Sei mesi di chiusura notturna per 3 valichi di confine

L'esperimento, dalle 23 alle 5, in tre dogane secondarie tra Italia e Svizzera: Novazzano-Marcetto, Pedrinate e Ponte Cremenaga
Red. Online
08.03.2017 12:00

BELLINZONA - Tre valichi secondari di confine tra Svizzera e Italia, nello specifico quelli di Novazzano-Marcetto, Pedrinate e Ponte Cremenaga, rimarranno chiusi dalle 23 alle 5, per la durata da 6 mesi, a partire dal prossimo 1. aprile. È il  progetto pilota legato alla mozione 14.3035 della Consigliera nazionale Roberta Pantani. L'obiettivo è quello di raccogliere informazioni sugli effetti concreti di una simile misura.

Le valutazioni svolte a livello federale e cantonale – in base a criteri di legati alla sicurezza e ai volumi di traffico transfrontaliero – hanno permesso di identificare nel Sottoceneri  questi tre valichi come idonei per l'avvio di una fase di sperimentazione, che comporterà la chiusura notturna al transito per un periodo di 6 mesi. Grazie a un monitoraggio dei transiti notturni attraverso i tre valichi interessati dalla misura, è stato in particolare possibile constatare che la media dei passaggi infrasettimanale si attesta a circa 90 veicoli, con punte di 242 a Ponte Cremenaga; nel fine settimana il valore sale a circa 110 veicoli. La percentuale di veicoli svizzeri si attesta attorno al 20% del transito totale. L'attuazione della misura sarà affidata al Corpo Guardie di Confine, che – con la collaborazione della Polizia cantonale – provvederà alla chiusura e alla riapertura delle tre dogane.

Anche durante le ore in cui i valichi saranno chiusi, è previsto un monitoraggio attraverso sistemi di videosorveglianza, a garanzia della sicurezza della popolazione residente nei dintorni. Alla fine del progetto pilota verrà effettuata una valutazione che permetterà, in particolare, di individuare gli effetti di tale misura sulla lotta alla criminalità transfrontaliera e sui flussi di traffico. Il Dipartimento delle istituzioni esprime, in una nota odierna, piena soddisfazione della decisione del Dipartimento federale delle finanze che ha mostrato una particolare sensibilità al problema della criminalità transfrontaliera e della realtà cantonale.