Sì, la Casa dello studente verrà chiusa

«Le confermo che la Casa dello studente chiuderà alla fine del corrente anno scolastico. Decisione presa dal Consiglio di Stato tenuto conto del numero esiguo di ospiti che da anni ne fanno uso». Sì, il destino della struttura è davvero segnato. Ce l'assicura Patrick Bignasca, capo gioventù e sport Ticino e Centri G+S, interpellato dal Corriere del Ticino alla luce dell'interpellanza odierna inoltrata dai granconsiglieri Massimiliano Ay e Lea Ferrari (Partito comunista).
Le questioni sul tavolo
«La decisione del Consiglio di Stato sul futuro della Casa dello studente di Bellinzona cadrà a breve: come deputati vorremmo però saperne di più prima che la decisione finale venga presa. Inoltre in vista del prossimo anno scolastico alcuni giovani potrebbero scegliere il loro percorso formativo sulla base della distanza fra casa e scuola: è urgente quindi che si conosca la situazione della struttura e, se del caso, si trovi subito una sistemazione alternativa». I deputati vanno dritti al sodo.
Secondo loro informazioni l’Esecutivo cantonale, dopo quella di Lugano, chiuderà anche la Casa dello studente della capitale. Tutto vero, come visto. Anche il Sindacato indipendente degli studenti e apprendisti si è scagliato contro la chiusura. All’origine, secondo il SISA, vi è appunto il calo delle iscrizioni che avrebbe causato un deficit di 80 mila franchi.
Famiglie e richieste
«In assenza della Casa dello studente, e allo scopo di assottigliare il divario che esiste tra giovani ticinesi costituito dal luogo del domicilio e dalle facoltà economiche della famiglia, esiste una strategia alternativa del Consiglio di Stato per attuare una politica dell’alloggio specifica per i giovani in formazione?», domandano i granconsiglieri. I quali vogliono ancora sapere come possono agire le famiglie che hanno fatto richiesta di alloggio. La Casa dello studente, ricordiamo, è un servizio organizzato dal DECS che offre la possibilità di vitto e alloggio agli studenti delle scuole post-obbligatorie; si trova presso il Centro Gioventù e sport.
Sussidi per i trasporti pubblici
«Già in occasione dell’analoga discussione sulla Casa dello studente di Lugano il Governo adduceva la capillarità, frequenza e diminuzione dei tempi di percorrenza dei trasporti pubblici come risposta alla sua chiusura, suggerendo che quella di Bellinzona avrebbe potuto supplire a quella di Lugano», osservano Ay e Ferrari. Che auspicano dei sussidi per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici.