News
La diretta

Slitta ancora l'accordo sulle sanzioni alla Russia – Segui il live

È quanto affermano fonti UE citate dall'ANSA – Volodymyr Zelensky su Mariupol: «Non è guerra ma tortura bestiale» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Slitta ancora l'accordo sulle sanzioni alla Russia – Segui il live
Red. Online
06.05.2022 06:35
21:42
21:42
«Dal Consiglio di sicurezza per la prima volta una voce per la pace in Ucraina»

«Oggi per la prima volta il Consiglio di Sicurezza ha parlato con una sola voce per la pace in Ucraina. Come ho spesso detto il mondo deve unirsi per mettere a tacere le armi e sostenere i valori della Carta Onu». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

«Accolgo con favore questo sostegno e continuerò a fare ogni sforzo per salvare vite umane, ridurre la sofferenza e trovare la via della pace», ha aggiunto. I Quindici - compresa la Russia - hanno adottato una dichiarazione unanime in cui esprimono «forte sostegno» a Guterres «nella ricerca di una soluzione pacifica» alla guerra.

Per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è quindi riuscito a dare una dimostrazione di unità. Nella dichiarazione, preparata da Norvegia e Messico, «il Consiglio esprime profonda preoccupazione per il mantenimento della pace e della sicurezza in Ucraina». Oltre a ricordare «che tutti gli Stati membri hanno assunto, ai sensi della Carta delle Nazioni Unite, l'obbligo di risolvere le loro controversie internazionali con mezzi pacifici».

21:40
21:40
Oltre 200 militari di Kiev hanno finito addestramento su obici

Più di 200 soldati ucraini hanno completato l'addestramento per gli obici M777 forniti dagli Stati Uniti. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa aggiungendo che altri 150 militari di Kiev hanno iniziato il training per le stesse armi.

L'addestramento avviene in un Paese terzo, vicino all'Ucraina. Quindici soldati ucraini, inoltre, hanno completato l'addestramento sui sistemai radar per la difesa aerea Q-64 e 60 soldati ucraini hanno completato l'addestramento per M-113, un veicolo da trasporto per l'esercito.

20:46
20:46
Kiev conferma, 50 civili evacuati oggi da Azovstal

Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità di Kiev, mentre i media russi hanno dato notizia di 51 evacuati in tutto, compresi alcuni bambini. I corridoi umanitari resteranno ora chiusi fino a domani mattina, nell'ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca, sottolinea la Tass.

20:13
20:13
Biden il 9 maggio firma legge per velocizzare armi a Kiev

Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all'Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama 'Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act', si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l'esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero "la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa".

19:27
19:27
Evacuati altri 23 civili da Azovstal

Un altro gruppo di 23 civili è riuscito a lasciare l'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riporta la Tass, dopo che media russi avevano riferito questo pomeriggio di un'evacuazione di 12 persone, tra cui 4 bambini. Le notizie non sono finora state confermate da fonti ucraine.

19:06
19:06
«Non abbiamo aiutato Kiev ad affondare Moskva»

«Non siamo stati coinvolti nelle operazioni dell'Ucraina per affondare l'incrociatore russo». Dopo il Pentagono anche la Casa Bianca smentisce le notizie di stampa che gli Stati Uniti abbiano fornito informazioni a Kiev per colpire la nave da guerra Moskva nel Mar Nero. In un briefing con la stampa a bordo dell'Air Force One la portavoce, Jen Psaki, ha anche ribadito che gli Usa «non forniscono informazioni per uccidere generali russi».

19:04
19:04
Mosca convoca l'ambasciatore di Londra

L'ambasciatore britannico è stato convocato al ministero degli Esteri di Mosca, dove gli è stata espressa una «decisa protesta contro l'adozione di un altro pacchetto di sanzioni» contro la Russia.

«Londra ha scelto in modo definitivo il confronto aperto con la Russia», ha dichiarato Mosca, avvertendo che «continuare su questa linea porterà alla distruzione definitiva delle relazioni bilaterali». Lo riporta la Tass.

19:03
19:03
USA, Biden e leader G7 parleranno di nuove sanzioni

Il presidente americano Joe Biden parteciperà domenica alla videochiamata con i leader del G7 e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla guerra in Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa sull'Air Force One sottolineando che tra i temi ci saranno le nuove sanzioni da imporre alla Russia per la sua «guerra non provocata».

19:02
19:02
«La storia giudicherà i 'cavalli di Troia' russi in UE»

Il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, ha invitato i «cavalli di Troia» russi nell'Unione europea a cambiare atteggiamento, sottolineando che la storia giudicherà tutti. Lo riporta il sito polacco Onet citando le parole di Kuleba in un briefing con i ministri degli Esteri dei Paesi baltici a Kiev, rilanciato dal portare Rbk-Ucraina.

«A coloro che stanno ancora cercando di ricoprire il ruolo di 'cavallo di Troia' in Ue per il bene delle relazioni con la Russia e per coprire i propri interessi economici, posso solo dire una cosa: la storia giudicherà tutti. Chi pensa che ora sia dalla parte giusta della storia vedrà che non è così», ha detto Kuleba rilanciando la necessità di un embargo all'energia russa.

18:56
18:56
I russi stanno bombardando Odessa dalla Crimea

Le forze russe stanno bombardando Odessa dal territorio della Crimea, lanciando missili. Lo riporta l'agenzia Unian sottolineando che nella città risuonano le sirene. «Si possono sentire esplosioni a Odessa. La difesa aerea sta funzionando. Rimani al riparo», l'appello lanciato alla popolazione.

18:24
18:24
Zelensky invita Scholz il 9 maggio

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a fare un «passo potente» e a recarsi a Kiev il 9 maggio. Lo riferiscono i media ucraini citando la Reuters.

«È stato invitato, l'invito è aperto, da un po' di tempo. È invitato a venire in Ucraina, può fare questo passo politico molto potente: venire qui a Kiev il 9 maggio. Non ho bisogno di spiegarne il significato, penso che ne sia ben consapevole», ha detto Zelensky in un discorso ai rappresentanti di Chatham House.

18:21
18:21
«Non vediamo fine guerra, non c'è la volontà di Mosca»

«Oggi è il 72. giorno di un conflitto su vasta scala e non vediamo ancora la fine della guerra. Non sentiamo e non vediamo alcun desiderio da parte russa di porvi fine». Lo ha detto il presidente ucraino, Vlodymyr Zelensky, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

18:18
18:18
Media russi, nuova evacuazione civili da Azovstal

Nuova evacuazione di civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Un bus con a bordo 12 persone, tra cui 4 bambini, ha lasciato il territorio dello stabilimento, assediato dalle forze di Mosca. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti.

18:12
18:12
Russia all'Onu, ecco le prove sui crimini dell'Ucraina

La Russia ha organizzato un incontro informale del Consiglio di Sicurezza Onu presentando le prove su quelli che definisce i «crimini» commessi dall'Ucraina nella guerra. «Ci sono molte prove che dimostrano gli attacchi delle truppe ucraine e del battaglione Azov su città e palazzi», ha affermato l'ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vassily Nebenzia.

Durante l'incontro Mosca ha presentato un lungo elenco di voci che parlano dei crimini commessi dagli ucraini i quali, sostengono, hanno sparato sulle scuole, sui bambini, sui palazzi. Tra i video mostrati c'è quello di Natalia Usmanova, intervistata anche dalla Reuters dopo essere stata evacuata dall'acciaieria Azovstal per raccontare la sua drammatica esperienza.

Il vice ambasciatore russo all'Onu Dmitry Polyanskiy, tuttavia, ha attaccato l'agenzia dicendo di vergognarsi per come ha manipolato le sue parole invece di diffondere un'informazione imparziale. Quindi è stato mostrato il filmato in cui lei ha parlato a una tv russa attaccando Kiev e dicendo che «l'Ucraina come Stato è morta per lei, e che non vuole stare in Ucraina».

17:55
17:55
Nuovo scambio di prigionieri Ucraina-Russia

Un nuovo scambio di prigionieri tra Ucraina e Federazione Russa ha avuto luogo oggi. Lo ha annunciato il vice primo ministro nonché ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina Iryna Vereshchuk sul suo canale Telegram, come riferisce l'agenzia ucraina Unian.

Secondo quanto ha reso noto Vereshchuk, 41 persone, tra cui 11 donne, sono state riportate in Ucraina dalla prigionia. «28 militari e 13 civili stanno tornando a casa. È particolarmente gratificante che oggi il rettore della Chiesa ortodossa ucraina sia tra i liberati», ha aggiunto.

17:50
17:50
L'aereo di Putin per la guerra nucleare alla parata del 9

Vladimir Putin, in occasione delle celebrazioni per la vittoria sul nazismo il 9 maggio, invierà un messaggio da «giorno del giudizio» all'Occidente. Lo scrive la Reuters sul proprio sito.

Alla parata sulla Piazza Rossa i caccia supersonici e i bombardieri strategici Tu-160 effettueranno un sorvolo sulla Cattedrale di San Basilio.

E per la prima volta dal 2010, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, sarà schierato l'aereo Il-80 'Doomsday', che trasporterebbe i vertici russi in caso di guerra nucleare, diventando il centro di comando di Putin.

17:35
17:35
«Non abbiamo informazioni su navi russe colpite»

Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel Mar Nero. Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine.

17:13
17:13
Fonti UE, slitta ancora l'accordo sulle sanzioni alla Russia

Nonostante il «generale consenso al sesto pacchetto sanzioni» contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e la volontà politica ad approvarlo, i 27 - a quanto apprende l'agenzia italiana ANSA - non hanno ancora trovato la quadra sull'accordo. Rimangono infatti ancora «resistenze» sulla parte relativa al petrolio.

I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni Paesi e l'entità delle compensazioni.

16:52
16:52
«Resteremo per sempre nel sud dell'Ucraina»

La Russia resterà «per sempre» nel sud dell'Ucraina. Lo ha affermato un importante esponente del Parlamento di Mosca, Andrei Turchak, durante una visita a Kherson, la città nel sud dell'Ucraina sotto controllo russo da marzo.

16:33
16:33
«1,6 milioni di ucraini senz'acqua, a rischio 4,7»

«Oggi 1,6 milioni dei nostri cittadini vivono in stato di guerra e non hanno accesso all'acqua potabile e 4,7 milioni si stanno avvicinando a questa situazione». Lo ha detto all'Ansa Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino. «Dove ci sono le ostilità la situazione è molto pericolosa» e «il diritto alla vita è minacciato», ha aggiunto.

«A Popasna, Berezhna e in tutte le regioni di Donetsk e Lugansk, non ci sono più scorte di cibo, distrutte o sequestrate dai russi. Queste regioni hanno bisogno di assistenza umanitaria sotto forma di cibo e medicine».

16:32
16:32
Zelensky apre a pace con i russi senza restituzione Crimea

L'Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero «sulle posizioni del 23 febbraio». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014.

«Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati», ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.

16:10
16:10
«A Mariupol non è guerra ma tortura bestiale»

I russi credono di poter restare «impuniti» rispetto «ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare». Lo ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in video da Kiev alla Chatham House, noto think tank britannico, non senza definire l'attacco delle forze di Mosca all'Azovstal di Mariupol come un qualcosa che «non è un'azione militare» bensì «un tortura» mediante il tentativo di prendere «per fame» gli assediati.

Una strategia, ha rincarato, frutto «dell'atteggiamento bestiale» dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di «odio» e di «propaganda anti ucraina».

15:50
15:50
«Nessun coprifuoco nella capitale per il 9 maggio»

I comandi militari ucraini non hanno in programma di introdurre un coprifuoco a Kiev e nella sua regione tra domenica e lunedì, in coincidenza con le celebrazioni della Russia per la giornata della Vittoria, in cui Mosca commemora la resa dei nazisti nella Seconda guerra mondiale. Lo ha annunciato il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klytschko, citato da Suspilne News.

15:47
15:47
«Zelensky e Putin parlino di Crimea e Donbass»

Le truppe russe devono ritirarsi ai confini del 23 febbraio. Nel frattempo, questioni come alcune aree della regione di Donetsk e Lugansk e la Crimea devono essere risolte in un incontro tra il presidente dell'Ucraina e il presidente della Russia. Lo ha detto il capo dell'ufficio di presidenza ucraina Andriy Yermak in un'intervista con RBC, come riporta Ukrinform.

«Oggi l'obiettivo prioritario è porre fine alla guerra e che le truppe russe si ritirino almeno dai confini del 23 febbraio. Lugansk, Donetsk e Crimea sono le questioni chiave, che devono essere oggetto di colloqui tra i due presidenti. Il presidente dell'Ucraina è pronto a sedersi e parlare», ha detto Yermak. Chiarendo comunque che l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina non sono in discussione.

«Abbiamo i nostri territori, la domanda è come li riprenderemo. Quindi, per quanto possibile, siamo pronti a sederci e parlare oggi. Ma tale conversazione è adeguata solo se torniamo da dove abbiamo iniziato, il 23 febbraio, e poi parleremo di cosa accadrà. Abbiamo continuamente affermato che tali questioni devono essere oggetto di colloqui tra il presidente Zelensky e il presidente Putin», ha osservato Yermak.

Ukrinform ricorda che nei giorni scorsi Zelensky, parlando con i giornalisti, aveva insistito sulla necessità di un faccia a faccia con Putin perché - aveva spiegato - lo scambio di informazioni attraverso mediatori non sarebbe stato proficuo.

15:35
15:35
La «La Polonia potrebbe essere una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina»

La Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass.

«Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia - ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi - e il fatto che una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina possa provenire dalla Polonia sono fatti ovvi», ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.

15:16
15:16
Mosca all'ONU: «False le accuse di furto di grano ucraino»

Le accuse di «furto» da parte della Russia di grano ucraino, avanzate dall'ONU, non sono vere. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia russa Tass. «Non abbiamo informazioni. Sembra un falso e, probabilmente, è un falso», ha detto Peskov rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento a riguardo. «Non so chi l'abbia detto esattamente all'ONU, ma ovviamente non si sono preoccupati di verificare queste informazioni», ha precisato Peskov.

15:12
15:12
Anche la Croazia vorrebbe l'esenzione dalle sanzioni sul petrolio

Anche la Croazia sarebbe tra i Paesi europei, in primis Ungheria e Slovacchia, che chiedono un'esenzione dall'obbligo di sanzioni alle importazioni del petrolio russo. Lo scrive oggi il quotidiano di Zagabria Večernji list, citando fonti di Bruxelles.

Stando al giornale, la Croazia vorrebbe l'esenzione solo per un derivato specifico, del gasolio sottovuoto, meglio conosciuto come VGO (Vacuum Gas Oil), materia fondamentale per la produzione del diesel, la cui disponibilità sui mercati internazionali è molto limitata.

Il derivato viene importato dalla Russia per la raffineria di Fiume la cui struttura è ottimizzata proprio per la trattazione del VGO. La compagnia petrolifera croata Ina, che gestisce la raffineria, ha spiegato di volersi adoperare per la possibilità di continuare ad acquisire sul mercato russo questo derivato.

Dal governo di Zagabria non c'è ancora una conferma di questa intenzione della Croazia.

14:55
14:55
3,8 milioni di persone hanno lasciato la Russia

Secondo le statistiche ufficiali, circa 3,8 milioni di persone hanno lasciato la Russia nel primo trimestre del 2022 e la maggior parte delle persone è andata in Georgia, Turchia, Kazakistan e Finlandia.

Lo scrive il Guardian, che cita il proprio corrispondente, secondo il quale i 3,8 milioni di persone sono filo-occidentali e orientate all'opposizione in Russia.

14:36
14:36
Le immagini satellitari prevedono una perdita di 1/3 del grano

La resa del prossimo raccolto di grano in Ucraina dovrebbe diminuire di almeno il 35% rispetto al 2021 a causa dell'invasione russa, secondo le immagini satellitari analizzate dalla società di geolocalizzazione Kayrros in una nota pubblicata oggi.

Il conflitto ha interrotto la stagione della semina, che è in corso, e ha costretto gli agricoltori a lavorare sotto le bombe, con carburante difficile da trovare. Le immagini dei satelliti sono state registrate tra il 14 e il 22 aprile, poco meno di due mesi dopo l'invasione russa del Paese, dal satellite Terra della NASA, poi analizzate da Kayrros.

Lo specialista in immagini satellitari e geolocalizzazione applicata all'ambiente si è affidato ad un metodo di precisione all'infrarosso che consente di valutare lo stato delle piante e quindi di prevedere la produzione di cereali.

14:32
14:32
«Ad Azovstal i russi sparano sui civili evacuati»

«Durante il cessate il fuoco nel territorio dell'acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un'auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica. Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti». Lo fa sapere il battaglione Azov su Telegram, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. «Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l'evacuazione dei civili», afferma il battaglione Azov.

14:28
14:28
Gli USA smentiscono: «Nessuna informazione a Kiev per colpire Moskva»

(Aggiornata alle 14.49) «Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all'Ucraina per colpire l'incrociatore russo Moskva». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla CNN.

«Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all'attacco», ha sottolineato, spiegando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall'Ucraina «sulle sue intenzioni di colpire l'incrociatore» di Mosca.

«Gli USA danno informazioni a Kiev come le danno gli alleati e gli stessi servizi ucraini che, tra parentesi, sono davvero eccezionali. L'Ucraina mette insieme tutte queste notizie e prende le sue decisioni», ha sottolineato il portavoce della Difesa americana ribadendo che le informazioni di intelligence fornite dagli USA sono «legali e limitate».

«Le speculazioni sulle informazioni di intelligence all'Ucraina mettono a rischio lo stesso flusso di notizie» che gli Stati Uniti stanno fornendo alle forze ucraine, ha poi ammonito Kirby, sottolineando la necessità che le «informazioni continuino ad arrivare a Kiev».

Dal canto suo, il Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino, secondo quanto riporta l'Unian, dichiara che «i cittadini ucraini dovrebbero prestare particolare attenzione agli allarmi dell'8 e 9 maggio: in questi giorni, gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile».

«Le truppe russe non possono vantare risultati significativi al fronte prima del Giorno della Vittoria e il rischio di massicci bombardamenti delle città è in aumento. Durante questi due giorni, le forze dell'ordine lavoreranno in modalità intensificata», aggiunge.

14:25
14:25
«Situazione ad Azovstal critica e in peggioramento»

«La situazione nell'acciaieria è ora critica. È stata critica a lungo e ora sta peggiorando». Lo ha detto Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol parlando alla Bbc.

«La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei», ha detto, precisando che «ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano».

Intanto, Severodonetsk, una delle città importanti del Donbass ancora sotto il controllo ucraino, è «praticamente circondata» da forze russe e separatisti filo-russi nel Donbass, che stanno cercando di prenderne il pieno controllo. Lo ha detto oggi il sindaco della città, Alexander Stryuk, intervistato dal canale ucraino 1+1, secondo il quale le truppe russe e filo-russe «stanno cercando di attaccare la città da più direzioni».

Sebbene la stragrande maggioranza dei circa 100.000 abitanti della città se ne sia andata, il sindaco si è lamentato del fatto che 15.000 si rifiutano di partire. «Possiamo convincere solo dieci persone ad andarsene al giorno», ha lamentato. Severodonetsk, come Lyssytchank, la sua vicina città gemella, è stata bersaglio dei bombardamenti russi per diverse settimane, con una linea del fronte che si è costantemente avvicinata. Entrambe le città si trovano nella regione di Lugansk, quasi 80 km a est di Kramatorsk, che è diventata il centro amministrativo del Donbass ucraino da quando le forze separatiste filo-russe hanno sequestrato la parte orientale di questo grande bacino carbonifero nel 2014.

14:09
14:09
Anche 5 soldati bielorussi a difesa della Azovstal

Almeno 5 soldati bielorussi stanno difendendo lo stabilimento Azovstal a Mariupol. Lo fa sapere il battaglione Kastus Kalinowski, un raggruppamento di volontari di Minsk che si è unito all'esercito ucraino, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

I rappresentanti del battaglione bielorusso hanno affermato di aver contattato l'ultima volta i combattenti 4 giorni fa: secondo i soldati l'umore dei difensori è alto.

«Stanno combattendo con successo e non solo difendendo, ma anche facendo incursioni per fronteggiare il nemico. Questa non è solo una guerra di posizione, ma una guerra tattica anche per distruggere i nemici nelle strade della città», ha detto il portavoce del battaglione Jan Melnikov.

13:45
13:45
«Impossibili le celebrazioni del 9 maggio a Mariupol»

Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

«Non ho informazioni su una delegazione ufficiale», ha detto Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L'organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, «è impossibile per ovvie ragioni».

Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni.

13:21
13:21
«Fregata russa in fiamme nel Mar Nero»

Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino a Snake Island, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune. Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini.

Un'esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell'area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino «i russi hanno perso una nave».

La fregata russa colpita nel Mar sarebbe l'Admiral Makarov, coinvolta in un attacco alla città di Odessa in aprile. Un obiettivo prezioso per gli ucraini - secondo Forbes - poiché è l'ultima e più moderna nave della sua classe.

Tutte e tre le fregate della classe Admiral Grigorovich appartengono alla Flotta del Mar Nero, con base a Sebastopoli. Sono armate con 24 missili terra-aria a medio raggio Buk e otto missili da crociera Kalibr. Queste fregate possono scortare altre navi e anche attaccare obiettivi a terra.

Dopo l'affondamento dell'incrociatore Moskva, la flotta russa del Mar Nero era scesa a soli tre grandi navi combattenti, la migliore è proprio la nuova fregata missilistica Admiral Makarov.

13:16
13:16
«Morta a Mariupol la prima soldatessa russa»


Le forze russe registrano la prima morte di una soldatessa medico. Si tratta di Walentina Gałatowa, scrivono i media polacchi sottolineando che la donna è morta in battaglia, colpita da un mortaio, a Mariupol più di due settimane fa ma la notizia è circolata solo nei giorni scorsi.

Insieme al marito (morto l'anno scorso negli scontri al confine) prestava servizio nelle forze armate della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk ed aveva preso parte alla guerra in Ucraina - riporta il sito Onet - dall'inizio dell'invasione russa.

Il quotidiano regionale «Miasto i Obywatele» ha scritto che era un sergente nel plotone medico del battaglione di fucilieri dell'esercito della DRL. Poiché le donne nell'esercito russo non possono prestare servizio in combattimento diretto al fronte - ricordano i media polacchi - le era stato assegnato un lavoro come medico.

13:14
13:14
Videoconferenza tra i leader del G7 e Zelensky

I leader del G7 terranno una videoconferenza domenica sull'Ucraina con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia Berlino.

«Il cancelliere tedesco» Olaf Scholz «terrà la terza videoconferenza dall'inizio dell'anno con i partner de G7», ha spiegato una portavoce del governo di Berlino, Christiane Hoffmann, puntualizzando che l'8 maggio è una «data storica che segna la fine della seconda guerra mondiale in Europa».

La videoconferenza «coprirà i temi di attualità, in particolare la situazione in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky vi prenderà parte e riferirà sull'attuale situazione nel paese», ha spiegato.

12:23
12:23
Tecnologia militare: la Cina si impegna a cooperare con la Russia

La Cina si impegna a portare avanti lo sviluppo della cooperazione con la Russia anche nel settore della tecnologia militare: lo ha detto l'ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, in un'intervista alla Tass postata sul sito della rappresentanza diplomatica, precisando che questo impegno «è conforme ai reciproci interessi fondamentali» e rispetta «il principio del vantaggio reciproco». Zhang ha notato che la Cina attribuisce grande importanza allo sviluppo della cooperazione nella tecnologia militare tra i due Paesi, fino a portarla «a un livello superiore e a un campo più ampio».

12:20
12:20
«Moskva non prendeva parte a operazione speciale in Ucraina»

«L'incrociatore Moskva non prendeva parte all'operazione speciale in Ucraina, non era incluso nell'elenco delle unità militari e delle unità coinvolte e non è entrato nelle acque territoriali ucraine». Lo ha scritto l'ufficio del pubblico ministero di Mosca rispondendo ufficialmente con una lettera alla richiesta di notizie precise sulla sorte del figlio inviata da Dmytro Shkrebets, padre del soldato di leva Yegor Shkrebets, che si trovava sull'ammiraglia affondata nel Mar Nero.

L'ufficio ha specificato che il marinaio è «improvvisamente scomparso in alto mare ed è stato dichiarato disperso dall'unità militare poiché le ricerche non hanno dato esito». A rendere nota la vicenda è lo stesso Dmytro Shkrebets sul principale social russo VKontakte, ripreso dai media ucraini e da Nexta Tv, commentando: «Snake Island non è nelle acque territoriali dell'Ucraina? Che abominio è inviarci questa risposta?».

In precedenza Dmytro Shkrebets aveva scritto sui social media che l'Ucraina «non dovrebbe esistere» rallegrandosi della guerra, dei bombardamenti ed elogiando Putin. Ma da quando il figlio è scomparso sono iniziate le critiche contro il governo russo.

12:18
12:18
Russia ha perso 24.900 soldati, 1.110 tank, 199 aerei

«Tra il 24 febbraio e il 6 maggio il nemico» russo «ha perso 24.900 soldati, 1.110 carri armati e 199 aerei». Lo ha annunciato lo stato maggiore delle forze armate ucraine stando ad Ukrinform.

Mosca ha anche perso dall'inizio dell'invasione in Ucraina «2.686 veicoli corazzati da combattimento, 502 sistemi di artiglieria, 171 sistemi di lancio multiplo di razzi, 83 sistemi di guerra antiaerea, 155 elicotteri, 1.926 autoveicoli e autocisterne, 324 velivoli senza pilota, 38 unità di unità speciali e 90 missili da crociera».

Secondo la nota dello stato maggiore «il nemico ha subito le maggiori perdite nell'ultimo giorno nelle aree di Lyman e Kurakhove».

12:17
12:17
Mosca: distrutti finora 742 droni e 2.854 tank

Le forze armate russe dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina hanno distrutto 151 aerei da combattimento ucraini, 742 droni, 2.854 carri armati e veicoli armati e 329 lanciatori missilistici multipli. Lo ha riferito il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax.

Solo nelle ultime 24 ore, ha precisato, l'artiglieria russa ha colpito oltre 200 obiettivi militari ucraini, tra cui 6 centri di comando, 3 depositi di munizioni, 187 basi militari, eliminando almeno 280 nazionalisti ucraini e 41 pezzi dell'equipaggiamento militare ucraino.

12:11
12:11
«Kherson civili in fuga vengono molestati da russi»

I civili che cercano di fuggire dalla città sotto occupazione russa di Kherson, nel sud dell'Ucraina, vengono molestati e bloccati dalle forze russe. Lo denuncia il vice capo del Consiglio regionale di Kherson, Yurii Sobolevskyi, secondo quanto riporta la CNN.

«Uscire dalla città è complicato. Ci sono alcuni casi in cui le persone riescono a fuggire, anche sui bus, ma la maggior parte delle persone viene rimandata indietro. Tutti gli incroci sono bloccati», ha spiegato Sobolevskyi alla tv ucraina, denunciando che «ci sono casi in cui» le forze russe «commettono abusi ai check point: fanno perquisizioni molto approfondite, costringono gli uomini a spogliarsi, cercano tatuaggi», per capire se si tratta di simboli nazionalisti o neo-nazisti.

Intanto, ha aggiunto, le connessioni mobili e gli accessi internet sono stati ripristinati e la gente di Kherson riesce a comunicare con le proprie famiglie in altre parti dell'Ucraina. Inoltre i russi, ha detto, stanno cercando di introdurre il rublo in via sperimentale in alcune comunità.

12:09
12:09
Borrell: «Le sanzioni fiaccano Mosca, combattiamo Putin non russi»

«Sicuramente la Russia di Putin è stata indebolita» dalle sanzioni «e sta subendo una recessione che è la più forte dell'età moderna, infatti ha già registrato una perdita del 10%. Mi spiace per questo, perché ha purtroppo un effetto sulle persone normali, i russi stanno soffrendo ma il nostro obiettivo non è combattere la gente russi ma contenere le idee politiche di Putin». Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell intervenendo a un incontro con gli studenti a Firenze nell'ambito della Giornata dell'Europa.

«Ci staccheremo dall'energia russa ma dobbiamo essere realistici» e «dobbiamo farlo in maniera ordinata e oculata. Il gas è una risorsa energetica che non può essere sostituita da un'altra materia. Non serve solo per il riscaldamento ma anche per l'industria petrolchimica. Se non è il gas russo deve essere comunque gas. Per il petrolio è più facile e noi paghiamo molto di più alla Russia per il petrolio che per il gas. L'obiettivo è di smettere di finanziare la guerra di Putin. Iniziamo intanto con il petrolio», ha aggiunto Borrell.

12:06
12:06
Scholz: «Non potrà esserci il ritorno allo status quo ante»

«Con ogni giorno, con ogni mese, diventa più chiaro: Vladimir Putin e il suo regime compiono un mutamento radicale anche dal punto di vista della civilizzazione. Un'uscita temeraria dalla comunità mondiale, come la ritenevamo possibile solo nel 21.esimo secolo. Un semplice ritorno allo status quo ante non potrà esserci e non ci sarà». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un discorso ad Amburgo.

«Il mondo dopo questa guerra e questo attacco non sarà più lo stesso di prima. Già non lo è più».

«Putin non deve vincere la sua guerra contro l'Ucraina e non vincerà», ha aggiunto Scholz . «Ne va della sovranità dell'Ucraina, della libertà del suo popolo, ma anche del futuro di qualsiasi ordine mondiale basato sulle regole».

12:01
12:01
Eurojust indagherà su crimini di guerra

«Oggi i rappresentanti permanenti presso l'UE hanno approvato le nuove regole per consentire a Eurojust di conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini internazionali fondamentali, come i crimini di guerra. In seguito all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina, ci sono gli estremi per credere che crimini contro l'umanità e crimini di guerra siano stati e siano commessi in Ucraina.

L'UE prenderà con urgenza tutte le misure necessarie per assicurare che coloro che hanno commesso questi crimini in Ucraina siano ritenuti responsabili». Lo si legge in una nota del Consiglio europeo.

11:58
11:58
Bellingcat: anche Lavrov fu sorpreso da una guerra su larga scala

Anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è rimasto sorpreso dal fatto che Putin abbia iniziato una guerra su vasta scala. Lo rivela un giornalista della testata investigativa Bellingcat, Hristo Grozev, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.

«Anche Lavrov ha creduto fino alla fine che sarebbe stata qualcosa come una minaccia di guerra. Lui stesso è rimasto scioccato nell'apprendere che questa sarebbe stata una vera guerra», ha detto Grozev, riferendosi a una fonte vicina alla figlia del ministro degli Esteri.

Secondo Grozev, Putin non ha avvertito dei suoi piani il suo entourage, che quindi nelle dichiarazioni pubbliche mostra insicurezza. «Ecco perché le facce che vediamo in queste persone... Ecco perché Peskov ha una faccia del genere. È molto difficile definirlo una persona vivace e dire che crede a quello che dice. Non l'abbiamo mai visto prima. Ma, sfortunatamente, l'élite ha molta paura», ha detto il giornalista.

L'élite russa, comunque, secondo il giornalista, non è ancora pronta per opporsi a Putin. «Recentemente io e i miei colleghi abbiamo ascoltato la registrazione di un oligarca molto vicino a Putin, che ha detto a un altro oligarca che è meglio che muoia (beh, lui la chiama una presunta malattia), perché ci ha distrutto, distrugge l'Ucraina, distrugge la Russia. Questo è quello che pensano. Ed è così. Cioè, stanno valutando attivamente e passivamente come porvi fine».

11:49
11:49
Mosca: «Nessuna intenzione di usare armi nucleari»

«La Russia non ha alcuna intenzione di impiegare armi nucleari nella sua operazione speciale in ucraina». Lo afferma il ministero degli Esteri russo, citato dalla agenzia russa Tass.

Dal canto suo, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha accolto con favore la contrarietà del primo ministro ungherese Viktor Orban all'embargo sugli idrocarburi russi e alle sanzioni contro il Patriarca di Mosca Kirill e alla Russia.

«Il primo ministro ungherese Orban ha fatto un passo coraggioso in un'Europa senza voce. Ha rifiutato di supportare l'embargo agli idrocarburi, che è disastroso per l'economia del suo paese e le folli sanzioni conto gli ecclesiasti», ha detto Medvedev su Telegram. «I leader più ragionevoli degli Stati UE» sono stanchi di seguire la dannosa politica guidata dagli USA, ha aggiunto.

11:47
11:47
«Sanzioni non facili, ma dobbiamo essere uniti»

«Questo pacchetto di sanzioni» nei confronti della Russia «non sarà facile, ma noi abbiamo un'unica possibilità in queste giornate delicate, ed è continuare a mostrare l'unità sulla posizione che noi abbiamo verso la Russia, perché (...) trae vantaggio dalle potenziali divisioni, che fino ad ora non ci sono, per continuare nell'attacco brutale all'Ucraina». Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a margine della conferenza europea The State of the Union.

«Non abbiamo scelta, io sono ottimista sul fatto che possiamo trovare delle parole per cui tutti i leader europei, tutti, possano essere uniti anche su questo pacchetto di sanzioni», ha aggiunto Metsola, secondo cui «quell'unità deve continuare ad essere dimostrata, e se non lo facciamo, allora non solo avremmo deluso una popolazione coraggiosa che sta combattendo per l'Europa, per la sua integrità territoriale e per la sua sovranità contro il brutale attacco e l'invasione da parte della Russia, ma avremmo fallito noi stessi come leader politici».

«Possiamo cambiare i trattati, ma in ultima analisi abbiamo bisogno della volontà politica per cambiare e per andare avanti con più Europa, non meno», ha aggiunto Metsola.

«Quando il presidente Draghi in Parlamento europeo ha detto che abbiamo bisogno di un federalismo pragmatico, questo è stato accolto molto bene, perché dobbiamo cambiare: dobbiamo prendere delle lezioni dalle pandemia, quando abbiamo trovato soluzioni con la volontà politica, e dobbiamo continuare a trovare soluzioni sul clima, sulla sicurezza, anche sulla politica di difesa. Ma una cosa devo dire: non c'è solamente il cambiamento dei trattati, noi dobbiamo avere la volontà politica, perché anche quando avevamo gli strumenti nei nostri trattati, per esempio nell'ambito della migrazione, non abbiamo trovato solidarietà tra gli Stati membri».

11:43
11:43
«Dobbiamo continuare ad aiutare l'Ucraina e fare pressioni alla Russia»

«Dobbiamo continuare ad aiutare l'Ucraina. Dobbiamo fare pressioni alla Russia, economiche perché non prendiamo parte alla guerra. Mi sembra elementare, non capisco la gente che dice di non aiutare l'Ucraina. Se non aiutiamo l'Ucraina allora cosa?». Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell a margine di un incontro con gli studenti a Firenze nell'ambito della Giornata dell'Europa.

11:41
11:41
Negoziati russo-ucraini sono in fase di stallo

«I colloqui di pace tra Russia e Ucraina sono in fase di stallo». Lo affermato oggi Alexey Zaitsev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, stando a quanto scrive l'agenzia russa Tass. «Le dichiarazioni dei politici ucraini sono la prova più evidente della loro riluttanza a proseguire» i colloqui, ha aggiunto.

«Ad esempio, il 4 maggio Zelensky ha dichiarato di non vedere una prospettiva per i colloqui, mentre il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov ha respinto ogni possibilità di un accordo di pace con la Russia», ha proseguito.

Intanto, il Ministero per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati ha chiesto all'organizzazione Medici Senza Frontiere (Msf) di organizzare una missione per salvare i militari ucraini che difendono l'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo riferisce il servizio stampa di Msf citato da Interfax Ukraine.

«Le miserabili condizioni in cui si trovano tutte le persone circondate ad Azovstal, la mancanza di accesso alle cure mediche, il deterioramento delle loro condizioni fisiche e psicologiche sono una chiara violazione dell'articolo 55 della Carta delle Nazioni Unite«, ha detto il vice primo ministro dell'Ucraina Iryna Vereschuk in una lettera al presidente di Msf in Ucraina Michel-Olivier Lacharité».

«Sulla base dei principi che guidano Msf, il Ministero della reintegrazione chiede di formare una missione per evacuare i difensori di Mariupol, che sono nell'impianto metallurgico. Valutare le loro condizioni fisiche e mentali, raccogliere le prove delle condizioni in cui si trovano, e fornire assistenza medica agli ucraini i cui diritti umani sono stati violati dalla Federazione Russa», ha aggiunto Vereschukh.

11:29
11:29
Borrell: «Si lavora all'accordo sullo stop al greggio»

«Stiamo lavorando per arrivare ad un accordo tra tutti i Paesi europei, per fermare l'importazione di petrolio dalla Russia. Si farà. E se non si fa presto, cioè entro questo fine settimana, dovrò far riunire il Consiglio dei ministri degli Affari esteri per avere un accordo politico». Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell a margine di un incontro con gli studenti a Firenze nell'ambito della Giornata dell'Europa.

Borrell ha spiegato che il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti presso l'UE, «sta lavorando, stiamo cercando una soluzione che possa essere accettate da tutti, perché non tutti sono nella stessa situazione. Dobbiamo comprendere la situazione dell'Ungheria, della Repubblica Ceca di altri, ma dobbiamo arrivare ad una soluzione veloce».

11:23
11:23
«In Ucraina la Russia ha compiuto il crimine di aggressione»

«In Ucraina la Russia ha compiuto il crimine di aggressione che deve essere perseguito» dalla giustizia internazionale. Lo ha detto Agnes Kallamar, segretario generale di Amnesty International, in una conferenza stampa a Kiev.

«Sappiamo che i crimini commessi dalle forze russe nelle aree attorno a Kiev non sono incidentali né collaterali. Ma sono parte di uno schema», ha precisato Kallamar, citando le esecuzioni extra-giudiziarie, l'uso di bombe a grappolo, bombardamenti su insediamenti civili.

11:20
11:20
Varoufakis: «Putin è sceso a nuove profondità di depravazione»

«Io pro-Putin? Ma non scherziamo: sono stato tra i primi nel 2001, dopo le atrocità che aveva commesso in Cecenia, a definirlo un criminale di guerra». Lo dice in un'intervista al quotidiano italiano La Stampa l'ex ministro greco alle Finanze Yanis Varoufakis. «Putin nel 'mio' libro di storia era già stato condannato quando ha disintegrato Grozny, in Cecenia: per consolidare la sua presidenza ha ucciso più di 200 mila persone. Con quest'ultima guerra Putin è sceso a nuove profondità di depravazione» aggiunge.

L'obiettivo di Biden invece è di «processare Putin alla Corte internazionale. Peccato che non ci abbia spiegato come riuscirà a farlo. La storia lo guarderà come un codardo pronto a sacrificare gli ucraini per una guerra che rischia di continuare all'infinito».

Putin «non è un nemico dei nazisti - precisa -. Non gli interessa niente di chi parla russo in Ucraina e, anzi, gli interessa poco anche del suo popolo in patria. Detto questo, il battaglione Azov è un gruppo nazista la cui esistenza in Europa non dovrebbe essere tollerata. La posizione di DiEM25, il movimento che ho aiutato a fondare, è questa: Putin non ha scuse per aver invaso l'Ucraina, Zelensky non ha scuse quando si presenta in compagnia dei nazisti».

Idealmente, «dovremmo agire come Unione Europea a sostegno di un immediato cessate il fuoco. Ma realisticamente dovrebbero essere i singoli Paesi a farlo - sottolinea l'ex ministro -. La coraggiosa resistenza degli ucraini è già una vittoria: ora deve essere capitalizzata con una pace immediata, non serve un altro Afghanistan». Bisogna promuovere «un accordo di pace tra Kiev e Mosca che sia sostenuto da USA e ONU. In cambio del ritiro della Russia, a Putin può essere garantita la fine delle sanzioni e la neutralità a lungo termine dell'Ucraina con un modello simile a quello dell'Austria durante la Guerra Fredda».

11:13
11:13
Distrutto un grande deposito di munizioni a Kramatorsk

Missili di precisione russi hanno colpito e distrutto un grande deposito ucraino di munizioni nei locali dell'acciaieria Enrgomashspetsstal nella città orientale di Kramatorsk. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov citato dalla Tass.

«Le forze aerospaziali russe hanno distrutto con missili di precisione lanciati dall'aria un grande deposito di munizioni dell'esercito ucraino situato sul territorio dell'impianto Energomashspetsstal nella città di Kramatorsk», ha detto il portavoce.

«Le forze aerospaziali russe hanno anche distrutto un sistema missilistico Tochka-U vicino alla comunità di Novotavricheskoye nella regione di Zaporozhzhia e hanno anche eliminato 10 basi di raggruppamento di soldati e attrezzature militari ucraine», ha aggiunto.

10:46
10:46
Sui civili evacuati traumi profondi e cicatrici psicologiche

A Mariupol ci sono ancora «molti civili, uomini, donne e bambini intrappolati, che vivono in condizioni orribili. Noi abbiamo cercato di organizzare un numero di convogli insieme alla Croce Rossa per portare queste persone in salvo. Le mie persone sul terreno, sui bus con loro, mi dicono che queste persone hanno traumi profondi, profonde cicatrici psicologiche», avendo dovuto vivere con «poca acqua, poco cibo e senza la luce del sole».

Lo ha raccontato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, al programma radiofonico della Bbc Radio 4's Today.

«L'Ucraina vincerà», ha affermato dal canto suo la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola intervenendo alla conferenza europea The State of the Union.

«Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e dobbiamo portare a termine la nostra politica di zero gas dalla Russia», ha proseguito.

10:42
10:42
«Uscire dall'UE è il solo modo per mantenere la sovranità»

«Se gli Stati che sono oggi membri dell'UE vogliono preservare la loro sovranità e sostenere gli interessi dei loro cittadini, hanno una sola opzione, che è uscire dall'Unione europea». Lo sostiene il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin.

Secondo quanto riporta Interfax, Volodin si è espresso in riferimento alla riforma che prevede la cancellazione del principio di solidarietà quando si adottano decisioni cruciali.

«In altre parole, l'idea è di eliminare il diritto di veto dei Paesi membri dell'UE. L'opinione dei singoli Stati, e quella dei loro cittadini, non verrà più presa in considerazione», ha aggiunto.

Intanto, due civili sono stati uccisi nei bombardamenti dell'esercito russo sugli insediamenti nella regione di Lugansk. Abitazioni e infrastrutture sono state distrutte. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Sergiy Haidai citato da Interfax Ukraine.

«Il nemico ha aperto il fuoco sulle aree residenziali e sulle infrastrutture 16 volte. Questa è la metà del numero registrato di attacchi in tutta la regione. Circa 12 edifici, una stazione elettrica, un complesso di strutture commerciali sono stati danneggiati. Ci sono due morti. Altre sette case sono state distrutte a Rubizhne, due a Novodruzhesk. Ci sono distruzioni a Lysychansk, Orikhove, Hirske, Popasna», ha scritto Haidai raccontando anche che ieri sera le granate russe hanno colpito una delle ultime stazioni di gas della regione di Lugansk e della vicina struttura ferroviaria di Severodonetsk Azot.

10:38
10:38
Al via la riunione degli ambasciatori sulle sanzioni alla Russia

È iniziata a Bruxelles la riunione del Coreper, il comitato che raggruppa gli ambasciatori dei 27 presso l'UE, che deve cercare un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia.

Sulla possibilità di trovare rapidamente un'intesa pesa soprattutto a posizione dell'Ungheria. A quanto si è appreso, al momento Budapest non intende accontentarsi di un raddoppio della deroga (da uno a due anni, cioè fino alla fine del 2024) che la Commissione e i Paesi membri sarebbero disposti a concedere per arrivare allo stop delle importazioni di petrolio dalla Russia. Ma chiederebbe anche garanzie sulla possibilità di ottenere dall'Unione nuove risorse per investire nella transizione energetica ora più che mai finalizzata anche all'indipendenza dalle fonti russe.

10:07
10:07
«I russi vogliono sequestrare terreni ad agricoltori»

A Chernihivka, nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, l'esercito russo sta minacciando gli agricoltori di sequestrare i loro appezzamenti di terra. Lo riferisce il portavoce dell'amministrazione militare regionale Ivan Arefiev, citato da Ukrinform.

«A Chernihivka, gli occupanti cercano di portare via i terreni agricoli delle persone. Li stanno obbligando a compilare entro l'8 maggio un modulo che dichiara quanta terra possiede un proprietario e quanta ne ha in affitto. Solo dopo questo rilasceranno una licenza di coltivazione della terra. Il comandante minaccia di confiscare tutti i terreni che non sono elencati nel modulo», afferma Arefiev.

10:01
10:01
Pentagono: «Gran parte delle truppe russe si è ritirata da Mariupol»

«Voglio essere un po' cauto perché la nostra conoscenza della disposizione delle forze russe, sapete, non è perfetta. In generale penso che stimiamo che la maggior parte delle forze russe, delle forze di terra che erano dedicate a Mariupol, se ne siano andate e si siano mosse verso nord, fuori da Mariupol». Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel briefing di ieri sera con la stampa.

«Quel piccolo numero, grosso modo l'equivalente di una coppia di gruppi di battaglioni tattici sono ancora dentro e intorno a Mariupol al momento. Per la maggior parte l'attività è condotta attraverso attacchi aerei su Mariupol e intorno alla città e certamente sulla fabbrica Azovstal», ha aggiunto.

09:57
09:57
«Le sanzioni dell'UE sull'energia sono per noi una linea rossa»

Le sanzioni dell'Unione europea contro il settore energetico russo sono una linea rossa per l'Ungheria. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban alla stazione radio Kossuth, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. «Ero pronto a concordare con i primi cinque pacchetti di sanzioni UE, ma ho detto chiaramente fin dall'inizio che c'è una linea rossa: il settore dell'energia», ha dichiarato.

09:54
09:54
Metsola: «L'UE è nelle strade di Bucha e nei tunnel di Mariupol»

«L'Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell'Isola dei Serpenti». Così la presidente del Parlamento UE Roberta Metsola alla conferenza europea The State of the Union.

«C'è una realtà pre-24 febbraio e una realtà post-24 febbraio - ha aggiunto Metsola -. Il mondo è cambiato. Dobbiamo capire che il peso dell'ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell'Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo. È il nostro momento whatever-it-takes. Un momento che arriva una volta ogni generazione».

«Le persone che vengono brutalizzate cercano da noi supporto, speranza, persino per sopravvivere. Loro capiscono che non c'è alternativa all'Europa. Chiunque abbia vissuto sotto l'autocrazia che ha segnato tante nazioni in Europa negli ultimi secolo capisce fin troppo bene che non c'è altra via» - ha proseguito -. «L'Europa potrebbe non essere perfetta - siamo tutt'altro che perfetti - ma rappresentiamo un bastione della democrazia liberale, delle libertà personali, della libertà di pensiero e della sicurezza», e questo è «ciò che ci rende unici, Ciò che ci rende europei».

«Il grave errore di Putin - ha sottolineato ancora Metsola - è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza... Questo è il motivo per cui abbiamo accelerato verso la costruzione di una nuova unione della sicurezza e difesa». «Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas - ha aggiunto -. Continueremo con le sanzioni e gli aiuti all'Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla».

«Per la mia generazione - ha proseguito Metsola - l'Europa è, e per quanto questo possa sembrare un cliché, un sogno condiviso. Per noi l'Europa è il futuro. È sempre stato il futuro. Tuttavia, non possiamo negare che negli ultimi anni la polarizzazione nelle nostre società sia aumentata. Ci sono ancora troppe persone che si sentono perse, deluse ed escluse. Dobbiamo contrastare la narrativa anti-UE che prende piede così facilmente e così rapidamente» e «la disinformazione fabbricata nelle fabbriche di troll russi».

09:10
09:10
«A Lugansk ci si prepara per un'intensa offensiva russa»

Nella regione di Lugansk, le forze di difesa ucraine si stanno preparando per un'intensa offensiva da parte dei russi nei prossimi tre o quattro giorni. Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, secondo quanto riferisce l'agenzia ucraina Unian.

«Ci stiamo preparando per offensive più potenti nei prossimi 3 o 4 giorni. Faranno ogni sforzo per sfondare a Severodonetsk o Popasna», ha detto Gaidai, esprimendo comunque fiducia nel fatto che le forze ucraine respingeranno gli attacchi.

Gaidai ha anche affermato che la situazione a Popasna è stata a lungo «molto difficile»: la città è quasi completamente distrutta, «perché viene bombardata 24 ore su 24, attaccata con ogni tipo di arma».

Nel villaggio di Voevodivka vicino a Severodonetsk sono in corso aspri combattimenti, che continuano anche nel villaggio di Belogorovka vicino a Lysychansk - prosegue Gaidai -, dove «il nemico sta cercando di prendere posizione per circondare i militari ucraini».

09:06
09:06
Volontario 15.enne ucciso in un bombardamento sull'Ecoparco di Kharkiv

Un ragazzo di 15 anni è rimasto ucciso ieri nel bombardamento dell'esercito russo sull'Ecoparco Feldman a Lisne, nella regione orientale di Kharkiv. Il giovane volontario stava aiutando a dar da mangiare agli animali dallo zoo del parco quando sono arrivate le bombe. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale ucraino citato da Ukrinform.

08:41
08:41
In 500 già evacuati da Mariupol, l'operazione prosegue

(Aggiornata alle 09.17) «Circa 500 civili sono già stati evacuati dalla città di Mariupol» nel sud dell'Ucraina. Lo rende noto la presidenza ucraina, precisando che l'operazione di evacuazione prosegue.

«Oggi ci concentriamo sull'acciaieria Azovstal», ha dichiarato la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk.

«Siamo riusciti a evacuare quasi 500 civili», ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione presidenziale Andriy Yermak. Dopo le ultime evacuazioni, il sindaco di Mariupol stima che dentro l'acciaieria Azovstal di Mariupol restino circa 200 civili.

08:39
08:39
Sale a 223 il numero dei bambini uccisi

È salito a 223 il numero dei bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale ucraino, citato da Ukrinform. Secondo i dati ufficiali, i bambini feriti sono 408. La maggior parte delle vittime è stata registrata nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv, Chernihiv.

08:28
08:28
«Dall'alba ripresi i bombardamenti russi da Nord a Sud»

Bombardamenti sono in corso sulla regione settentrionale ucraina di Kherson e su quella di Mykolaiv, nel Sud del Paese, dove sono stati presi di mira gli insediamenti da dove l'esercito russo si era ritirato. Lo afferma il rapporto della mattina dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform.

A partire dalle sei del mattino, razzi e artiglieria stanno colpendo le aree residenziali e i sobborghi della città orientale di Kharkiv. Sempre nell'Est del Paese sono continuate le operazioni offensive di Mosca nelle regioni di Donetsk e Lugansk, «per mantenere una rotta terrestre tra questi territori e la Crimea temporaneamente occupata». In direzione di Popasna le truppe russe si stanno concentrando per avanzare e prendere il controllo totale della città e riprendere l'offensiva su Lyman e Siversk.

Secondo lo Stato Maggiore, l'esercito russo sta espandendo la difesa aerea, il supporto logistico e i sistemi di attacco.

Già nella notte le truppe russe hanno bombardato due distretti della regione di Dnipropetrovsk, nel sud est dell'Ucraina, con sistemi lanciarazzi multipli Grad. Lo riporta l'agenzia Ukrinform, precisando che non sono al momento riportate vittime.

«Notte senza tregua. Gli occupanti russi hanno bombardato i distretti di Kryvyi Rih e di Synelnykove. Le comunità di Zelenodolsk e Shyroke sono state colpite da sistemi Grad. Due villaggi sotto il fuoco nemico. Non si riferisce di vittime», spiega su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko. Attacchi missilistici russi hanno colpito anche l'area di Pokrovske: anche in questo caso, non ci sono al momento vittime civili.

08:10
08:10
«Assalto ad Azovstal: un successo simbolico per il 9 maggio»

A Mariupol le forze russe «hanno proseguito l'assalto di terra alla acciaieria Azovstal per il secondo giorno, nonostante le dichiarazioni russe di volerla solo isolare». Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence, spiegando che questo «rinnovato sforzo russo di conquistare Azovstal e completare la cattura di Mariupol è legato probabilmente alle imminenti commemorazioni del 9 maggio, Giorno della vittoria, e al desiderio di Putin di avere un successo simbolico in Ucraina».

Questi sforzi, tuttavia, spiega l'intelligence nel report pubblicato su Twitter, «hanno un costo per la Russia a livello di personale, equipaggiamento e munizioni»: «se alla Azovstal prosegue la resistenza ucraina, le perdite russe continueranno ad aumentare e ad ostacolare i loro piani operativi nel Donbass meridionale».

07:54
07:54
USA garanti della sicurezza fino all'adesione di Svezia e Finlandia alla NATO

Gli Stati Uniti sono convinti di poter aiutare Svezia e Finlandia su eventuali problemi di sicurezza nel lasso di tempo che passerà dalla domanda all'adesione alla NATO. Lo fa sapere la Casa Bianca.

Svezia e Finlandia temono eventuali minacce russe dopo che si saranno candidate ad entrare nell'Alleanza Atlantica dal momento che potrebbe passare anche un anno prima che tutti i 30 membri diano la loro approvazione.

«Siamo fiduciosi di poter trovare il modo per affrontare le eventuali preoccupazioni di entrambi i Paesi», ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Anche il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha detto di essere «convinto che gli Stati Uniti saranno in grado di trovare il modo di affrontare qualsiasi preoccupazione che la Svezia o la Finlandia possano avere nel lasso di tempo tra la domanda e l'effettiva adesione alla NATO».

06:49
06:49
ONU: 180 persone rapite dalle truppe russe

L'ONU ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell'esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell'Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all'insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall'Ucraina.

06:48
06:48
«Conferme di fosse comuni a Bucha»

«Abbiamo immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha. E questa non è solo un'accusa non verificata sui social. È un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti». Lo ha scritto su Twitter l'ambasciatrice USA all'ONU, Linda Thomas-Greenfield.

06:38
06:38
«La situazione in acciaieria come l'inferno»

Le forze russe continuano a bombardare l'acciaieria Azovstal anche se «i civili devono ancora essere evacuati»: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all'inferno. Lo riporta il Kyiv Independent.

«Le donne e tanti bambini sono ancora lì - ha affermato Zelensky -. Immaginate l'inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell'impianto».

06:37
06:37
Il punto alle 6.00

Durante la notte si sono susseguite diverse dichiarazioni. Fonti informate hanno riferito alla CNN che gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l'Ucraina a colpire l'incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini.
Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l'incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli USA sapessero che l'Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in collegamento video all'evento di beneficenza 'Brave Ukraine' ha dichiarato che, dall'inizio dell'invasione, le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili sull'Ucraina e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese. Lo riporta l'agenzia Ukrinform. «In totale, durante questa guerra, l'esercito russo ha lanciato 2.014 missili sull'Ucraina e sono state registrate 2.682 sortite di aerei da guerra russi nei nostri cieli - ha detto Zelensky -. Ognuna di queste sortite è la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture», ha commentato.

Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca ha dichiarato in un briefing con la stampa: «Stiamo organizzando una telefonata tra Biden e i leader del G7 per i prossimi giorni». E, riferendosi alla prossima ricorrenza di Mosca: «Quanto al 9 maggio», il giorno in cui la Russia celebra la vittoria contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale e che, secondo l'intelligence occidentale, potrebbe essere il giorno in cui Vladimir Putin intende dichiarare la vittoria in Ucraina, «non abbiamo piani specifici». Psaki ha anche dichiarato di apprezzare la leadership italiana e le misure prese contro la Russia. «È importante che molti Paesi abbiano preso decisioni dure verso la Russia, l'Italia è uno di questi. Abbiamo apprezzato la leadership di Roma e i passi che ha compiuto contro Putin». Così si è espressa la portavoce della Casa Bianca, a proposito della visita di Mario Draghi a Washington la prossima settimana. «Biden e il premier italiano ne parleranno sicuramente nel loro incontro», ha aggiunto la portavoce.

«Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell'altra». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'ONU, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. «Non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l'Ucraina si stia attenuando». «La Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite, ha ignorato i nostri appelli globali e unificati per porre fine a questa guerra», ha continuato l'inviata americana. 

Mentre, sul fronte, preoccupano le simulazioni di Mosca: «Monitoriamo la minaccia nucleare da parte della Russia tutti i giorni, queste esercitazioni ci preoccupano ma non prevediamo un aumento delle forze sul fianco orientale della NATO. Siamo in grado di difendere noi e i nostri alleati». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa ribadendo che «la retorica della Russia sul nucleare è da irresponsabili. Non giova a nessuno».

Nella serata di ieri è stata anche annunciata una nuova evacuazione da Mariupol prevista per oggi. «Domani, 6 maggio, ci sarà un'evacuazione da Mariupol». Lo ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata dall'Ukrainska Pravda, dando appuntamento ai cittadini interessati «nei pressi del centro commerciale 'Port City' alle 12» locali.