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Smentita dell'UNRWA: nessun camion è entrato a Gaza oggi

In giornata era circolata la notizia secondo cui 17 camion di aiuti avevano varcato il valico di Rafah – Israele: «L'intensità degli attacchi sulla Striscia di Gaza aumenterà» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Smentita dell'UNRWA: nessun camion è entrato a Gaza oggi
Red. Online
22.10.2023 07:00
22:58
22:58
Biden, accordo con Netanyahu per un flusso di aiuti a Gaza

«Ci sarà un flusso continuo di aiuti a Gaza». Lo ha annunciato Joe Biden dopo una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. «Abbiamo trovato un accordo, ha sottolineato il presidente americano.

Biden, si legge in una nota, ha parlato con Netanyahu per discutere degli sviluppi a Gaza e nell'area. »I leader hanno concordato che d'ora in avanti ci sarà un flusso continuo di questi aiuti fondamentali a Gaza«.

Il presidente americano ha anche ringraziato il premier per il sostegno di Israele nel »facilitare il rilascio di due ostaggi americani«. Biden e Netanyahu hanno anche parlato »degli sforzi in corso per garantire il rilascio di tutti gli altri ostaggi presi da Hamas e per garantire la sicurezza dei cittadini statunitensi e degli altri civili a Gaza che desiderano partire«.

20:49
20:49
La Svizzera accoglie con favore l'apertura valico Rafah

il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) accoglie con favore l'apertura del valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, per la consegna di aiuti umanitari destinati al territorio palestinese, popolato da ben due milioni di persone.

Ieri, un primo convoglio ha attraversato il confine e nel frattempo, un secondo carico con beni umanitari e carburante è giunto al valico di Rafah sul versante egiziano, per poi proseguire verso la Striscia, ha fatto sapere questa sera il DFAE sulla sua pagina internet.

In un commento diramato ieri sulla piattaforma X, il dipartimento di Ignazio Cassis ha definito la consegna di aiuti umanitari urgenti «un primo passo importante» e ricordato che, «ciò che serve ora è una fornitura regolare di acqua, medicinali e cibo per la popolazione di Gaza.»

Il DFAE sottolinea che, oltre alle consegne di aiuti, servono anche «pause umanitarie per fornire alle persone il sostegno urgente necessario» e «ringrazia l'Egitto, le Nazioni Unite e tutte le parti coinvolte che hanno reso finora possibile la consegna degli aiuti».

20:32
20:32
La smentita dell'UNRWA: nessun camion oggi

Juliette Touma, portavoce dell'agenzia dell'ONU per i profughi palestinesi (UNRWA), ha smentito le notizie circolate nel pomeriggio secondo cui 17 camion di aiuti umanitari sarebbero entrati domenica nella Striscia di Gaza dal varco di Rafah, al confine con l'Egitto. Touma ha detto che per ora non è entrato nessun camion: gli unici, finora, sono stati i 20 camion entrati sabato, che trasportavano medicinali, acqua e cibo (ma non carburante).

17:51
17:51
Un tank israeliano colpisce per sbaglio una postazione in Egitto

«Un tank israeliano ha accidentalmente sparato e colpito» una postazione egiziana oltre confine nei pressi del valico di Kerem Shalom.

Lo ha detto lo stesso esercito aggiungendo che sta indagando sull'accaduto e che le modalità sono sotto inchiesta. L'esercito ha espresso il suo dispiacere per l'incidente.

16:10
16:10
Blinken teme l'escalation

Il segretario di stato americano Antony Blinken ha avvertito che Washington vede il rischio di un'escalation nella guerra in corso in Medio Oriente per via dell'Iran e dei suoi alleati nella regione.

«Israele non può tornare allo status quo ma non ha intenzione di governare Gaza», ha detto ancora Blinken in un'intervista con Nbc news.

15:28
15:28
Algeria: prime pagine unificate in solidarietà con la Palestina

I principali quotidiani algerini hanno pubblicato oggi una prima pagina unificata, criticando quella che hanno definito una presunta «parzialità dei media occidentali a favore della versione israeliana» sulla guerra a Gaza. Più di 30 giornali pubblici e privati, in arabo e francese, hanno pubblicato lo stesso titolo: «Gaza... i media assassinano la verità».

Un comunicato degli editori algerini che i quotidiani hanno pubblicato nei loro articoli afferma: «Condanniamo il declino professionale e morale di molti media occidentali nella loro copertura distorta della guerra a Gaza e il loro attaccamento allo stereotipo distorto della verità».

Gli editori algerini hanno sottolineato che «alcuni dei media occidentali si sono posizionati come una parte non neutrale, ma hanno invece scelto di schierarsi con l'entità sionista e sono diventati una parte di questa guerra e un attore principale in essa».

Questa iniziativa è coincisa con la celebrazione da parte della stampa algerina della propria festa nazionale, che cade il 22 ottobre di ogni anno.

15:14
15:14
UBRWA: «Dal 7 ottobre uccisi 29 nostri colleghi»

In un post su X, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che, dal 7 ottobre, 29 dei suoi dipendenti sono stati uccisi a Gaza.

"Siamo sotto shock e in lutto. È ora confermato che 29 nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi dal 7 ottobre. La metà di questi colleghi erano insegnanti dell'Unwra. Come Agenzia, siamo devastati. Siamo in lutto gli uni con gli altri e con le famiglie", si legge nel post, corredato da una foto delle macerie di un edificio distrutto.

15:00
15:00
Trovato sul cadavere di uno dei terroristi un manuale di Hamas

Un manuale di Hamas trovato addosso ad uno dei terroristi autori del brutale attacco contro Israele ed ottenuto dal Washington Post rivela i piani per altri atti di violenza nonché informazioni sui punti deboli dell'esercito israeliano.

Il manuale, che risale all'anno scorso, elenca istruzioni su come utilizzare determinate armi e spiega come uccidere con un coltello.

Il documento sembra essere stato preparato per diverse unità delle brigate d'élite Izzedine al-Qassam di Hamas, tra cui specialisti anti-tank, ingegneri, cecchini ed esperti di tunnel, nonché per quelle che il manuale descrive come «truppe d'assalto».

14:59
14:59
«Se Hezbollah farà la guerra totale sarà distruzione»

Benyamin Netanyahu ha minacciato oggi «conseguenze distruttive per gli Hezbollah e per il Libano» se quella milizia filo-iraniana decidesse di scatenare una guerra piena contro Israele.

«Ancora non sappiamo se gli Hezbollah siano intenzionati ad andare ad un conflitto totale - ha detto il premier, durante un sopralluogo al confine nord. - Se lo facessero, proverebbero poi nostalgia per la guerra del 2006. Sarebbe per loro un errore fatale. Noi li colpiremmo allora con una potenza che nemmeno si immaginano, con conseguenze distruttive per loro e per lo Stato del Libano».

14:27
14:27
«A Gaza il diesel c'è, ma lo tiene Hamas»

Di fronte agli appelli urgenti per l'introduzione a Gaza di scorte di combustibile a fini umanitari, il portavoce militare israeliano ha sostenuto oggi che Hamas ha provveduto per tempo a mettere da parte un'ingente quantità di diesel nella zona di Rafah (all'estremità sud della Striscia, ndr). Essa - ha notato sul profilo X il portavoce dell'esercito in arabo, Avichay Adraee - «potrebbe servire agli ospedali, alla igiene e agli impianti di depurazione d'acqua».

Adraee è tornato quindi ad accusare Hamas di subordinare ai propri interessi quelli della popolazione di Gaza.

14:16
14:16
Entrano a Gaza dal valico di Rafah 17 camion di aiuti

Diciassette camion umanitari hanno attraversato oggi il valico egiziano di Rafah verso la Striscia di Gaza, bombardata e assediata da Israele, il secondo convoglio in due giorni destinato al territorio palestinese dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha constatato un corrispondente dalla Afp sul posto.

14:09
14:09
Manifestazione pro Palestina davanti all'ambasciata Usa a Tunisi

Un centinaio di persone ha raccolto l'appello del Comitato di sostegno alla resistenza palestinese, manifestando questa mattina davanti all'ambasciata Usa a Tunisi. Lo riferisce il media indipendente Meshkal.tn.

I manifestanti hanno lanciato slogan chiedendo di cacciare l'ambasciatore statunitense dalla Tunisia e denunciando la campagna di bombardamenti, definita «genocidio», da parte di Israele sulla Striscia di Gaza.

Ieri migliaia di persone hanno partecipato alla marcia nazionale indetta sempre dallo stesso comitato e guidata dal sindacato Ugtt a sostegno del popolo palestinese.

13:48
13:48
«Ucciso il vice capo artiglieria di Hamas a Gaza»

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso Muhamad Qatmash, il vice capo dell'artiglieria di Hamas a Gaza, «responsabile per le operazioni nella Brigata Centrale».

Secondo il portavoce militare, «ha avuto un ruolo significativo nella programmazione e nella esecuzione del fuoco verso Israele».

L'esercito ha poi aggiunto che sta continuando a colpire obiettivi di Hamas da questa mattina.

13:36
13:36
Studenti e avvocati manifestano al Cairo per la Palestina

Centinaia di studenti dell'università di al-Azhar del Cairo hanno manifestato in solidarietà con il popolo palestinese e «contro l'ingiustizia che subisce a causa della brutale occupazione israeliana». Durante le proteste sono stati scanditi slogan come «con l'anima e il sangue, difendiamo la Palestina, e con l'anima e il sangue, difendiamo Al Aqsa».

In solidarietà con il popolo palestinese ha manifestato anche il sindacato generale degli avvocati, sventolando la bandiera palestinese.

13:35
13:35
«Se Hezbollah apre un secondo fronte, colpiremo l'Iran»

«Il piano dell'Iran è di attaccare Israele su tutti fronti. Se realizziamo che vogliono attaccare Israele, non solo su tutti i nostri fronti, noi attaccheremo la testa del serpente, l'Iran». Lo ha detto il ministro dell'economia di Israele Nir Barkat in una intervista al quotidiano inglese 'Daily Mail'.

Barkat - che si riferiva agli Hezbollah libanesi, alleati di Teheran - ha anche minacciato che se questi apriranno un fonte al nord, Israele «li cancellerà dalla faccia della terra».

13:28
13:28
Hamas accusa Israele di crimini di guerra e genocidio

Con i suoi continui bombardamenti a Gaza, Israele «si è macchiato di crimini di guerra e di genocidio»: lo ha affermato oggi Izzat al-Rishq, un membro dell'ufficio politico di Hamas.

«Questi crimini - ha aggiunto - sono perpetrati con il sostegno e la partecipazione dell'amministrazione americana e di alcuni Paesi occidentali che danno all'entità sionista copertura e il via libera per commettere altri crimini e massacri contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza».

13:27
13:27
«4.651 morti e oltre 14.000 feriti»

È salito a 4.651 il numero dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il ministero della Sanità locale secondo cui i feriti sono ora 14.245.

13:11
13:11
«La crisi può diventare incontrollabile»

L'Iran ha messo in guardia Israele e gli Usa sul rischio che la situazione mediorientale possa diventare «incontrollabile». Lo afferma il governo di Teheran.

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha avvertito gli Stati Uniti e Israele che la situazione potrebbe diventare «incontrollabile» in Medio Oriente se questi due paesi non «metteranno immediatamente fine ai crimini contro l'umanità e al genocidio a Gaza».

«Oggi la regione è come una polveriera... Vorrei avvertire gli Stati Uniti e il regime fantoccio israeliano che se non metteranno immediatamente fine ai crimini contro l'umanità e al genocidio a Gaza, tutto sarà possibile in qualsiasi momento e la regione andrebbe fuori controllo», ha affermato Amir-Abdollahian, incontrando il collega sudafricano Naledi Pandor a Teheran.

13:03
13:03
«A rischio 120 neonati in incubatrici negli ospedali a Gaza»

La vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza devastata dalla guerra è a rischio a causa dell'esaurimento del carburante nell'enclave assediata. È l'avvertimento lanciato oggi dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef).

Secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese, più di 1.750 minori sono già stati uccisi negli attacchi israeliani lanciati contro la Striscia di Gaza in rappresaglia ai raid di Hamas del 7 ottobre.

Gli ospedali si trovano ad affrontare una terribile mancanza di medicine, carburante e acqua non solo per le migliaia di feriti in più di due settimane di guerra tra militanti di Gaza e Israele, ma anche per i pazienti di routine.

«Attualmente abbiamo 120 neonati nelle incubatrici, di cui 70 con ventilazione meccanica, e ovviamente questo è il motivo per cui siamo estremamente preoccupati», ha precisato il portavoce dell'Unicef Jonathan Crickx.

L'energia elettrica è una delle preoccupazioni principali per i sette reparti specializzati sparsi per Gaza che trattano i bambini prematuri per aiutarli a respirare e fornire un supporto fondamentale, ad esempio quando i loro organi non sono sufficientemente sviluppati.

Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, circa 160 donne partoriscono ogni giorno a Gaza. Lo stesso fondo stima inoltre che ci siano 50.000 donne incinte in un territorio di 2,4 milioni di persone.

12:35
12:35
In Israele continuano a suonare le sirene d'allarme

Le sirene di allarme anti razzi da Gaza stanno risuonando nell'area di Beit Shemesh non molto distante da Gerusalemme, ma anche nel sud e nel centro di Israele. Lo ho fatto sapere il portavoce militare di Israele.

12:33
12:33
A Sarajevo nuova manifestazione pro-Palestina

Oltre 3 mila persone hanno partecipato oggi a Sarajevo a una nuova manifestazione a sostegno del popolo palestinese. «Uccidere bambini non è legittima difesa», «Stop alle uccisioni» sono solo alcune delle scritte su cartelli e striscioni mostrati dai dimostranti che sventolavano bandiere palestinesi e bosniache.

Al raduno - che si è svolto pacificamente e senza incidenti - era presente tra gli altri la sindaca di Sarajevo Benjamina Karic. Quella di oggi è stata la terza manifestazione filo-palestinese tenutasi nella città Sarajevo dall'inizio del nuovo conflitto in Medi Oriente.

Oltre il 70% degli abitanti di Sarajevo e il 50% circa della popolazione della Bosnia-Erzegovina sono di religione musulmana.

12:09
12:09
«Il carburante sia tra gli aiuti umanitari»

L'organizzazione umanitaria Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) chiede che il carburante sia incluso negli aiuti umanitari che possono entrare a Gaza se si vuole che gli ospedali continuino a funzionare. Lo riporta la Bbc.

«Questi aiuti umanitari non contengono carburante, che è vitale per il funzionamento degli ospedali» ha riferito la Prcs sostenendo che le strutture «chiuderanno se finiamo il carburante». La situazione è «straziante».

La consegna di aiuti ieri - i primi a entrare a Gaza dal 7 ottobre - comprendeva medicinali, cibo, acqua e bare, ma Israele si rifiuta di far transitare del carburante attraverso il confine per paura che possa finire nella mani di Hamas.

11:40
11:40
«L'umanità ferita dalle guerre ha bisogno di pace»

«Oggi più che mai l'umanità, ferita da tante ingiustizie, divisioni e guerre, ha bisogno della Buona Notizia della pace e della salvezza in Cristo». Lo dice il Papa su X, nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata missionaria.

Papa Francesco aggiunge: «Esprimo la mia vicinanza in Cristo a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto, carissimi, è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici».

11:38
11:38
«Identificati 1.075 corpi di israeliani uccisi da Hamas»

La polizia israeliana ha annunciato di aver identificato fino ad ora i corpi di 1.075 israeliani uccisi nell'attacco di Hamas ai kibbutz del sud. Di questi, 769 sono civili e 307 soldati. Secondo la stessa fonte ci sono i corpi di altri 200 israeliani civili la cui identità non è ancora stata confermata.

11:33
11:33
Le Chiese di Gerusalemme condannano gli attacchi a Gaza

I Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme esprimono la loro «forte condanna» per «gli attacchi aerei israeliani» alla chiesa di San Porfirio a Gaza e sottolineano che non lasceranno la Striscia.

«Nonostante la devastazione causata alle nostre e ad altre istituzioni sociali, religiose e umanitarie, restiamo comunque pienamente impegnati ad adempiere al nostro sacro e morale dovere di offrire assistenza, sostegno e rifugio a quei civili che vengono da noi in un bisogno così disperato. Anche di fronte alle incessanti richieste militari di evacuare le nostre istituzioni di beneficenza e i nostri luoghi di culto, non abbandoneremo questa missione cristiana, perché non c'è letteralmente nessun altro posto sicuro al quale questi innocenti possano rivolgersi».

La loro nota, diffusa ieri sera, è supportata da Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury, in questi giorni a Gerusalemme per esprimere solidarietà alle Chiese colpite, dall'ospedale anglicano allo stabile della chiesa ortodossa.

Parlando di San Porfirio nella nota si riferisce che «queste esplosioni hanno portato al crollo improvviso e catastrofico di due sale della chiesa attorno alle quali dormivano decine di rifugiati, tra cui donne e bambini. Decine di loro si sono ritrovati immediatamente schiacciati sotto le macerie. Molti sono rimasti feriti, alcuni gravemente. Secondo l'ultimo conteggio, i morti sono diciotto, di cui nove bambini».

«Nel condannare questo attacco contro un sacro luogo di rifugio, non possiamo ignorare che questo non è che l'ultimo caso di civili innocenti feriti o uccisi a seguito di attacchi missilistici contro altri rifugi di ultima istanza. Tra questi ci sono scuole e ospedali da cui i rifugiati erano fuggiti perché le loro case erano state demolite durante l'incessante campagna di bombardamenti condotta contro le aree residenziali di Gaza nelle ultime due settimane», sottolineano i leader cristiani della Terra Santa.

I capi delle Chiese ricordano che Dio chiama ad avere cura dei «più vulnerabili. E dobbiamo farlo non solo in tempo di pace. La Chiesa deve agire come Chiesa soprattutto in tempi di guerra, perché è allora che la sofferenza umana è massima».

11:29
11:29
«Manca acqua pulita a Gaza, in aumento varicella e scabbia»

L'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite ha dichiarato che i casi di varicella, scabbia e diarrea sono in aumento a causa della mancanza di acqua pulita. Lo riporta Abc.

I palestinesi che si rifugiano nelle scuole e nelle tendopoli gestite dalle Nazioni Unite sono a corto di cibo e bevono acqua sporca.

L'unica centrale elettrica del territorio si è spenta più di una settimana fa, causando un blackout in tutto il territorio e paralizzando i sistemi idrici e sanitari.

11:28
11:28
«Neutralizzata una cellula terroristica in Libano»

L'esercito israeliano ha annunciato di aver identificato ed eliminato una cellula terroristica che si apprestava a lanciare un missile anti tank verso l'area di Zarit, al confine col Libano. In risposta al tentativo, l'esercito sta ora colpendo il territorio libanese. Inoltre è stato intercettato un drone che veniva dal Libano.

11:26
11:26
Ripreso il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele

È ripreso il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele, in particolare nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia come il kibbutz di Nahal Oz. In precedenza una salva di razzi aveva interessato la città costiera di Ashkelon.

11:25
11:25
La Turchia invia aiuti medici a Gaza

Un aereo turco, carico di medicinali e forniture mediche destinate alla Striscia di Gaza, è partito da Ankara alla volta della capitale egiziana Il Cairo. Lo rende noto l'agenzia Anadolu, precisando che a bordo dell'aereo c'è anche un gruppo di 20 operatori sanitari esperti.

Il team, che comprende medici, condurrà studi di fattibilità per gli ospedali da campo da istituire presso l'aeroporto egiziano di El-Arish nel nord della penisola del Sinai e al valico di frontiera di Rafah.

11:24
11:24
Israele raccoglie testimonianze sui crimini di guerra di Hamas

Israele ha cominciato a raccogliere le testimonianza di Zaka, un gruppo di Pronto soccorso religioso, che ha preso parte all'evacuazione dei cadaveri degli israeliani uccisi nei kibbutz dall'attacco dello scorso 7 ottobre per usarle come prove davanti alla Corte Penale nei Tribunali dell'Aja per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio da parte di Hamas.

Secondo i media, la Corte penale dell'Aja si appresta ad esaminare questo dossier nell'ambito delle indagini per crimini di guerra a Gaza e in Cisgiordania.

11:22
11:22
«Eliminata una cellula terroristica di Hamas e della Jihad»

Israele ha eliminato oggi una «cellula terroristica di Hamas e della Jihad islamica» che stava preparando un attentato da tenersi nell'immediato in territorio israeliano, e che operava «da un ambiente sotterraneo ricavato sotto alla moschea al-Ansar di Jenin». Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari.

«Questa - ha aggiunto - è appunto una caratteristica di Hamas, che si nasconde in zone civili, presso moschee, scuole ed ospedali, che si fa scudo della popolazione civile e che non esita nemmeno a profanare luoghi di culto islamici».

10:50
10:50
«Creato un triangolo strategico Biden-Sisi-Netanyahu»

Sulle modalità dell'ingresso di aiuti umanitari per la striscia di Gaza si è creato «un triangolo strategico» fra i presidenti americano ed egiziano, Joe Biden e Abdel Fatah al Sisi, ed il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se i camion di aiuti passati ieri dal valico di Rafah fossero stati ispezionati.

Hagari ha replicato che sono stati «ispezionati da egiziani ed americani» e poi sono stati seguiti all'interno della Striscia '«per accertarsi che raggiungessero l'Unrwa», l'agenzia dell'Onu per i rifugiati.

10:45
10:45
«Sono 212 gli ostaggi ancora a Gaza»

È salito a 212 il numero degli ostaggi israeliani accertati, civili e militari, che Hamas ha portato a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari aggiungendo che su questo Hamas «sta facendo terrorismo psicologico» nei confronti delle famiglie.

10:27
10:27
Ancora chiuso, per il momento, il valico di Rafah

Il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza rimane al momento chiuso dopo la temporanea apertura di ieri che ha permesso il transito di una ventina di camion con aiuti umanitari destinati alle persone della Striscia.

Lo hanno fatto sapere fonti locali all'ANSA. Nel versante egiziano si vedono camion di aiuti fermi.

09:56
09:56
Sale il numero di palestinesi uccisi in Cisgiordania

In seguito all'attacco notturno alla moschea al-Ansar di Jenin - dove Israele ha colpito un cellula armata che, secondo la radio militare, stava preparando un attentato - è salito il bilancio dei palestinesi uccisi in Cisgiordania in scontri con l'esercito.

Secondo un bilancio della Wafa, l'agenzia di stampa ufficiale palestinese, nella moschea sono rimaste uccise due persone. Una terza è stata colpita dall'esercito durante disordini verificatisi nella vicina località di Kabatya.

Due altri palestinesi sono stati colpiti a morte nel corso di incidenti avvenuti a Tubas e a Nablus, secondo fonti mediche citate sempre dall'agenzia.

09:54
09:54
Crescono richieste di arruolamento degli ebrei ortodossi

Stanno crescendo le richieste degli ebrei ortodossi (haredim) di arruolarsi nell'esercito. Lo ha confermato l'esercito israeliano secondo cui negli ultimi giorni le domande sono aumentate arrivando a 2.000.

In Israele la norma prevede che gli haredim siano esentati dal servizio di leva. Il portavoce militare ha annunciato che nelle prossime ore comincerà il vaglio delle domande inoltrate.

09:52
09:52
L'India invia aiuti umanitari ai palestinesi

L'India ha inviato aiuti umanitari per il popolo palestinese. Lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri indiano, precisando che un aereo dell'Aeronautica indiana con «quasi 6,5 tonnellate di aiuti medici e 32 tonnellate di materiale di soccorso per il popolo palestinese, è partito per atterrare all'aeroporto di El-Arish», che si trova a nord della Penisola del Sinai in Egitto, non distante dal confine con la Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn.

«Il materiale comprende medicinali, articoli chirurgici, tende, sacchi a pelo, teloni, servizi sanitari, compresse per purificare l'acqua, oltre ad altri articoli necessari», ha affermato la stessa fonte.

09:49
09:49
«Ripristinare tutte le riserve idriche a Gaza»

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha affermato che il governo sta «lavorando intensamente con i partner internazionali» per consentire ai cittadini britannici intrappolati nella Striscia di poter utilizzare il valico di Rafah per lasciare Gaza.

Nel suo editoriale pubblicato sul Sunday Telegraph, Sunak ha accolto con favore la riapertura del valico fra Egitto e Gaza e ha affermato che è necessario che ci sia un «flusso di camion che la attraversi» per portare aiuti ai palestinesi, sottolineando la necessità di «ripristinare tutte le riserve idriche a Gaza laddove è fisicamente possibile».

«Questo è il momento in cui l'umanità deve vincere contro la piaga del terrorismo e spezzare il ciclo della tragedia», ha auspicato.

09:38
09:38
«Una soluzione a due Stati è il fondamento per una vera pace»

«Non possiamo perdere di vista l'unico fondamento realistico per una vera pace e stabilità: una soluzione a due Stati». Lo afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres su X.

«Gli israeliani devono poter vedere materializzati i loro legittimi bisogni di sicurezza - aggiunge -. I palestinesi devono poter vedere realizzate le loro legittime aspirazioni ad uno Stato indipendente».

09:36
09:36
«Il 42% della case di Gaza distrutte o danneggiate»

Almeno il 42% (164.756) di tutte le unità abitative nella Striscia sono state distrutte o danneggiate dall'inizio delle ostilità. Lo ha fatto sapere il ministero dell'Edilizia Abitativa di Gaza, citato dall'Ufficio dell'Onu per gli affari umanitari secondo cui si stima che gli sfollati nell'enclave palestinese siano 1.400.000 con 566.000 di questi rifugiati in 148 strutture di emergenza designate dall'Unrwa, l'agenzia dei profughi delle Nazioni Unite.

09:34
09:34
Trovata formula per la costruzione di un'arma chimica sul corpo di un miliziano di Hamas

Soldati israeliani hanno trovato sul corpo di un miliziano di Hamas file di computer con istruzioni per la formula di un'arma chimica a base di cianuro. Lo riferiscono i media secondo cui il miliziano di Hamas aveva preso parte all'attacco dello scorso 7 ottobre contro le comunità israeliane a ridosso della Striscia.

09:31
09:31
Mosca chiederà all'Onu una nuova riunione su Gaza

La Russia intende richiedere un'altra riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere soluzioni al conflitto israelo-palestinese. Lo ha detto il primo vice rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite Dmitry Polyansky alla televisione Solovyov Live, come riferisce la Tass.

«Convocheremo sicuramente un altra riunione del Consiglio di Sicurezza. Come ha dimostrato la pratica, nessuno tranne noi osa farlo», ha detto Polyansky.

09:16
09:16
Orrore a Detroit, uccisa la presidentessa di una sinagoga

Non è ancora stato chiarito quale sia il movente, ma il barbaro omicidio a Detroit della presidentessa di una sinagoga nel bel mezzo della guerra in Medio Oriente e del ritorno degli attacchi terroristici in Europa spaventa la comunità ebraica negli Stati Uniti.

Samantha Woll, 40 anni, leader di un tempio progressista e vicino al partito democratico, è stata trovata senza vita in una pozza di sangue fuori da casa. Il suo assassinio l'ha colpita con ferocia e diverse volte con un coltello, secondo le prime ricostruzioni della polizia.

Il sindaco di Detroit, Mike Duggan, ha detto che la morte della presidentessa «lascia un vuoto enorme nella comunità» ricordando che solo poche settimane fa avevano celebrato insieme la fine dei lavori della sinagoga. «Siamo scioccati e rattristati nell'apprendere della morte inaspettata di Samantha Woll», ha detto il tempio in una nota.

La polizia per ora non si sbilancia su un movente ma ritiene che l'omicidio sia avvenuto dentro casa e che poi la vittima si sia trascinata fuori in cerca di aiuto, lasciando dietro di sé «una scia di sangue.

Woll aveva anche lavorato in passato con la deputata Elissa Slotkin, che l'ha ricordata con un post sui social media. «Ha dedicato la sua breve vita alla costruzione della comprensione tra le fedi, portando la luce di fronte all'oscurità». La deputata dem ha spiegato che la presidente ha lavorato per lei aiutandola a creare l'ufficio e guidandolo durante il suo primo mandato. «Mi fa male il cuore ad aver perso qualcuno così dedito al servizio verso gli altri in un atto così insensato. Mi mancherà il suo incessante desiderio di servire e il suo sorriso luminoso».

08:53
08:53
In Israele suonano le sirene d'allarme

Le sirene di allarme per la ripresa del lancio dei razzi da Gaza sono risuonate nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano.

08:51
08:51
Gli aeroporti di Damasco e Aleppo fuori servizio dopo i raid d'Israele

Gli attacchi israeliani notturni in Siria hanno messo fuori uso i due principali aeroporti del Paese: Damasco e Aleppo. Lo hanno riferito i media statali, citando una fonte militare.

«Intorno alle 5.25 (ora locale), il nemico israeliano ha effettuato un attacco aereo contro gli aeroporti internazionali di Damasco e Aleppo, provocando la morte di un dipendente» allo scalo della capitale «e il ferimento di un'altra» persona, ha precisato una fonte militare, citata dall'agenzia ufficiale siriana Sana.

«Le piste degli aeroporti sono fuori servizio», ha aggiunto la stessa fonte.

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«Evacuate altre 14 comunità al confine col Libano»

L'esercito israeliano e il ministero della Difesa hanno annunciato la decisione di evacuare altre 14 comunità israeliane a ridosso del confine con il Libano dove la tensione per i razzi degli Hezbollah e delle altre fazioni palestinesi è oramai altissima. Già la settimana scorsa è stata avviata l'evacuazione di 28 altre comunità e della di Kiryat Shmona.

L'escalation degli attacchi da parte dei militanti di Hezbollah rischiano di «trascinare il Libano nella guerra». Lo sostiene l'esercito israeliano dopo gli ennesimi scontri a fuoco al confine. «Hezbollah - avverte il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Jonathan Conricus - sta portano il Libano in una guerra dalla quale non otterrà nulla, ma nella quale rischia di perdere molto. Stanno aggravando la situazione».

L'esercito israeliano ha inoltre «neutralizzato una cellula terroristica che stava tentando di lanciare un missile anti tank verso la comunità di Avivim» a ridosso del confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare.

08:47
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«Oltre 50 morti a causa dei raid notturni di Israele a Gaza»

È di «oltre cinquanta morti» il bilancio dei raid notturni di Israele nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto Hamas. L'esercito israeliano ha annunciato da ieri l'intensificarsi degli attacchi sulla Striscia.

07:00
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Il punto alle 07.00

L’intensità degli attacchi sulla Striscia di Gaza aumenterà: a dichiararlo è il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari. In particolare Hagari ha detto che aumenterà «la profondità degli attacchi per minimizzare i pericoli per le forze israeliane nelle prossime fasi della guerra».

Il presidente americano Joe Biden ha dal canto suo risposto ai giornalisti che gli chiedevano se stesse incoraggiando gli israeliani a posticipare l’invasione di Gaza che sta parlando con Israele in merito alla questione.

Sul fronte umanitario, intanto, un secondo convoglio formato da 20/30 camion potrebbe entrare oggi a Gaza; a dichiararlo è il capo della missione umanitaria delle Nazioni Unite Martin Griffiths.

Sul fronte militare, invece, sarebbero due i morti e diversi i feriti a seguito di un attacco aereo israeliano sulla località di Jenin in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha precisato di aver colpito una «rotta dei terroristi» sotto la moschea di Al-Ansar a Jenin, uccidendone due. Secondo l’agenzia palestinese Wafa che cita il direttore della Mezzaluna Rossa palestinese, invece, il bilancio dell’attacco alla moschea di Jenin sarebbe di un morto e tre feriti. Un attacco aereo sarebbe inoltre stato condotto dall’esercito israeliano sugli aeroporti di Damasco ed Aleppo; a riferirlo sono i media israeliani.

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha da parte sua dichiarato in un comunicato che il Pentagono si sta muovendo per aumentare la propria presenza militare in Medio Oriente in risposta alle «recenti escalation dell’Iran e delle sue forze per procura in tutto il Medio Oriente».

Intanto il ministero della Difesa canadese ha fatto sapere attraverso un comunicato che le indagini sull’attacco all’ospedale di Gaza dimostrerebbero che la colpa di quanto accaduto non sarebbe di Israele. «L’analisi condotta in modo indipendente dalle forze armate canadesi dal comando dell’intelligence indica con un alto grado di sicurezza che Israele non ha colpito l’ospedale Al-Ahli il 17 ottobre 2023», recita il comunicato.