Si aggrava il bilancio del terremoto in Giappone
Il bilancio delle vittime del potente terremoto che ha colpito ieri il Giappone centrale è salito ad almeno 48, hanno riferito oggi le autorità locali. La metà dei decessi è stata registrata nella città di Wajima, ha detto il governo della prefettura centroccidentale di Ishikawa.
La città è una delle più devastate dal sisma, con oltre 200 tra edifici e altre strutture andati a fuoco negli incendi scoppiati in seguito alla violenta scossa di magnitudo superiore a 7. Stanotte, un'altra scossa di terremoto di magnitudo 5.6 è stata registrata nella prefettura di Ishikawa. Sono circa 45.700 le famiglie senza elettricità, rende noto la compagnia nipponica Hokuriku Electric Power, citata dai media locali. Nella zona, più di 200 case sono state inghiottite dal fuoco, oltre 100 edifici residenziali sono crollati e le persone sono ancora sotto le macerie di almeno 17 case crollate. Sul posto stanno lavorando soccorritori e vigili del fuoco, mentre unità delle Forze di autodifesa giapponesi sono state inviate nell'area per collaborare ai soccorsi.
«Sono stati confermati danni molto significativi, numerose vittime, edifici crollati e incendi», ha detto stamattina il premier giapponese Fumio Kishida. «Dobbiamo correre contro il tempo», per salvare vite umane, ha aggiunto.
Allarme tsunami rientrato
Il terremoto ha fatto scattare un'altra allerta, quella di un potente tsunami che avrebbe potuto provocare onde di oltre 5 metri, riportando alla memoria l'incubo del marzo di 13 anni fa e quello del devastante maremoto che il 26 dicembre del 2004 travolse l'Oceano Indiano. Allarme che era stato lanciato anche per le coste dell'isola russa di Sakhalin, nell'Oceano Pacifico settentrionale, e le città di Vladivostok e Nakhodka, ma anche per i litorali della Corea del Sud. Le onde in seguito sono arrivate ma non hanno superato 1,2 metri: hanno colpito il porto di Wajima e una serie di tsunami più piccoli sono stati segnalati altrove, anche nell'isola settentrionale di Hokkaido.
Il governo ha detto che sta ancora valutando l'entità dei danni causati dal sisma, che ha scosso anche gli appartamenti nella capitale Tokyo a circa 300 chilometri di distanza. Secondo l'Agenzia nazionale per la gestione degli incendi e dei disastri, a decine di migliaia di persone è stato ordinato di evacuare.
Il portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi, ha detto che ci sono notizie secondo cui otto persone si trovano tra le macerie degli edifici crollati, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
La magnitudo del terremoto che ha colpito il Giappone è la più alta registrata nella penisola di Noto, da quando sono iniziate le registrazioni nel 1885. L'INGV ha attribuito una magnitudo MWP di 7.1, l'USGS (il servizio geologico degli Stati Uniti) ha valutato la magnitudo pari a 7.5, l'agenzia del Giappone (JMA) ha stimato una magnitudo pari a 7.6. Il terremoto è stato preceduto da una scossa di magnitudo 5.5 avvenuta 4 minuti prima e nelle 2 ore successive ci sono state una decina di repliche forti, la più forte di queste di magnitudo 6.2. Secondo JMA, il Giappone centrale è stato colpito da almeno 155 terremoti tra ieri pomeriggio e stamattina.