Serbi contro Pristina, via da tutte le istituzioni
I serbi del Kosovo, per protesta contro la politica di Pristina e il suo mancato rispetto degli accordi già conclusi nel dialogo con Belgrado, hanno annunciato oggi il ritiro dei propri rappresentanti da tutte le istituzioni politiche, giudiziarie e di polizia in Kosovo.
La decisione è giunta al termine di una riunione che i leader politici serbi locali hanno tenuto oggi a Zvecan, uno dei quattro maggiori Comuni a maggioranza serba nel nord del Kosovo. Gli altri sono Zubin Potok, Leposavic e il settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica.
Goran Rakic, leader di Srpska Lista - principale forza politica della popolazione serba in Kosovo - ha detto che i rappresentanti serbi si ritirano dai loro incarichi che ricoprono nel parlamento e nel governo del Kosovo, nei Tribunali e negli altri organi giudiziari, nelle forze di polizia al nord e nelle amministrazione dei quattro maggiori Comuni serbi del nord, a cominciare dalle cariche di sindaco. Tale ritiro - ha osservato Rakic - resterà in vigore fino a quando Pristina non deciderà di osservare il diritto internazionale, di rispettare gli accordi conclusi con Belgrado nell'ambito del dialogo sotto l'egida Ue, di ritirare la decisione illegale sul cambio delle targhe automobilistiche, e finché non accetterà di creare la Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, come previsto dall'accordo di Bruxelles dell'aprile 2013.
Diversi agenti serbi, presenti alla riunione di Zvecan, simbolicamente hanno messo via l'uniforme della polizia kosovara che indossavano. I serbi del Kosovo - poco più di centomila su una popolazione di circa 2 milioni di abitanti - si rifiutano di rispettare l'obbligo sulla reimmatricolazione delle loro auto con la sostituzione della targa serba con quella kosovara, e nei giorni scorsi il premier kosovaro Albin Kurti ha destituito il capo della polizia al nord, un serbo, che ha ammesso apertamente il rifiuto suo e degli altri agenti serbi di intervenire per far rispettare la nuova normativa.
Entrato in vigore il primo novembre, l'obbligo sul cambio di targa prevede un ammonimento fino al 21 novembre, mentre dopo tale data per chi non sarà in regola scatterà una multa di 150 euro. Il termine ultimo per adeguarsi è il 21 aprile 2023, dopo tale data le auto con targa serba non potranno più circolare in Kosovo. Sul riacutizzarsi della crisi del Kosovo, il presidente serbo Aleksandar Vucic ha incontrato ieri sera a Belgrado l'inviato Ue Miroslav Lajcak, e ha partecipato stamane a una riunione d'emergenza del governo. Ha contattato al tempo stesso gli ambasciatori di Cina, Russia e Usa e ha incontro il patriarca serbo ortodosso Porfirije.