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Silvio Berlusconi, il giorno dopo

Le reazioni e le parole di cordoglio all'indomani della morte del leader di Forza Italia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Silvio Berlusconi, il giorno dopo
Red. Online
Ats,AnsaeRed. Online
13.06.2023 09:07
22:56
22:56
Il ministro serbo Milicevic parteciperà ai funerali

Il ministro senza portafoglio Djordje Milicevic, responsabile per i rapporti con la diaspora, rappresenterà il governo serbo ai funerali di Silvio Berlusconi in programma domani pomeriggio nel Duomo di Milano. Nel darne notizia, i media a Belgrado riferiscono che il ministro Milicevic sarà a Milano quale inviato speciale del presidente Aleksandar Vucic.

22:25
22:25
Oltre 200 tifosi della Curva Sud del Milan ad Arcore

Oltre 200 tifosi della Curva Sud del Milan sono arrivati ad Arcore per rendere omaggio a Silvio Berlusconi, il presidente più vincente della storia del club rossonero. Tutti con una rosa in mano e alzata al cielo, i milanisti hanno sfilato in corteo arrivando davanti a Villa San Martino: «Un presidente, c'è solo un presidente» hanno cantato a quel punto i tifosi. Il corteo è ripartito lasciando Villa San Martino dopo un lungo applauso.

18:58
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Bandiera UE a mezz'asta domani all'Eurocamera

Domani tutte le tre sedi del Parlamento europeo, a Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, avranno dalle 8 alle 20 la bandiera dell'Unione Europea e quella italiana a mezz'asta in occasione dei funerali di Stato per Silvio Berlusconi. Lo ha deciso la presidenza dell'Eurocamera.

17:56
17:56
Tajani è arrivato a Villa San Martino

Il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani è appena arrivato a Villa San Martino ad Arcore. Lo riporta l'ANSA

17:55
17:55
Al funerale anche Orban e l'emiro del Qatar

Fra le circa 1.800 personalità che siederanno nel duomo di Milano per il funerale di Silvio Berlusconi dovrebbero essere presenti, a quanto apprende l'ANSA, fra gli altri l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad e il premier ungherese Viktor Orban.

Parteciperanno alla cerimonia anche diversi ministri degli Esteri ed ambasciatori oltre al presidente del Ppe Manfred Weber.

17:22
17:22
Funerali di Stato: Conte assente, Renzi e Calenda presenti

Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte non parteciperà domani ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi a Milano. Il presidente di Italia Viva Matteo Renzi, invece, ha già confermato la sua presenza. E anche il leader di Azione Carlo Calenda ha reso nota la sua volontà di esserci. Tra gli assenti nel fronte delle opposizioni, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Mentre dal Nazareno non è ancora giunta nessuna comunicazione ufficiale sulla partecipazione alle esequie della segretaria del Pd Elly Schlein.

16:57
16:57
L'Aula del Senato osserva un minuto di silenzio

L'Aula del Senato osserva un minuto di silenzio in ricordo di Silvio Berlusconi. La richiesta dalla vicepresidente di turno Mariolina Castellone, prima di dare lettura delle decisioni prese oggi dalla capigruppo. La vicepresidente ha inoltre ricordato che la commemorazione da parte dell'Assemblea del leader di FI è prevista martedì prossimo alle 15.

16:56
16:56
Fiori da tutta Italia davanti a Villa San Martino

Arrivano da ogni parte d'Italia i sostenitori di Silvio Berlusconi che hanno deciso di omaggiare il Cavaliere a Villa San Martino ad Arcore. Da Altamura, in provincia di Bari, sono arrivati tre giovani militanti di Forza Italia per lasciare una corona di fiori: «Siamo partiti all'una di notte in macchina - hanno raccontato Lorenzo, Giorgio e Franca - Berlusconi è stato un pilastro fondamentale e continuerà ad esserlo».

Sempre dalla Puglia è stato lasciato un piccolo cartellone con una dedica firmato dal Milan Club Maldini di Pulsano (Taranto).

Fiori anche da Roma, Trento e Casale Monferrato. E non manca ovviamente la Lombardia con corone e omaggi da Lesmo Brugherio, Varese, Bergamo e Viadanica.

16:34
16:34
Anche Franco Baresi a Villa San Martino

Il vicepresidente onorario del Milan, lo storico capitano rossonero Franco Baresi, è appena arrivato a Villa San Martino ad Arcore.

15:09
15:09
La stampa brasiliana: «Precursore dell'antipolitica»

«Un leader populista precursore dell'antipolitica», è l'articolo di prima su Silvio Berlusconi che pubblica oggi in Brasile il quotidiano O Globo, osservando che «con uno stile molto personale e un'impostazione liberale, l'imprenditore di successo è stato per nove anni premier del suo Paese, con atteggiamenti e discorsi controversi». «Al centro di oltre 60 processi per corruzione e prostituzione minorile, il magnate delle comunicazioni è morto ieri all'età di 86 anni».

Da notare che nel suo portale online, tre delle cinque notizie più lette delle ultime 24 ore riguardano Berlusconi. La prima: «Silvio Berlusconi. Ricordiamo chi è la brasiliana (Iris Berardi) implicata nella polemica del Bunga Bunga». La seconda riguarda il calciatore «Alexandre Pato che ha scritto un post di congedo dall'ex suocero Berlusconi». Fra il 2011 e il 2013 Pato fu al centro di una love story con Barbara Berlusconi. La terza si limita a ricordare che Berlusconi «ha lasciato un patrimonio di 6,8 miliardi di dollari», con cui si trova al 352/o posto della classifica Forbes.

Con un richiamo in prima, invece, il quotidiano Folha de S. Paulo sostiene che è morto un leader che «trasformò la politica italiana» e che, «entrato in politica nel 1994, ha accumulato ricchezza, scandali sessuali e processi».

Infine O Estado de Sao Paulo richiama con foto sotto la testata un articolo interno rilevando che con Berlusconi «è morto un pioniere del nuovo populismo che ha avuto una traiettoria di influenza politica, gaffe e scandali».

14:46
14:46
I media USA: «Uno showman nel bene e nel male»

Uno "showman" e un "oratore abile che da giovane cantava sulle navi da crociera" che con il suo stile ha rivoluzionato la politica italiana. Alla morte di Silvio Berlusconi viene dedicato ampio spazio sui media americani.

Il New York Times gli dedica parte della prima pagina, accompagnando il lungo articolo dal titolo "Lo showman politico italiano, come comico o come cattivo", con una foto. Il quotidiano descrive Berlusconi come fonte di «intrattenimento per gli italiani», mentre «per gli economisti è stato colui che ha aiutato l'economia italiana» a schiantarsi. «Berlusconi è stato molto di più del suo tempo passato in carica. Con il suo approccio oltraggioso e sensazionale alla vita pubblica è stato il politico più influente della politica italiana dai tempi di Benito Mussolini. Ha trasformato il Paese e ha offerto un nuovo esempio di leader, uno che ha avuto eco in Donald Trump e al di là».

Il Washington Post nel suo obituary ricorda Berlusconi come colui che per tre decenni «ha monopolizzato i media, manipolato i livelli di potere e catturato l'immaginazione di amici e nemici. Il Cavaliere, o The Knight così come era chiamato, ha fatto questo tutto a modo suo». Sotto il suo «sguardo distratto - aggiunge il quotidiano - l'Italia è scivolata in un malessere sociale e in un disastro economico. E alla fine i mercati che l'uomo d'affari del Milan aveva sostenuto in modo zelante non gli hanno dato la fiducia per guidare il Paese fuori dalla crisi del debito del 2011, portando alla sua uscita».

UsaToday descrive Berlusconi come il «tycoon dei media conosciuto a livello internazionale per la serie di scandali, le accuse di corruzione il suo stile politico populista». Per il Los Angeles Times, Berlusconi sarà ricordato dai suoi ammiratori come un uomo «capace e carismatico. Per i critici era un populista che ha minacciato la democrazia usando il potere politico come strumento per arricchire se stesso e la famiglia». Quando Donald Trump si è lanciato in politica «molti hanno paragonato i due per le loro carriere nel mondo d'affari, per il cercare di cambiare l'ordine esistente e per attirare l'attenzione sulle loro personalità e sui loro stili di vita».

14:43
14:43
La stampa Argentina: «Un'era di politica e affari»

I principali quotidiani argentini hanno oggi in prima, sopra la testata, immagini sorridenti di Silvio Berlusconi, deceduto ieri all'età di 86 anni. Clarin, lo definisce «L'italiano più polemico» e afferma che «con scandali di corruzione e sesso ha segnato la politica del suo Paese».

«Un'era di politica e di affari» è invece il titolo, annunciato pure in prima pagina, con cui La Nacion di Buenos Aires ricorda il decesso ieri di Berlusconi. La corrispondente da Roma, Elisabetta Piqué, sottolinea che «tutto l'arco politico e i suoi alleati globali hanno esaltato la figura del ex premier, un protagonista di 30 anni di storia». Sostenitori e avversari concordano, secondo il giornale, che con la sua morte in Italia «finisce un'era politica».

Stessa collocazione della notizia riserva il quotidiano La Capital di La Plata, titolando «L'addio di un leader polemico: è morto Berlusconi». E aggiunge: «Giunse al potere attraverso i media e impose il suo modello speciale al governo italiano». La sua, conclude, è senza dubbio «una vita per la storia e il dibattito».

Infine Pagina 12 pubblica due ampi servizi della sua corrispondente romana, Elena Llorente, il primo dei quali intitolato: «Berlusconi, un leader che mancherà molto al centro-destra italiano», ed il secondo che invece recita «Addio a Berlusconi, controverso protagonista della vita politica italiana».

14:39
14:39
Le Monde: «L'Italia e l'eredità degli anni di Berlusconi»

Apertura di prima e diverse pagine interne dedicate oggi dal quotidiano francese Le Monde alla scomparsa di Silvio Berlusconi e alla sua «eredità».

«La morte di Berlusconi - scrive Le Monde - dovrebbe accelerare la ricomposizione della destra italiana. Il partito che l'ha creata, Forza Italia, dovrebbe essere l'oggetto dei desideri». Su questo tema, si diffonde a pagina 2 l'articolo dal titolo 'In Italia, la battaglia del dopo Berlusconi': «Con 45 deputati alla Camera e 18 senatori, Forza Italia è ormai un obiettivo. Il partito è nel mirino soprattutto di Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, diventata la prima formazione politica del Paese con il 26% dei suffragi». Nella stessa pagina, un pezzo sul destino delle aziende «del magnate dei media», la cui scomparsa «indebolirà l'impero».

A pagina 3 Le Monde ricorda 'Il successo del Milan, trampolino politico per il Cavaliere'. All'interno, due intere pagine ricordano l'ascesa e il percorso di 30 anni di potere del Cavaliere, con una foto e il semplice titolo 'Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio italiano'.

14:18
14:18
Pier Silvio: «Da solo non avrei potuto fare nulla»

«Cara Mediaset, carissimi tutti, sento il bisogno di scrivervi perché so quanto era importante per mio padre farvi sapere l'amore e il grande orgoglio che ha sempre provato per la nostra azienda e per tutti noi», scrive Pier Silvio Berlusconi nella lettera inviata ai collaboratori del gruppo Mediaset.

«Non ci sono parole per descrivere la mia emozione ogni volta che mi diceva 'Sono orgoglioso di te e di quello che fai'. E io ho sempre saputo benissimo che si rivolgeva a tutti noi: io da solo non avrei potuto fare nulla. Nulla. È stato un uomo che ha dato tanto, tantissimo. Che ha creato tantissimo. E ha sempre considerato la nostra azienda come una sua amatissima creatura. Il mio papà, il nostro fondatore, vi ha sempre amato tutti, uno per uno», aggiunge l'amministratore delegato di Mfe-Mediaset.

«E adesso il nostro dovere è seguire la sua impronta indelebile, lavorare, lavorare, lavorare. Con entusiasmo e rispetto. Oggi dobbiamo guardare avanti e impegnarci ancora di più, sempre di più. Dobbiamo costruire un Gruppo ancora più forte e ancora più vivo. Lo dobbiamo fare per Mediaset. Lo dobbiamo fare per tutti noi. Ma soprattutto lo vogliamo fare per lui. Vi abbraccio forte. Siete nel mio cuore. E sarete per sempre nel suo cuore», conclude Pier Silvio Berlusconi.  

14:08
14:08
Il comune propone piazza Duomo ad accesso libero

Alla riunione in prefettura per decidere le misure di sicurezza per i funerali di Silvio Berlusconi hanno partecipato tra gli altri il prefetto di Milano, Renato Saccone, il questore Giuseppe Petronzi, il Capo ufficio del Cerimoniale di Stato e onorificenze Francesco Piazza oltre ad un rappresentante della Veneranda Fabbrica del Duomo. Alle 16 si terranno i sopralluoghi nella cattedrale e in piazza Duomo. L'accesso alla piazza sarà libero «nel senso che non servirà nessun pass per accedere ai cittadini - ha chiarito Granelli che ha spiegato qual è l'ipotesi portata al tavolo da Comune di Milano sul modello che si usa per i concerti - mentre le persone non potranno andare dove ci sarà l'ingresso delle autorità». Per quanto riguarda i maxi schermi da installare per permettere a tutti di assistere al funerale «si sta lavorando», ha spiegato Granelli. E vale la stessa cosa per l'eventuale chiusura della fermata della metropolitana di piazza Duomo. «Non è stato ancora definito, dipende dai sopralluoghi tecnici. Noi in genere siamo abituati a un meccanismo di governo della questura che mano a mano che la piazza si riempie, si prevede poi il salto della fermata della metropolitana», ha concluso l'assessore.

13:53
13:53
Troppi necrologi, il Corriere della Sera non garantisce la pubblicazione

Sono troppe le richieste di pubblicazione di necrologi arrivate al Corriere della Sera, che già oggi ha pubblicato oltre due pagine di annunci dedicate a Silvio Berlusconi. Per questo motivo non potrà garantirne domani la pubblicazione.

«Per il grande afflusso di richieste - è spiegato nella pagina web dedicata ai necrologi -, con grande dispiacere non garantiamo la pubblicazione di tutti i necrologi pervenuti, per la giornata di domani 14 Giugno 2023».

13:45
13:45
Funzione religiosa per Berlusconi a Villa San Martino

A quanto si apprende, è prevista una piccola funzione religiosa nella cappella di Villa San Martino ad Arcore, dove in mattinata si sono radunati i familiari e gli amici più stretti di Silvio Berlusconi, deceduto ieri mattina. Tra gli altri, è stato visto entrare nella storica residenza dell'ex premier anche un sacerdote.

Intanto il presidente del Senato Ignazio La Russa ha confermato che l'Aula commemorerà Berlusconi martedì 20 giugno alle ore 15.00. L'Aula è sospesa per tutta la settimana e riprenderà lunedì 19 con la discussione generale sulla Pubblica amministrazione.

13:06
13:06
Commemorazione in Senato il 20 giugno

L'Aula del Senato commemorerà Silvio Berlusconi martedì 20 giugno alle ore 15. Lo conferma il presidente del Senato Ignazio La Russa. L'Aula è sospesa per tutta la settimana e riprenderà lunedì 19.

12:30
12:30
Televisione, l'addio a Berlusconi domina la prima serata

L'addio a Silvio Berlusconi domina anche la prima serata tv: su Rai1 lo Speciale Porta a Porta sul Cavaliere è stato seguito da 1 milione 835 mila spettatori (10.5% di share) mentre lo Speciale Tg5 – Un grande italiano – ne ha registrati 1 milione 250 mila (8.3%) su Canale5, 345 mila (2.3%) su Italia1 e 534 mila (3.5%) su Rete4. Su La7 lo speciale TgLa7 - I mille volti di Berlusconi – ha ottenuto 667 mila telespettatori (5.8%). Su Rai3 Report ha raggiunto 1 milione 424 mila spettatori (8.1%). Su Rai2 CSI: Vegas ha totalizzato 908 mila telespettatori (5.9%).

12:09
12:09
Metsola: «La storia giudicherà Berlusconi ma lascia il segno»

«Silvio Berlusconi è stato un combattente che ha fondato e guidato il centrodestra in Italia, un protagonista della politica per generazioni e ha contribuito a passaggi cruciali della storia europea e dell'Italia. Mai troppo lontano dalle polemiche anche in questa casa ma tutti qui lo ricordano per la sua generosità, il suo coraggio e il suo carisma. La storia discuterà il suo impatto ma l'uomo ha lasciato il segno». Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metola alla commemorazione per la morte di Silvio Berlusconi, davanti alla Plenaria. Metsola è stata la prima a firmare il registro delle condoglianze all'ingresso dell'Aula.

12:07
12:07
Dell'Utri a Villa San Martino

Marcello Dell'Utri è arrivato poco prima delle 12 a Villa San Martino. Nella residenza dell'ex premier ad Arcore, dove ieri è stato portato il feretro, sono presenti anche i familiari e alcuni tra gli amici più stretti.

12:06
12:06
Alla Camera si terrà una commemorazione

In Aula alla Camera si terrà una commemorazione per Silvio Berlusconi ma non è stata ancora decisa la data. Emerge dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio che si è riunita stamani.

12:05
12:05
Berlusconi: la rassegna stampa in Turchia

La notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi è su tutti i giornali turchi. Ecco come le varie testate ricordano il Cavaliere.

Hurriyet: «Un nome celebre per gli scandali, Berlusconi è morto. Lascia una fortuna da 7 miliardi di dollari. Alla guida dell'Italia per molti anni senza che gli scandali uscissero mai dall'agenda, era ancora presidente di Forza Italia, partito all'interno della coalizione di governo».

Posta: «La vita piena di scandali di Berlusconi giunge alla fine. L'ex premier italiano e leader del partito Forza Italia è stato il più grande magnate mediatico italiano e dal 1994 al 2011 per quattro volte premier».

Milliyet: «Ha vissuto godendosi la vita. L'ex premier italiano Berlusconi, il leader mondiale più popolare ed esplosivo, ha perso la vita a 86 anni. L'uomo che ha cambiato la vita politica italiana si lascia alle spalle scandali e un grande impero mediatico».

Sozcu: «Reso celebre dagli scandali, Berlusconi è morto. L'ex premier italiano Silvio Berlusconi è morto in ospedale dove era ricoverato per una leucemia. Con un patrimonio di 7 miliardi di dollari, il nome di Berlusconi è finito al centro di scandali di corruzione e sessuali», scrive il quotidiano di opposizione, molto venduto in Turchia, che mette in prima pagina una foto dell'ex premier italiano assieme all'allora primo ministro Recep Tayyip Erdogan durante una visita ad Ankara nel 2005.

Yeni Safak: «Politico per lungo tempo riconosciuto come la figura pubblica più vivace, è stato scelto per tre volte come premier. Berlusconi si è fatto un nome come fondatore della rete televisiva commerciale del Paese e presidente del Milan Football Club», scrive in prima pagina il quotidiano filogovernativo.

12:03
12:03
Erdogan: «Addolorato per la morte di un amico»

«Sono profondamente addolorato per la morte del mio amico, l'ex premier italiano Silvio Berlusconi con il quale abbiamo lavorato per molti anni. Condivido di cuore il dolore della sua famiglia e dei suoi cari e rivolgo le mie sentite condoglianze a tutto il popolo d'Italia». Lo ha scritto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in italiano e in turco, in un messaggio sul suo account Instagram.

11:51
11:51
Al Parlamento europeo un registro per le condoglianze

Ci sarà un registro per le condoglianze e per chi vuole esprimere un suo pensiero in queste ore a Silvio Berlusconi all'Eurocamera. All'ingresso della Plenaria è stato istituito un banchetto dove, accanto ad una foto dell'ex premier, il registro verrà posizionato. Il primo a firmarlo sarà la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, in occasione della commemorazione che è stata organizzata proprio fuori all'Aula della Plenaria e che vedrà, tra gli altri, anche la partecipazione del capogruppo del Ppe Manfred Weber e del ministro per gli Affari europei, la Coesione, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto.

11:49
11:49
Questa settimana niente votazioni nell'Aula della Camera

In questa settimana niente votazioni nell'Aula della Camera. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo che ieri, nell'immediatezza della morte di Silvio Berlusconi, era stato deciso su richiesta del gruppo di Fi di non tenere seduta dell'Assemblea fino a domani.

11:47
11:47
Berlusconi: la stampa tedesca ricorda «il primo populista d'Europa»

«Il primo populista d'Europa», scrive la Welt. «Il primo della sua specie», per la Sueddeutsche Zeitung. Anche i giornali tedeschi hanno aperto le edizioni quotidiane sulla morte di Silvio Berlusconi, che ha una fortissima eco da ieri sulla stampa in Germania.

«Ha spesso sedotto gli italiani, che lo hanno quasi sempre perdonato. Berlusconi è stato un precursore per i populisti di tutto il mondo», scrive Sz, che in un articolo nelle pagine interne firmato da Oliver Meiler lo definisce «il massaggiatore delle masse». «In tutti gli anni in cui ha fatto politica, Berlusconi si è occupato innanzitutto di una cosa: se stesso. È stato precursore di tanti populisti, demagoghi, seduttori. In morte di un uomo che ha cambiato il mondo, seppur non in bene», è il sottotitolo del giornale progressista. «Anche Donald Trump ha utilizzato la storia di Berlusconi come modello», si legge nell'articolo, in cui si ricorda che all'ex premier italiano non piacesse questo confronto, lui si riteneva «più complesso». A margine della ricostruzione di tutto il percorso biografico, Sz sentenzia: «Come capo di governo, Silvio Berlusconi ha sempre deluso. Era bravo solo in campagna elettorale, come massaggiatore delle masse. Non c'è alcuna grande riforma di cui si ricordino gli italiani, neanche un'opera edile che valga come simbolo del suo tempo al governo». In un secondo articolo, il giornale bavarese ricorda l'uomo che «ha plasmato la televisione, non solo in Italia».

«Compagni di strada e avversari rendono merito a Berlusconi», titola invece Faz, che dedica all'ex premier italiano diversi articoli. «Il seduttore», è il titolo di una lunga ricostruzione biografica del fondatore di Forza italia. «Berlusconi ha dominato ogni palcoscenico. E sapeva come tessere alleanze. Così ha plasmato l'Italia», si legge nel sottotitolo. Anche nelle pagine dedicate all'economia e all'impresa, il giornale conservatore di Francoforte propone un titolo su di lui: «Silvio Berlusconi. Nel mondo economico il quattro volte presidente del Consiglio resta nella memoria soprattutto come imprenditore».

«Il primo populista d'Europa», titola poi die Welt. «L'ascesa Berlusconi la deve al suo ego, alla sua capacità di cogliere i desideri degli italiani, e alla televisione. Il suo modo di fare politica ha fatto da modello a molti». «Cosa divise l'Italia? In gioco c'era di più del conflitto eterno con la legge - il commento -. Una seconda rivoluzione antropologica, il passaggio da una società piccolo borghese, plasmata dalla morale cattolica, verso una società moderna, emancipata e spesso senza valori: l'era Berlusconi».

11:46
11:46
Gianni Letta a Villa San Martino

Gianni Letta è arrivato poco fa a villa San Martino ad Arcore, dove ieri è stato portato il feretro dell'ex premier Silvio Berlusconi deceduto all'ospedale San Raffaele di Milano.

11:45
11:45
Barbara Guerra in lacrime, «Berlusconi mi ha voluto bene»

«Gli sono sempre stata vicino e lui è sempre stato vicino a me, l'avevo visto anche qualche mese fa e ciò che resta ora è che ci siamo voluti davvero bene». Non riesce a trattenere le lacrime Barbara Guerra, l'ex showgirl che fu tra le ospiti delle serate ad Arcore, assieme ad un'altra ventina di ragazze, quando ricorda Silvio Berlusconi, «un pezzo della mia esistenza, un maestro di vita che mi ha insegnato tanto».

«Avrei voluto fare ancora una passeggiata di quelle serene che facevamo assieme, io e lui, nel parco di Villa Gernetto», spiega l'ex 'meteorina' e protagonista di diversi reality, anche lei assolta a febbraio, come il Cavaliere, nel processo milanese sul caso Ruby ter, assistita dal legale Nicola Giannantoni. «Lo conoscevo da più di 15 anni - racconta ancora piangendo - per me era immortale, era come un padre, mi ha difeso e aiutato sempre e ora sapere che all'improvviso non c'è più mi lascia sconvolta».

Spera di poter «andare ad Arcore oggi per salutarlo» e ricorda «quando insieme andammo a pregare sulla cappella di famiglia e gli regalai un quadro, una riproduzione dell'Ultima Cena». Sullo scandalo Ruby, sulle indagini, i processi, le ragazze ribattezzate «olgettine», dice: «Oggi non si può fare più nulla, fa parte della storia, del passato, l'importante è comprendere, come riconosciuto anche con l'ultima sentenza, che noi non abbiamo fatto nulla di male, ci siamo solo voluti bene».

Nel corso del processo milanese, nel 2021, lei e Alessandra Sorcinelli avevano annunciato dichiarazioni in aula, poi non rese, e ai cronisti avevano detto «Cene eleganti? Ci viene da ridere, non scherziamo». Oggi Guerra, però, ci tiene a far capire che tra lei e l'ex premier «c'è sempre stato tanto rispetto, siamo sempre rimasti in buoni rapporti in questi anni». E ripete: «È stato un padre, di sicuro per me».

11:27
11:27
Berlusconi: la stampa britannica intinge la penna nel veleno

Ritratti in chiaroscuro, talora decisamente critici, e non senza richiami d'occasione al sarcasmo, a qualche semplificazione sull'Italia, all'immancabile nota di folklore: in primis quello del 'bunga bunga', espressione divenuta a suo tempo popolare pure oltre Manica, e spesso storpiata dalla pronuncia inglese in 'banga banga'. I media britannici, spesso pungenti su Silvio Berlusconi parlandone da vivo, non si smentiscono nemmeno nei necrologi che gli riservano oggi - con un'evidenza raramente concessa a ex leader stranieri defunti dell'Europa continentale - in un'isola la cui classe dirigente pure ha avuto col Cavaliere rapporti in genere assai meno conflittuali rispetto ad altri Paesi europei. E i cui tributi al leader e magnate italiano scomparso non si sono fatti attendere fin da ieri ad alto livello: sia nel messaggio di maniera di Rishi Sunak, primo ministro conservatore 43.enne da pochi mesi in carica, che Berlusconi non ha fatto in tempo a conoscere personalmente; sia con quello a tutto tondo del veterano Tony Blair, ex premier laburista che invece fu in parte al governo negli stessi anni, condivise con lui scelte controverse come l'adesione alla guerra americana di George W. Bush in Iraq, e arrivò a frequentare da ospite la villa in Sardegna dell'amico Silvio.

Fra le testate più severe, spicca il progressista Guardian, che nel suo obituary di rito (necrologio dedicato a figure note) gli rinfaccia soprattutto scandali e corruzione, imputandogli, al pari di Donald Trump, di aver non solo dominato la scena politica a lungo in forza di «un ego smisurato», ma anche di aver contribuito a «minare le istituzioni consolidate» della democrazia italiana «stampa e magistratura comprese». Non troppo dissimile, sebbene meno improntato ad accenti da requisitoria e più disposto a riconoscere anche gli elementi fuori dall'ordinario della vita e dei carattere di Berlusconi, il ritratto commemorativo affidato alla penna di Tony Barber dal Financial Times, voce liberal della City: che a sua volta rimprovera in qualche modo all'ex presidente del Consiglio d'essere stato una sorta di precursore di Trump e lo tratteggia come «una magnate dei media» di successo il cui nome appare tuttavia destinato «incomprensibilmente a restare legato a una fase di declino economico» dell'Italia e a un'eredità di «standard talora deplorevoli nella vita pubblica».

La Bbc e il filo-conservatore Daily Telegraph scelgono sfumature meno nette per descrivere il bianco e il nero, i pro e i contro, le accuse e gli entusiasmi che hanno punteggiato la vita di Berlusconi. Con quest'ultimo che non manca di titolare sul giudizio politico positivo - di «leader capace, accorto e di parola» - dato ieri da Blair. Mentre il settimanale Economist lo ricorda online come un leader «inseguito dagli scandali», ma pure - più pittorescamente - sotto la nomea di «grande seduttore». E l'Evening Standard, testata semi-popolare, preferisce strillare la notizia della sua scomparsa annunciando a caratteri cubitali «la morte del primo ministro del bunga bunga».

11:21
11:21
Financial Times: «La morte di Berlusconi crea difficoltà al governo»

«La morte di Silvio Berlusconi, che arriva mesi dopo la rivelazione della sua leucemia, solleva interrogativi sulla divisione del potere all'interno della coalizione di destra di Giorgia Meloni e sul futuro del suo partito Forza Italia, data la mancanza di un chiaro successore». È quanto sostiene il Financial Times, in un articolo in prima pagina, il cui titolo mette l'accento sul fatto che la sua scomparsa apre una serie di interrogativi per la coalizione di governo.

Il giornale economico evidenzia che il Cavaliere «è stato attivo nella politica italiana anche verso la fine della vita, svolgendo un ruolo di primo piano nella crisi che ha fatto cadere il governo di Mario Draghi lo scorso anno, prima di contribuire alla formazione della coalizione di governo di Giorgia Meloni».

Per quanto concerne invece le sorti di Forza Italia, il Financial Times cita l'opinione del politologo Giovanni Orsina secondo cui «il partito non può sopravvivere alla fine di Berlusconi». Il giornale dedica anche metà della quarta pagina al necrologio dell'uomo che ha dominato la vita politica dagli anni '90, intitolandolo «Il magnate dei media che ha ricoperto il ruolo di premier in Italia è stato funestato dagli scandali».

11:20
11:20
Ronzulli a Villa San Martino

La capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli è tornata anche oggi a Villa San Martino, la residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore, dove ieri è stato portato il feretro dell'ex premier deceduto al mattino all'ospedale San Raffaele.

Nonostante la forte pioggia, intanto, sono aumentati i giornalisti e gli operatori presenti fuori dalla residenza.

11:19
11:19
Berlusconi: largo spazio sui media israeliani

Largo spazio alla morte di Silvio Berlusconi sui giornali israeliani. In prima pagina Yediot Ahronot titola: «Ciao, Berlusconi. Deceduto il controverso leader italiano». Anche Haaretz in prima ricorda: «Silvio Berlusconi, il premier che ha cambiato il volto della politica italiana, è morto a 86 anni». Nelle pagine interne il commento «Il padrino del populismo». Sul sito Ynet si legge: «Il leader della destra populista. Tutti gli altri sono suoi figli».

Sul Jerusalem Post «Silvio Berlusconi, ex premier dell'Italia e tycoon dei media, è morto a 86 anni» e in un box «Le gaffe, le battute e le citazioni». Israel Ha-Yom titola «L'Italia si separa da Berlusconi: era un uomo fuori dal comune, diceva sempre quello che pensava». Sullo stesso quotidiano un commento dell'ex ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar secondo cui «Berlusconi era l'essenza dello spirito italiano, nel bene e nel male». «Dai media alla politica allo sport: addio all'uomo politico più estroverso dell'Italia», titola infine Maariv.

11:16
11:16
Per i media russi Berlusconi «se ne va ma resta»

«Berlusconi se ne va e resta»: così la testata economica russa Kommersant rende omaggio alla figura del Cavaliere, con un titolo emblematico degli omaggi che vari media di Mosca gli tributano.

«L'eccentrica storia italiana - scrive il giornale - decretò che fosse lui a proporre il progetto più importante per lo sviluppo della nuova Italia di fine XX e inizio XXI secolo». Secondo Kommersant, si può dire che Berlusconi sia stato all'origine della tendenza della politica occidentale rappresentata dalla destra carismatica su entrambe le sponde dell'Atlantico, da Donald Trump a Viktor Orban. E per questo, appunto, «Berlusconi se ne va ma resta».

Nella maggior parte dei commenti dei media si sottolinea l'impulso dato da Berlusconi ai rapporti di collaborazione tra Italia e Russia e i suoi rapporti di amicizia con il presidente Vladimir Putin. La testata filo-Cremlikno Izvestiya sottolinea che dal 1994, quando Berlusconi è diventato presidente del Consiglio per la prima volta, al 2013, gli scambi commerciali tra Italia e Russia sono passati da 4,4 miliardi di dollari a 53 miliardi. Il giornale riporta anche un episodio particolare menzionato nelle memorie di alti funzionari del Kgb. Secondo queste testimonianze, il Cavaliere avrebbe attirato l'attenzione dello spionaggio sovietico fin da metà anni '70, quando fu avvicinato in un ricevimento da Geovrk Vartanyan, allora responsabile dei servizi segreti di Mosca in Italia, dove era ufficialmente registrato come commerciante di tappeti persiani.

La testata economica Vedomosti, sotto il semplice titolo 'E' morto Silvio Berlusconi', si sofferma sui suoi rapporti di amicizia con Putin, ricordando che il leader russo fu ospitato nella villa in Sardegna del Cavaliere e poi che Berlusconi partecipò nel 2018 ai festeggiamenti per il compleanno dello stesso Putin. Il giornale sottolinea anche la posizione critica assunta da Berlusconi contro l'appoggio incondizionato dei governi occidentali a Kiev nel conflitto in Ucraina e ricorda che il Cavaliere aveva detto di aver mantenuto i contatti con lo stesso Putin con uno scambio di messaggi e doni reciproci di vodka e vino in occasione del compleanno di Berlusconi.

11:06
11:06
Il presidente del Veneto Luca Zaia ai funerali di Berlusconi

Il Presidente del Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Gonfalone della Regione, interverrà domani, a Milano, ai funerali di Silvio Berlusconi.

Nell'occasione, le bandiere delle sedi regionali saranno poste a mezz'asta per il lutto nazionale

10:08
10:08
Coppi: «Berlusconi perseguitato? Non mi ponevo il problema»

Berlusconi si riteneva vittima di una persecuzione giudiziaria. «Non mi sono mai posto il problema del complottismo. Penso che un uomo pubblico possa essere chiamato a rispondere di accuse e l'importante è farlo in maniera serena». Ad affermarlo è il legale dell'ex premier Franco Coppi. Sul bunga bunga e le 'cene eleganti', intervistato dal Corriere, dice che non c'era il tempo per parlare dei «fatti suoi». «Il nostro rapporto era soprattutto di natura professionale. Non c'era bisogno di parlarne, non ne parlavamo».

La condanna definitiva nel processo Mediaset, l'avvocato la ritiene «una sentenza per la quale provo ancora un grande fastidio». «Non mi ha mai convinto - dice -. C'era una giurisprudenza che sembrava anche favorevole, ma non venne mai seguita».

«Le accuse che gli sono state mosse sono cadute tutte quante tranne in Cassazione con il famoso processo sui diritti televisivi con una sentenza - riflette Coppi intervistato anche da La Stampa - che ha dato luogo a molte polemiche e sulla quale ci sarebbe ancora molto da discutere».

Sull'eventuale accanimento della magistratura, il legale parte dall'idea «che si vive in collettività e che si può essere chiamati a rendere conto, soprattutto se hai un ruolo pubblico. Non ho mai visto tutto questo - dice - come un complotto o come un attentato giudiziario alla vita politica del Paese».

10:07
10:07
Registri di cordoglio nelle sedi diplomatiche

Nelle sedi diplomatiche italiane, dove stanno giungendo innumerevoli messaggi e attestati di stima per la figura di Silvio Berlusconi, verranno aperti libri di cordoglio. Lo si apprende da fonti della Farnesina.

09:58
09:58
Lo Russo: «Si apre una fase difficile da prevedere»

«È innegabile che si apre una fase difficile anche da prevedere. Berlusconi ha un patrimonio elettorale e di credibilità che era molto personale più che sul piano del suo partito che, in qualche modo, è stato conformato alla figura del leader. Si tratterà di capire se Forza Italia continuerà e in che forma e, se non continuerà, cosa succederà al gruppo dirigente di Fi, che esprime presidenti di Regione, sindaci, consiglieri comunali e, soprattutto, cosa succederà a quei milioni di voti che in questi anni hanno mantenuto la fedeltà al progetto di Forza Italia». Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, nella diretta del martedì 'Tutto Città' su Radio Gtt e Radio JukeBox Torino, rispondendo alla domanda sugli scenari politici che si aprono dopo la morte di Silvio Berlusconi.

Sulla sua figura, poi, il primo cittadino ribadisce che «è venuta a mancare una delle figure più carismatiche e controverse degli ultimi 30 anni in Italia, che certamente è stata assoluta protagonista nel mondo imprenditoriale, sportivo e ovviamente politico. A tutte le persone che lo hanno sostenuto, aiutato e condiviso va la nostra vicinanza. Io l'ho sempre avversato dal punto di vista politico, ma ne ho sempre avuto grande rispetto».

09:56
09:56
Ampio spazio alla morte di Berlusconi sui media spagnoli

Tutti i principali quotidiani spagnoli riservano ampio spazio in prima pagina alla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Su El Mundo, a ricordarne la figura è l'ex premier popolare José María Aznar (1996-2004).

«Nel corso del mio periodo al governo», scrive il politico, «abbiamo sempre trovato in lui un alleato disposto a far pendere dalla nostra parte le questioni al centro della discussione». Berlusconi, aggiunge Aznar, è stato «un amico e alleato della Spagna» con cui lui stesso ha potuto condividere «un'idea dell'Europa che ancora oggi mantiene intatta la sua proiezione verso il futuro».

El País riserva invece al Cavaliere un editoriale. «Con la scomparsa di Berlusconi non si chiude un'epoca nella politica italiana», si legge, perché «l'influenza» dell'ex premier «sul modo di intendere il dibattito pubblico», «il suo modo di governare» e «il concetto stesso di verità e bugia» continuano a «condizionare» non solo la politica italiana, ma anche «ciò che sta succedendo in altri importanti Paesi europei». In altre parole, riassume il quotidiano di tendenza progressista, «Berlusconi rappresenta il trionfo del populismo messianico».

Per La Vanguardia, l'ex premier «irruppe» nella politica italiana «disposto a cambiare tutto», e «nella sua ora finale bisogna riconoscergli il merito di avercela fatta». Il giornale di stampo conservatore Abc dà invece spazio ad alcuni articoli di opinione.

09:55
09:55
Monti: «Gli subentrai e fu rispettoso»

«Con lui ho avuto convergenze e dissensi, ma sempre in un rapporto di stima e lealtà». L'ex premier e senatore a vita Mario Monti rende omaggio a Silvio Berlusconi e, intervistato dal Corriere della sera, aggiunge: «Verso di lui ho due debiti di riconoscenza, uno personale e uno istituzionale». Fu il fondatore di Forza Italia a volerlo commissario europeo nel 1994 e, «con l'appoggio parlamentare del suo partito, con Pd e Terzo polo in una vera unità nazionale, permise all'Italia e all' Europa di superare, con misure anche impopolari, la grave crisi finanziaria esplosa nel 2011».

Sul passaggio della campanella tra i due, «a dispetto delle varie tesi sul golpe, fu visibilmente cordiale», rivela Monti. La collaborazione nel 2011 «andava a corrente alternata». «A volte mi appoggiava, a volte diceva che poteva staccare la spina quando voleva - prosegue l'ex premier -. Doveva far vedere ai suoi ex ministri che mi teneva sotto pressione. Ma in realtà è sempre stato molto rispettoso, tanto è vero che nell'ottobre del 2012 è venuto a chiedermi se volevo guidare il centrodestra».

Monti ha un giudizio «profondamente negativo» sul risvolto culturale della politica economica di Berlusconi «con l'espressione dello Stato 'che mette le mani nelle tasche degli italiani'. Detto con la sua forza, ha inciso parecchio. L'espressione è stata ripresa da altri, inclusa Meloni che parla del pizzo di Stato».

09:54
09:54
Il cordoglio da Armani, «mancherà»

È come un «imprenditore di raro acume e coraggio, politico di fine intelletto, comunicatore dal fascino assoluto» che Giorgio Armani ha voluto ricordare Silvio Berlusconi nel necrologio pubblicato su Corriere della Sera e Repubblica. «Sarà difficile - ha aggiunto - immaginare la vita istituzionale di questo Paese senza la sua presenza».

Quello di Armani è solo uno dei tanti tributi per l'ex presidente del Consiglio deceduto ieri. Armando Testa ha acquistato una intera pagina per dire grazie «all'uomo che ha sempre creduto nel valore della comunicazione, e che con grande passione ha reinventato il nostro mestiere».

«Ciao Silvio, per la prima volta ti do del tu. Sei stato un grande maestro per me» l'inizio del necrologio del presidente Rcs Urbano Cairo per Silvio Berlusconi, uno dei tanti messaggi apparsi oggi per dare l'addio al politico, imprenditore, dirigente sportivo.

Il cordoglio dei dipendenti delle aziende che ha creato, Mediaset e Fininvest, si unisce a quelli della sua squadra di calcio, il Monza, di grandi aziende come Leonardo, Enel, Eni, Mediobanca e imprenditori come la famiglia Barilla e Benetton, di esponenti politici. Un excursus nella vastità dei suoi interessi: dall'ex annunciatrice Gabriella Golia, a Flavio Briatore, dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Gerry Scotti, passando per Zelig. «Le sfide tra l'Inter e il suo Milan hanno reso la città di Milano il cuore del calcio mondiale» ha riconosciuto il presidente dell'Inter Steven Zhang.

«Perdiamo un leader politico come non ce ne saranno più» ha scritto nel necrologio sul Corriere della Sera la capogruppo di Forza Italia Licia Ronzulli mandando un abbraccio «ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Luigi, Eleonora, ai nipoti, al fratello Paolo, a Marta». La presidente della Rai Marinella Soldi insieme all'amministratore delegato Roberto Sergio e al cda ne ha ricordato le capacità di «uomo politico e imprenditore che ha rivoluzionato il panorama televisivo italiano».

Dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, a Gerry Scotti sono tanti i messaggi di cordoglio, anche quelli dei tifosi. «I ragazzi rossoneri di via Bognetti 9 ricordano con vera riconoscenza il presidente Silvio Berlusconi senza il quale non avrebbero vissuto l'infanzia calcistica più bella di sempre».

09:39
09:39
Licia Ronzulli: «Perdo un secondo padre»

«Sono troppi i racconti che mi legano al presidente Berlusconi, non riesco a sceglierne uno solo. È stata la persona che più mi ha aiutata a capire cosa volevo fare da grande e a spronarmi nelle scelte professionali. Fu lui a insistere perché finissi il mio percorso universitario, ogni settimana mi chiedeva se avessi dato un esame. È stato il mio testimone di nozze. Anche un pezzo della mia vita familiare è legato a lui». Così al Tg1 la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli.

«Berlusconi non è mai stato un uomo solo. Ha una splendida famiglia, cinque figli meravigliosi. Aveva molti amici, che ci sono stati anche nei momenti bui. Per me va via un secondo padre. L'ho sentito l'ultima volta sabato sera e ha voluto parlare anche con mia figlia Vittoria. Era convinto di uscire dall'ospedale il giorno dopo e ci ha chiesto di andare a trovarlo», ha concluso.

09:29
09:29
Biella ricorda Silvio Berlusconi con una messa in Duomo

Oggi alle 18.15 in Duomo a Biella sarà celebrata una messa in ricordo di Silvio Berlusconi. È stata la segreteria di Forza Italia a prendere accordi con la Diocesi e chiedere che venisse celebrata una funzione religiosa per l'imprenditore e politico. «L'invito è esteso a tutti coloro che riconoscono in lui l'importante figura politica che ha rappresentato la nazione sia a livello nazionale che internazionale, nonché la storia della nostra Repubblica degli ultimi 30 anni», spiega Alberto Fenoglio, coordinatore di Forza Italia.

09:25
09:25
Dalle prime ore del mattino i giornalisti ad Arcore

Una piccola folla di giornalisti e operatori, già dalle prime ore di questa mattina, presidia l'ingresso di Villa San Martino, la residenza di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia morto ieri a 86 anni all'ospedale San Raffaele di Milano. Nonostante la pioggia battente anche alcuni curiosi si sono fermati davanti alla villa dove dal primo pomeriggio di ieri è stato portato il feretro dell'ex premier in attesa dei funerali di Stato in programma domani alle 15 nel Duomo di Milano.

09:24
09:24
Striscione a Villa San Martino: «Grazie in eterno»

Fiori, cartelloni, bandiere di Forza Italia e sciarpe del Milan. Decine di omaggi e ricordi sono stati lasciati davanti alla storica villa San Martino ad Arcore, in memoria di Silvio Berlusconi. Un grande striscione con scritto «Grazie in eterno presidente» è comparso questa mattina su una siepe che costeggia la villa, a firma dei tifosi della curva del Monza calcio.

09:23
09:23
FI: «Per i funerali un maxischermo a Potenza»

Un maxischermo sarà allestito al Grande Albergo di Potenza domani pomeriggio in occasione dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi che saranno celebrati alle ore 15 nel Duomo di Milano. Lo ha annunciato Forza Italia Basilicata, specificando che «l'accesso sarà consentito a tutti gli azzurri e le azzurre che vorranno stringersi tra loro per l'estremo saluto ad un grande irripetibile Presidente».

09:10
09:10
Prodi: «Entrambi eravamo convinti europeisti»

Pensando alla scomparsa di Silvio Berlusconi, il suo storico rivale Romano Prodi riflette «soprattutto sugli obiettivi comuni più che sulle nostre divisioni». Per questo, ragionando con Il Messaggero, gli «viene alla mente, con naturalezza, il tema dell' europeismo. È il valore ideale e pragmatico dell' europeismo che ha tenuto l'Italia unita nei momenti più difficili. Entrambi abbiamo avuto la chiara idea che il futuro dell'Italia passa attraverso l'Europa».

Nonostante le differenti vedute, «Berlusconi si rendeva conto che qualsiasi cedimento sull'europeismo avrebbe impedito il progresso che il nostro Paese aveva compiuto», sostiene l'ex premier.

Le loro concezioni di Paese erano però opposte «su tanti aspetti fondamentali». «Le nostre ricette divergevano profondamente», ma «siamo stati rivali, non nemici», precisa Prodi. «Le nostre diversità non hanno impedito una relazione più civile e più corretta di quanto non accada tra i protagonisti della politica di oggi», aggiunge.

Il loro contrasto «non era di tipo personale ma politico» e «ha costruito il bipolarismo e se il nostro Paese avesse dato continuità al bipolarismo - sostiene Prodi -, l'Italia si troverebbe in condizioni migliori».

«Berlusconi è stato davvero il primo che ha usato i media e il video in maniera scientificamente capillare», afferma il fondatore dell'Ulivo. «Quando poi le circostanze mi hanno spinto alla contesa elettorale, ho pensato però che Davide poteva vincere contro Golia».

09:09
09:09
Cofferati: «ha sempre rispettato il sindacato»

«Tra noi c'è stato un rapporto non facile, ma ha sempre rispettato il ruolo del sindacato». Così l'ex segretario generale della Cgil Sergio Cofferati a La Stampa ricordando Silvio Berlusconi. Al suo secondo mandato, l'ex premier provò a cambiare lo Statuto dei lavoratori. «C'era una forte pressione di Confindustria per abolire l'articolo 18 e cancellare la cultura dei diritti. Berlusconi subiva questa pressione», ricorda l'ex leader sindacale.

«Con noi non aveva un atteggiamento pregiudizialmente ostile, la contrapposizione è sempre stata sui temi, con posizioni molto lontane e giudizi duri da entrambe le parti. Ma i rapporti non sono mai degenerati», precisa Cofferati. Sull'Articolo 18 «li abbiamo costretti a fermarsi, dopo un confronto duro, che finì con la rottura».

Su un episodio è molto critico. «Fu un episodio grave, il tentativo dell'allora premier e di altri esponenti di governo di avallare l'idea che le risposte della Cgil alle loro scelte sbagliate avessero stimolato le azioni dei terroristi. Un modo per delegittimare la manifestazione del Circo massimo, già convocata pochi giorni dopo l'omicidio di Marco Biagi».

Tra gli altri errori di Berlusconi, Cofferati segnala «una mancanza». «Pur trovandosi nelle condizioni di provarci, non ha fatto nulla per proiettare il Paese in Europa». Non ha cioè indicato politiche «per consentire all'Italia e all'Europa di competere a livello globale». Un approccio «molto nazionalista - sostiene l'ex sindacalista -, concentrato su quello che doveva fare in Italia».

09:08
09:08
La prima moglie: «Sei stato un grande uomo e padre»

«Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario padre per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme»: con questo necrologio sul Corriere della Sera Carla Elvira dall'Oglio, prima moglie di Silvio Berlusconi, ricorda l'ex presidente del Consiglio deceduto ieri.

«Un abbraccio infinito» conclude la madre di Marina e Pier Silvio che ha sempre mantenuto un estremo riserbo e non ha mai rilasciato dichiarazioni sull'ex marito.