Il caso

Si va verso un secondo «dog park» nella regione

Il Comune di Lumino potrebbe dotarsi di uno spazio da mettere a disposizione dei proprietari dei migliori amici dell’uomo – Il Municipio ha già preso contatto con i vertici della Società protezione animali che si sono detti pronti ad accompagnare l’iter per il progetto
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
25.10.2024 06:00

Un altro «dog park» nel Bellinzonese dopo quello della Città inaugurato sette anni or sono in Golena? L’ipotesi è tutt’altro che remota. Potrebbe sorgere a Lumino, il cui Municipio si è detto negli scorsi giorni possibilista rispondendo all’interrogazione presentata da Luca Degiovannini (Il Centro). Una delle zone individuate è quella in località «Bassa», sul lato a monte della strada sterrata che arriva da Arbedo-Castione. Vi sono però degli aspetti non di poco conto che bisogna assolutamente ritenere. Ci riferiamo alla «vicinanza alle linee elettriche ad alta tensione» e la presenza dell’autostrada. Due infrastrutture che potrebbero rivelarsi «un ostacolo alla buona riuscita dell’iniziativa se non debitamente considerate, anticipando eventuali future problematiche normative e di convivenza», sottolinea l’Esecutivo.

Le possibili problematiche

L’area finita sotto la lente non è «nuova». Nel senso che in tempi recenti una richiesta simile era giunta sulla scrivania del Municipio arbedese a seguito di una mozione inoltrata dal gruppo N.O.I.; l’idea era quella di dar vita o ad un parco per cani comunale oppure ad uno intercomunale coinvolgendo anche Lumino. A detta del consesso guidato dal sindaco Luigi Decarli erano tuttavia fin da subito emerse delle problematiche. Le principali sono quelle riguardanti l’autorizzazione per i veicoli dei proprietari di «Fido», lo sfalcio dei sedimi e la pulizia dai «bisognini» degli animali nonché il rifornimento dei sacchetti per raccogliere gli escrementi. Allora il Municipio luminese «confermava queste difficoltà e, pur ritenendo interessante la proposta, non rilevava fattive possibilità di realizzare quanto richiesto a causa principalmente di una mancanza di terreni disponibili in loco che potessero essere facilmente convertiti. Inoltre vi era preoccupazione per l’inserimento di tale struttura in prossimità di una zona golenale d’importanza nazionale presso il Sassello».

Il parere delle città

In ogni modo l’attuale Municipio con alla testa Enea Monticelli si dice pronto a valutare una zona confacente ad accogliere un «dog park». Non si è rimasti con le mani in mano. Tutt’altro. Si sono pertanto interpellate le città di Bellinzona e Lugano - già attrezzate in questo senso - per meglio capire «l’iter, i costi e le responsabilità che la realizzazione comporterebbe. Al di là di aspetti puramente finanziari, che rivestono in ogni caso un ruolo preponderante nell’intera operazione, sarà determinante capire la possibilità di individuare una zona idonea dal profilo di sicurezza e destinazione specifica». Non solo. Ci si è altresì rivolti al presidente della Società protezione animali di Bellinzona Emanuele Besomi, il quale si è detto disponibile a supportare l’autorità comunale nello sviluppo del progetto, qualora si decidesse di andare in quella direzione. In particolare occorrerà mettere nero su bianco che la struttura sarà esclusivamente accessibile ai domiciliati di Lumino. Nei prossimi mesi si prenderà contatto con gli altri attori, quali il veterinario cantonale, l’Ufficio della caccia e della pesca e quello dei corsi d’acqua.

L’area, rammenta l’Esecutivo, è infatti inserita a Piano direttore come superficie per lo «Svago di prossimità». Ed era già stata oggetto di «richiesta al Cantone in quanto passibile di investimenti legati alla fruizione locale». Segnaliamo inoltre, conclude il consesso luminese, «la proposta ‘Riorganizzazione del soccorso agli animali’ attualmente al vaglio dell’autorità cantonale che probabilmente toglierà risorse ai Comuni per operare in questo ambito». Insomma, il sì di principio del Municipio ad un «dog park» c’è. Ma vanno ancora approfondite delle questioni prima di poter affermare con certezza che il Bellinzonese si doterà di un secondo spazio per i migliori amici dell’uomo.