci. L'Europa è sicura soltanto insieme».

(AGGIORNAMENTO 20.15)
La Russia dichiara una nuova tregua temporanea a partire dalle 10 ora locale di domani per consentire corridoi umanitari. Lo riferisce il ministero russo della Difesa citato dalla Tass. Lo stesso ministero menziona corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.

(AGGIORNAMENTO 19.33)
Un decreto firmato oggi dal presidente russo Vladimir Putin dà mandato al governo di stilare entro due settimane una lista di Paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import «per salvaguardare la sicurezza della Russia». Lo riferisce la Tass. Il divieto riguarderà, secondo quanto precisa Interfax, prodotti finiti e materie prime.

(AGGIORNAMENTO 19.32)
Russia Today si è rivolta alla Corte di giustizia UE contro il bando nell'Unione per l'emittente pubblica russa deciso dal Consiglio europeo il primo marzo. Lo comunica la Corte in Lussemburgo in un tweet. L'UE aveva messo al bando nell'ambito delle reazioni all'attacco russo in Ucraina anche l'altro media russo di proprietà statale, Sputnik, con le relative sussidiarie negli stati membri.

(AGGIORNAMENTO 18.57)
McDonald's chiude temporaneamente 850 dei suoi punti vendita in Russia. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'Associated Press. La decisione sembra legata al pressing sul colosso degli hamburger che finora era rimasto operativo in Russia nonostante l'invasione dell'Ucraina. Una scelta che aveva attirato molte critiche a McDonald's, soprattutto sui social media dove un coro di voci crescente ne chiedeva il boicottaggio.

(AGGIORNAMENTO 18.52)
Il nuovo ordine esecutivo con cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aumenterà la pressione USA su Mosca per l'invasione sull'Ucraina prevede non solo il divieto di importare petrolio, gas e carbone dalla Russia ma anche nuovi investimenti americani nel settore energetico russo e il finanziamento la facilitazione di compagnie straniere negli investimenti per produrre energia in Russia. Lo rende noto la Casa Bianca.

(AGGIORNAMENTO 18.46)
«Non cerchiamo il conflitto con la Russia. La nostra responsabilità finale è quella di mantenere al sicuro il nostro miliardo di cittadini. Ciò significa che dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si allarghi oltre l'Ucraina». Lo ha detto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, in un punto stampa alla base NATO lettone di Adazi, insieme ai premier di Lettonia, Canada e Spagna, Arturs Krisjanis, Justin Trudeau e Pedro Sanchez. «La nostra presenza qui in Lettonia invia un messaggio inconfondibile di unità e determinazione», ha aggiunto Stoltenberg, accogliendo l'impegno degli alleati, «inclusi Canada, Spagna e USA», a schierare «centinaia di truppe in più» ad Adazi. «La guerra del presidente Putin all'Ucraina - ha sottolineato il segretario generale - ha sconvolto la pace in Europa e l'ordine internazionale, e continua ad avere un impatto devastante sul popolo ucraino», ma «Putin ha seriamente sottovalutato l'Ucraina» e «ha seriamente sottovalutato la forza e l'unità della Nato e dei nostri amici e partner in tutto il mondo», ha proseguito.

(AGGIORNAMENTO 18.43)
Alla fine il presidente cinese Xi Jinping ha menzionato la parola guerra, in forma sfumata, ma l'ha pronunciata. La situazione in Ucraina è «preoccupante» e la Cina «deplora profondamente» la guerra in Europa, ha detto Xi nel colloquio video avuto oggi con il presidente francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il primo con leader occidentali dall'invasione della Russia a danno dell'Ucraina.

(AGGIORNAMENTO 18.40)
Ridurre il costo della bolletta per i consumatori, tagliare di due terzi entro l'anno gli acquisiti di gas dalla Russia, procedere ad acquisiti collettivi per spuntare prezzi migliori. La Commissione europea ha lanciato la sua nuova strategia energetica per fare fronte all'emergenza innescata dalla guerra in Ucraina e allo stesso tempo non rinunciare all'obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. Tra le varie iniziative proposte da Bruxelles anche il via libera alla tassazione degli extra profitti realizzati dai produttori di energia elettrica per destinare queste risorse a consumatori e imprese. Per reperire nuovi fondi e sostenere gli investimenti necessari per la transizione energetica e la difesa comune, sotto l'incalzare degli eventi si comincia a parlare della possibile emissione di eurobond. Ma la Commissione UE prende le distanze sottolineando che non è una sua idea ma forse di qualche Paese membro. E tutti pensano alla Francia, presidente di turno Ue e organizzatrice del summit europeo che si svolgerà giovedì e venerdì prossimi a Varsailles. Ma la vera e più grande emergenza in questo momento è l'accoglienza degli ucraini in fuga dalla guerra. La Commissione, durante il dibattito sul tema svoltosi all'Europarlamento, ha assicurato che «nessun rifugiato sarà respinto alle frontiere UE» e che saranno messe in campo tutte le iniziative economiche e operative necessarie per garantire un'adeguata assistenza dei profughi ucraini in tutti i Paesi dell'Unione.

(AGGIORNAMENTO 18.38)
I marchi del gruppo Swatch hanno temporaneamente chiuso i loro negozi in Russia. La settimana scorsa avevano sospeso le esportazioni verso il paese. «A causa delle crescenti difficoltà e complessità della gestione delle nostre boutique in Russia, abbiamo deciso di chiuderle temporaneamente», ha detto un portavoce del gruppo all'agenzia AWP, confermando una notizia dell'agenzia Bloomberg. Il proprietario dei marchi Omega, Longines, Tissot e Blancpain non ha precisato quanti negozi sono colpiti dalla misura, né il fatturato generato. Richemont, proprietario di Cartier, ha sospeso le sue attività commerciali in Russia giovedì 3 marzo. La società con sede a Ginevra aveva già sospeso le attività in Ucraina il 24 febbraio a causa della guerra. I dipendenti interessati ricevono il necessario sostegno finanziario, logistico e morale, aveva precisato Richemont. La settimana scorsa, Swatch ha annunciato la sospensione delle esportazioni in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. UBS stima che Swatch generi il 2-3% delle vendite in Russia e Richemont circa il 2%.

(AGGIORNAMENTO 18.12)
«Noi non vogliamo perdere ciò che è nostro come un tempo voi non avete voluto» arrendervi di fronte «all'invasione nazista». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a proposito dell'invasione russa in un discorso in videocollegamento in diretta trasmesso ai deputati della Camera dei Comuni britannica strapiena che lo ha accolto con una standing ovation.

(AGGIORNAMENTO 17.50)
La Banca di Russia ha deciso di riaprire domani il mercato dei cambi, il mercato monetario e quello dei pronti contro termine (repo). Lo annuncia una nota pubblicata sul sito della banca centrale. Domani resterà ancora chiusa, invece, la Borsa di Mosca. Le contrattazioni sul rublo apriranno alle 10 ora locale.

(AGGIORNAMENTO 17.30)
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato dalla Casa Bianca l'embargo sulle importazioni di petrolio e gas naturale dalla Russia. «Stiamo mettendo in atto il pacchetto di misure economiche più duro della storia che darà un colpo importante all'economia russa. Ora un rublo vale meno di un penny americano. Stiamo mettendo alla prova tutti i settori». Il presidente ha aggiunto: «Dobbiamo transizionare verso l'energia pulita».

(AGGIORNAMENTO 17.29)
Il Regno Unito si impegna a ridurre a zero le sue forniture energetiche di petrolio dalla Russia già entro la fine del 2022. Il governo sta inoltre valutando un eventuale stop anche alle forniture di gas.  L'isola, a differenza di diversi Paesi dell'Europa continentale, importa da Mosca un quantitativo residuale di queste materie prime rispetto al suo fabbisogno complessivo. L'annuncio britannico è stato formalizzato dal ministro delle Attività Produttive, Kwasi Kwarteng, con un scelta di tempo perfettamente allineata a quello del presidente Joe Biden da Washington sullo stop americano immediato. Interpellato al riguardo dai media, il premier Boris Johnson ha da parte sua precisato che la misura è stata concepita in modo da minimizzare i contraccolpi sul business del Regno Unito. L'isola, ha notato Johnson, «è meno esposta di altri, ma chiaramente importiamo gasolio dalla Russia che non possiamo sostituire da un giorno all'altro». Di qui la scelta di chiudere del tutto i rubinetti gradualmente, entro fine anno. «In modo da non colpire la manifattura, il trasporto su gomma e altri settori della nostra industria» e di concentrare invece gli effetti negativi sulla Russia «per punire il regime di Vladimir Putin» per l'invasione dell'Ucraina, ha concluso il primo ministro Tory.

(AGGIORNAMENTO 17.14)
Il Pentagono stima che siano morti tra i 2.000 e i 4.000 soldati russi nelle quasi due settimane di invasione in Ucraina. Lo ha riferito ad una commissione del Congresso il generale Scott Berrier, direttore dell'agenzia di intelligence militare della difesa USA.

(AGGIORNAMENTO 17.13)
Le truppe russe hanno completamente distrutto l'ospedale centrale di Izyum, nella regione di Kharkiv, in Ucraina Orientale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il sindaco della città, Volodymyr Matsokin, che su Facebook ha anche postato alcune foto che mostrano un'ala dell'edifico crollata.

(AGGIORNAMENTO 16.33)
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato oggi una legge approvata dal Parlamento per aiutare l'economia russa colpita dalle sanzioni seguite all'invasione dell'Ucraina. Tra le misure previste, precisa l'agenzia Interfax, vi sono la definizione dei criteri per stabilire i salari minimi, la restrizione all'esportazione di prodotti farmaceutici, la liberalizzazione degli approvvigionamenti di farmaci sul mercato interno. La legge autorizza il governo a cambiare le norme per l'ammissione alle università per accogliere studenti che hanno dovuto lasciare Paesi stranieri. La normativa sospende inoltre le ispezioni nelle piccole e medie aziende e nelle imprese di telecomunicazioni fino alla fine dell'anno.

(AGGIORNAMENTO 16.31)
Il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha fatto appello all'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ad aumentare la produzione. Il ministro dell'economia lo ha detto durante un conferenza stampa, sottolineando che questo sarebbe un contributo all'alleggerimento della situazione dei prezzi sul mercato.

(AGGIORNAMENTO 16.29)
Un piano per ri-potenziare l'Unione europea, sganciandola dalla dipendenza dalle forniture di gas russo «ben prima del 2030». Lo propone la Commissione europea nella Comunicazione RePower EU. Include la diversificazione delle forniture di gas, con maggiori importazioni di GNL e gasdotti da fornitori non russi, aumento dei volumi di produzione e importazioni di biometano e idrogeno rinnovabile, misure per l'efficienza energetica e l'interconnessione superando le strozzature nelle reti europee, come quella storica che «isola» la penisola iberica dal resto dell'UE.

(AGGIORNAMENTO 16.21)
Il governo britannico sta pianificando l'uscita da tutte le importazioni di petrolio russo, come ulteriore sanzione contro la guerra in Ucraina scatenata da Vladimir Putin. La misura, riferisce Bloomberg che cita una persona a conoscenza del piano, verrà implementata nel corso dei prossimi mesi in coordinamento con gli USA ma non coinvolgerà il gas russo.

(AGGIORNAMENTO 16.00)
Il presidente americano Joe Biden annuncia l'embargo sulle importazioni di petrolio e gas naturale dalla Russia nell'ambito di una nuova stretta contro l'invasione dell'Ucraina, mentre un gruppo bipartisan di senatori americani punta a introdurre un provvedimento che impedisca a Mosca di vendere le sue riserve di oro per aggirare le sanzioni. Il segretario di Stato Antony Blinken dall'Estonia ha chiesto all'Europa di liberarsi dalla dipendenza energetica russa. Parlando in una conferenza stampa a Tallinn con la premier estone Kaja Kallas, Blinken ha sottolineato che «in questo momento c'è un'opportunità, non solo significativa ma imperativa, per molti paesi in Europa, di liberarsi dalla dipendenza dall'energia russa». La Russia, ha insistito, «usa l'energia come un'arma».

(AGGIORNAMENTO 15.39)
La Procura Generale spagnola ha aperto un'inchiesta per verificare se la Russia sta commettendo «violazioni delle leggi internazionali sui diritti umani» nel corso della sua offensiva militare in Ucraina: lo si apprende da diversi media.

(AGGIORNAMENTO 15.11)
La Bielorussia ha raggruppato le proprie forze e ne ha schierate alcune sul confine ucraino vicino alla città di Brest e al villaggio di Aleksandrovka nella provincia di Gomel Oblast. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riporta il Kyiv Independent, ricordando che la Russia sta già usando il territorio bielorusso per muovere le proprie truppe verso l'Ucraina e lanciare missili.

(AGGIORNAMENTO 14.58)
Il presidente cinese, Xi Jinping, «appoggia l'azione della Francia e della Germania per un cessate-il-fuoco» in Ucraina e condivide con loro «la necessità di garantire un accesso delle popolazioni agli aiuti umanitari coordinati con le Nazioni Unite». Lo rende noto un comunicato dell'Eliseo al termine della videoconferenza a tre di questa mattina fra i leader di Francia, Emmanuel Macron, Germania, Olaf Scholz, e Cina.

(AGGIORNAMENTO 14.38)
Stretta USA: verso lo stop all'import petrolio russo. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si appresta a vietare le importazioni di petrolio russo senza la partecipazione degli alleati europei già oggi. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali il divieto include anche il gas naturale liquefatto e il carbone.

(AGGIORNAMENTO 14.32)
Interrotta l'evacuazione dei civili. A Sumy l'evacuazione dei civili attraverso il cosiddetto "corridoio verde" è stata interrotta «a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici». Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi.

(AGGIORNAMENTO 14.03)
«Un milione di bambini sono scappati dall'Ucraina, in meno di due settimane». Lo ha scritto su Twitter James Elder, portavoce di Unicef. «Una buia prima volta nella storia». Elder, in un'intervista alla CNN, ha sottolineato che si tratta di una cosa senza precedenti: «Non avevamo mai affrontato una crisi di rifugiati di questa velocità e di questa portata».
Stamani l'UNHCR ha fatto sapere che sono oltre due milioni i rifugiati dal conflitto.

(AGGIORNAMENTO 13.50)
«Proteggeremo e difenderemo ogni centimetro di tutto il territorio alleato». Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg in una conferenza stampa nel corso della visita in Lettonia. «Abbiamo la responsabilità di garantire che il conflitto non si intensifichi e non si diffonda oltre l'Ucraina, che sarebbe ancora più pericoloso distruttivo e ancora più mortale. La situazione porterebbe a una spirale fuori controllo», ha poi aggiunto il segretario generale della NATO. «Per assicurarsi che non ci sia spazio per errori di calcolo a Mosca, la Nato ha rafforzato in modo significativo la presenza nella parte orientale della nostra alleanza», ha anche segnalato Stoltenberg.
«Abbiamo 130 jet in allerta alta, oltre a 200 imbarcazioni nell'estremo nord» e «migliaia di soldati nella regione, incluso il gruppo di battaglia multinazionale della NATO», ha sottolineato. «Proteggeremo ogni centimetro della Lettonia e proteggeremo ogni centimetro di tutto il territorio alleato».

(AGGIORNAMENTO 13.28)
Le forze russe attaccheranno Kiev «nelle prossime 24-96 ore»: è la previsione del think tank statunitense Institute for the Study of War (ISW). Lo riporta il Guardian. «Le forze russe si stanno concentrando nella periferia orientale, nord-occidentale e occidentale di Kiev per un assalto alla capitale...», scrive l'istituto nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra sottolineando che le truppe di Mosca sono afflitte da problemi logistici, ma stanno «portando rifornimenti e rinforzi, oltre a condurre attacchi di artiglieria, aerei e missili per indebolire le difese e intimidire i difensori prima dell'assalto» alla capitale. Questo potrebbe annunciare l'inizio di un momento critico della guerra, proseguono gli esperti dell'ISW.

(AGGIORNAMENTO 12.57)
Allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità  (OMS) sulla situazione sanitaria in Ucraina al dodicesimo giorno di guerra: gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze sono «aumenti rapidamente» negli ultimi giorni e le forniture mediche vitali stanno finendo. Lo riporta il Guardian citando una dichiarazione della responsabile emergenze dell'Oms per l'Europa, Catherine Smallwood, secondo la quale almeno nove persone sono morte in 16 attacchi a strutture sanitarie dall'inizio dell'invasione.

(AGGIORNAMENTO 12.55)
«Cessate il fuoco violato! Le forze armate russe stanno ora bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol. 8 camion + 30 autobus pronti per portare aiuti umanitari a Mariupol e per evacuare i civili a Zaporizhzhia» . Lo scrive il portavoce del ministero degli esteri ucraino Oleg Nikolenko su Twitter.

(AGGIORNAMENTO 12.45)
Il presidente cinese Xi Jinping durante la telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto «la massima moderazione» sulla crisi ucraina. La Cina chiede la «massima moderazione» per prevenire una crisi umanitaria su larga scala in Ucraina, valutando come massima «priorità quella di evitare che le tensioni aumentino o addirittura sfuggano al controllo», ha detto Xi Jinping nel vertice via video avuto con Macron e Scholz.

(AGGIORNAMENTO 12.42)
«Abbiamo tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1». Lo ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak, secondo quanto riporta la BBC, commentando l'ipotesi di un embargo al petrolio russo e la decisione tedesca di congelare l'autorizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto gemello al primo che collega la Russia con la Germania.

(AGGIORNAMENTO 12.03)
I russi non stanno rispettando il corridoio umanitario a Mariupol. Il ministero della Difesa ucraino accusa i russi di non rispettare il corridoio umanitario di Mariupol. «La Russia tiene in ostaggio 300 mila civili a Mariupol, impedisce l'evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del CICR (Comitato internazionale della Croce Rossa). Un bambino è morto di disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: Russia, lascia andare la gente!», ha scritto oggi il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet.

(AGGIORNAMENTO 12.00)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato le «promesse» non mantenute dagli occidentali. «Stiamo ascoltando promesse da tredici giorni. Da tredici giorni ci è stato detto che avrebbero aiutato nei cieli, che ci sarebbero stati aerei, che ce li avrebbero consegnati», ha detto Zelensky in un video pubblicato su Telegram. «La responsabilità» di quello che sta accadendo in Ucraina «ricade anche su coloro che non sono stati in grado di prendere una decisione in Occidente per 13 giorni. Su coloro che non hanno messo in sicurezza i cieli ucraini dagli assassini russi», ha aggiunto.

(AGGIORNAMENTO 11.54)
Ha superato la soglia di 2 milioni il numero di persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha reso noto l'agenzia ONU per i rifugiati. Dallo scorso 24 febbraio, data dell'invasione russa ad oggi, un totale di 2.011.312 persone sono fuggite dall'Ucraina, secondo l'ultimo aggiornamento pubblicato sul sito dell'Alto commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR). Di questi, oltre 1,2 milioni sono giunti in Polonia, più di 191 mila in Ungheria e oltre 140 mila in Slovacchia. Solo poche ore prima l'Alto commissario ONU per i rifugiati Filippo Grandi, in una conferenza stampa a Oslo, aveva detto di attendersi il superamento di tale soglia già «oggi o domani».
Anche le guerre nei Balcani, in Bosnia e in Kosovo, hanno causato enormi flussi di profughi, «forse due o tre milioni, ma in un periodo di otto anni», ha sottolineato Grandi. «Qui, in otto giorni». L'Alto commissario ONU per i rifugiati ha inoltre sottolineato come in «altre parti del mondo si sono visti questi numeri, ma in Europa è la prima volta dalla seconda guerra mondiale».
Ieri era di 1,7 milioni il numero di persone scappate dall'Ucraina dal 24 febbraio, giorno della invasione russa. Grandi ha anche definito «esemplare» l'accoglienza data ai rifugiati ucraini da Polonia, Moldavia e Romania. «Fino ad ora credo che riescano a gestire la distribuzione in modo spontaneo» di questi primi profughi, che sono quelli che hanno «alcune risorse». «Un buon numero arriva in macchina e soprattutto ha parenti, amici».
Ora, secondo l'Alto commissario, è possibile che se la guerra continua si cominceranno a vedere più persone senza risorse e senza amici e parenti, per cui «saranno più difficili da gestire per i Paesi europei».

(AGGIORNAMENTO 11.42)
Almeno 12.000 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese da parte delle forze di Mosca: lo afferma in un tweet il ministero degli Esteri ucraino. Sempre secondo Kiev, finora la Russia ha perso 48 aerei, 80 elicotteri, 303 carri armati, 1.036 veicoli armati, 120 pezzi di artiglieria e 27 sistemi missilistici antiaerei.

(AGGIORNAMENTO 11.39)
In corso l'evacuazione di civili anche a Irpin (Kiev). L'evacuazione dei civili attraverso i corridoi umanitari è in corso anche a Irpin, sobborgo ad ovest di Kiev, teatro negli ultimi giorni di pesanti combattimenti. Lo riporta la BBC, citando il governatore della regione Oleksiy Kuleba. «L'aggressore sta impedendo l'evacuazione della popolazione. In un giorno quelli che potevano raggiungere il luogo di raccolta sono usciti da Irpin da soli. Ora il quartiere si sta preparando per un'evacuazione su larga scala e la consegna di aiuti umanitari», ha detto.

(AGGIORNAMENTO 11.24)
Sale intanto a 21 civili, tra cui 2 bambini, il bilancio delle vittime nell'attacco russo avvenuto all'alba in un quartiere residenziale di Sumy. Lo riporta il Kyiv Independent.

(AGGIORNAMENTO 11.19)
«Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere»: lo ha detto alla ABC il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi alla Crimea e alle «pseudo Repubbliche» separatiste del Donbass. «Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione», ha sottolineato.

(AGGIORNAMENTO 10.53)
«Ferma lo spargimento di sangue»: l'ex presidente filorusso dell'Ucraina, Viktor Yanukovich, chiede all'attuale numero uno, Volodymyr Zelensky, di «mettere da parte l'orgoglio» e di fermare la guerra «ad ogni costo». L'appello è contenuto in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. «Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po' paterno, a Zelensky», ha detto l'ex presidente. «Volodymyr, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l'eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all'ultimo ucraino».

(AGGIORNAMENTO 10.28)
Al via le prime operazioni di evacuazione nella città di Sumy. Gli attacchi russi non si sono fermati nella notte, ma questa mattina sono scattate le prime operazioni dell'evacuazione dalla città ucraina di Sumy. Lo riportano i media internazionali che citano il governo ucraino e mostrano un video postato sui social in cui si vedono le immagini dal corridoio umanitario di Sumy con gli autobus con la croce rossa pronti a partire e delle persone già a bordo.

(AGGIORNAMENTO 10.24)
Mosca conferma: corridoi umanitari attivi in 5 città. Le forze armate russe hanno confermato di aver dichiarato un cessate il fuoco e di aver aperto i corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol a partire dalle 10, ora di Mosca (le 8 in Svizzera). Lo riporta l'agenzia Interfax. «Per una evacuazione sicura dei civili da aeree popolate, viene dichiarato un cessate il fuoco e sono aperti corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, e Mariupol dalle 10 di oggi», ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Già «oggi» o «domani» si arriverà a quota due milioni di rifugiati ucraini, ha affermato nel frattempo l'Alto commissario ONU per i rifugiati Filippo Grandi in una conferenza stampa a Oslo.
Le prime operazioni dell'evacuazione dalla città ucraina di Sumy sono iniziati. Lo riportano i media internazionali che citano il governo ucraino e mostrano un video postato sui social in cui si vedono le immagini dal corridoio umanitario di Sumy con gli autobus con la croce rossa pronti a partire e delle persone già a bordo. Solo pochi attimi prima, la vice prima ministra ucraina, Iryna Verechtchouk, riferendosi al corridoio umanitario di Sumy aveva detto: «Noi abbiamo informazioni secondo le quali la parte russa prevede di ostacolare questo corridoio» umanitario e «che ci sono delle manovre per obbligare le persone a prendere un altro itinerario, che non è quello coordinato» con gli ucraini, «ed è pericoloso». La vice ministra ha spiegato che il ministero della Difesa di Mosca si è impegnato in una lettera con la Croce Rossa a rispettare un corridoio umanitario a Sumy per evacuare i civili oggi con un cessate il fuoco dalle 9 alle 21 locali (dalle 8 alle 20 in Svizzera) e un primo convoglio di evacuazione a partire dalle 10 (le 9 svizzere). Verechtchouk ha anche segnalato le richieste di corridoi umanitari per evacuare i civili da altre città, tra cui Kiev, Kharkiv, Mariupol e Volnovakha, e si è appellata alla Russia perché si «coordini urgentemente con gli ucraini» per assicurare un cessate il fuoco in queste aree.

(AGGIORNAMENTO 09.04)
«Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale». Lo ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un'intervista al programma World News Tonight della ABC. Zelensky afferma inoltre che il presidente russo Vladimir Putin è un criminale di guerra: «Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini... sono tutti criminali di guerra».

(AGGIORNAMENTO 08.45)
Un corridoio umanitario verrà aperto in mattinata nella città di Sumy. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il sito del Guardian. Vereshchuk ha detto che i civili inizieranno a lasciare la città del nord-est dell'Ucraina sugli autobus a partire dalle 8 GMT (le 9 in Svizzera).

(AGGIORNAMENTO 08.31)
Sono almeno nove le persone, tra cui due bambini, morte la scorsa notte nell'attacco aereo sulla città di Sumy a circa 350 km ad est di Kiev. Lo riferiscono i servizi si soccorso ucraini. «Degli aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali», hanno spiegato su Telegram i servizi di soccorso, arrivati sul luogo verso le 23 locali. Sumy, vicino alla frontiera russa, è teatro di violenti combattimenti da diversi giorni.

(AGGIORNAMENTO 08.23)
È scattato alle 9, ora locale (le 8 in Svizzera), il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l'evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy secondo l'accordo siglato ieri. L'intesa è arrivata a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella Russa dopo il flop dei corridoi umanitari che ieri non hanno avuto alcun esito. In attesa del quarto round di incontri gli attacchi russi non si sono fermati, ma sono continuati nella notte. Le forze russe hanno lanciato un attacco aereo contro la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, provocando oltre 10 vittime, tra cui anche un numero imprecisato di bambini.

(AGGIORNAMENTO 07.59)
Attacco a Sumy: oltre 10 vittime, anche bambini. Le forze russe hanno lanciato ieri notte un attacco aereo contro la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, provocando oltre 10 vittime, tra cui anche un numero imprecisato di bambini. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, secondo quanto riportano i media internazionali. «Sfortunatamente ci sono bambini tra le vittime», ha detto Zhyvytsky in un video postato su Facebook, spiegando che le vittime sono più di 10. C'è stata una «battaglia impari» con le forze russe che hanno bombardato i civili, scrive nel post: «Ci sono morti e feriti, i soccorritori sono al lavoro».

(AGGIORNAMENTO 07.30)
La Banca Mondiale ha approvato un ulteriore pacchetto da 489 milioni di dollari a sostegno dell'Ucraina, da rendere immediatamente disponibile. Chiamato «Finanziamento della ripresa dall'emergenza economica in Ucraina» o «Ucraina libera» il nuovo stanziamento «consiste in un prestito supplementare di 350 milioni di dollari e garanzie per un importo di 139 milioni di dollari», si legge in un comunicato dell'istituto. «Il sostegno a erogazione rapida aiuterà il governo di Kiev a fornire servizi essenziali al popolo ucraino, compresi i salari per gli operatori ospedalieri, le pensioni per gli anziani e i programmi sociali per i più vulnerabili», si sottolinea nella nota.

(AGGIORNAMENTO 07.25)
Nuovo tentativo tregua da questa mattina. L'Ucraina entra nel 13.esimo giorno di guerra e le città stremate e sotto assedio sperano nella tregua annunciata per stamani dai russi, la quarta dopo tre consecutive cadute nel vuoto. Dopo una notte di apparente diminuzione della violenza sul terreno - ma in cui è stato colpito un centro medico radiologico, senza conseguenze -, dalle 9 locali (le 8 in Svizzera) il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato corridoi umanitari per evacuare i civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol, suscitando qualche speranza dopo il nulla di fatto degli ultimi tentativi per i quali Mosca e Kiev si sono scambiati accuse di sabotaggio. Il Pentagono ieri ha dichiarato di aver notato pochissimo movimento nelle truppe russe sul terreno. Ma la notte si era aperta con la notizia di esplosioni a Odessa, anche nella zona del porto, che da giorni aspetta l'attacco russo. Come lo aspetta anche Kiev, dove i russi stanno raccogliendo le forze, in attesa che scatti l'offensiva finale sulla capitale. A Mariupol l'assedio dura ormai da una settimana e le 200.000 persone che la abitano - nelle parole di Human Rights Watch - sono «intrappolate in un incubo gelato e senz'acqua né luce e vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi».

(AGGIORNAMENTO 07.06)
Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths ha chiesto un passaggio sicuro per consegnare gli aiuti umanitari nelle zone di conflitto in Ucraina. «I civili in luoghi come Mariupol, Kharkiv, Melitopol e altrove hanno un disperato bisogno di aiuti, soprattutto di forniture mediche salvavita», ha dichiarato Griffiths durante una riunione di emergenza sul disastro scatenato dall'invasione della Russia, secondo l'Agence France-Presse, citata dal Guardian. Griffiths ha esortato tutte le parti a garantire la salvaguardia dei civili, delle case e delle infrastrutture in Ucraina. L'incontro è avvenuto mentre l'Ucraina e la Russia cercano un accordo sulla creazione di corridoi umanitari fuori dalle città martoriate, mentre il bilancio civile dell'assalto russo continua ad aumentare.

(AGGIORNAMENTO 06.38)
Kiev riporta l'uccisione di un alto comandante russo a Kharkiv. I servizi di intelligence ucraini affermano di aver ucciso a Kharkiv il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41.esima Armata interforze russa, durante un combattimento a Kharkiv. La notizia, la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari social ucraini, compreso il Kyiv Independent su un tweet, in cui si dice che Gerasimov era stato decorato «per aver conquistato la Crimea» e per le operazioni nella seconda guerra cecena e in Siria. Se la notizia verrà confermata - intanto l'ha confermata l'agenzia investigativa Bellingcat e l'ha rilanciata il Guardian - , si tratta del secondo generale russo ucciso dagli ucraini in una settimana. Alcuni giorni fa, infatti, gli stessi media russi hanno confermato l'uccisione in Ucraina del vicecomandante delle operazioni, il generale Andrei Sukhovetsky, anche lui vicecomandante della 41.esima Armata.

(AGGIORNAMENTO 06.36)
Colpito un impianto di medicina nucleare a Kharkiv. L'Ucraina ha riferito all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti della Russia nella città di Kharkiv. Lo ha detto il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, sottolineando che i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito. «Dobbiamo agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l'ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare», ha tuttavia sottolineato Grossi.

(AGGIORNAMENTO 06.32)
Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, avranno un incontro in giornata con il leader cinese, Xi Jinping, secondo quanto annunciato dall'Eliseo. La Cina, pur difendendo l'amicizia con Mosca, definita dal ministro degli Esteri Wang Yi «solida come una roccia», ha fatto capire di essere disposta a un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino. O, come ha suggerito il rappresentante della politica Estera UE, Josep Borrell, se non una mediazione - a causa della «maggiore vicinanza di Pechino alla Russia» -, per lo meno eserciti la sua influenza su Mosca.

(AGGIORNAMENTO 06.15)
La Russia offre di nuovo i corridoi umanitari. Lo riporta il Guardian. Mosca si è nuovamente offerta di fornire i cosiddetti corridoi umanitari per i civili che fuggono dalle città assediate in Ucraina. I media statali hanno detto che la Russia avrebbe dichiarato un «regime di silenzio» dalle 10 del mattino di Mosca (7 GMT) di questa mattina. I funzionari del ministero della difesa russo hanno detto che il cessate il fuoco sarebbe stato istituito per evacuare le persone dalle città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol, hanno detto i rapporti. Tuttavia, un piano simile che doveva entrare in vigore lunedì è stato respinto dal governo di Kiev, perché la maggior parte dei corridoi avrebbe portato i rifugiati in Russia o Bielorussia.

IL PUNTO ALLE 06.00
Ieri è finito il terzo round di negoziati tra Ucraina e Russia. In serata Mosca ha annunciato un cessate il fuoco per permettere corridoi umanitari in Ucraina dalle 9 di questa mattina (le 8 in Svizzera) per l'evacuazione di civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. lo ha dichiarato il ministro della difesa russo, citato dalla Tass. 
Durante la sera di ieri sono state udite forti esplosioni nella città di Odessa, lo ha riferito il corrispondente della BBC.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato ieri in tarda sera che non invierà riservisti né militari di leva in Ucraina.
Nella giornata di ieri il consigliere del presidente ucraino aveva annunciato che «Zelensky non ha paura, non scapperà» dal Paese. 

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