Ticino

Solo «rare infrazioni» alla legge sul salario minimo

L’Ufficio dell’ispettorato del lavoro ha svolto accertamenti in oltre 4.200 aziende attive in tutti i settori dell’economia ticinese: le infrazioni riguardano 833 lavoratori sui 25.039 controllati
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
02.02.2023 10:45

Nel 2022 l’Ufficio dell’ispettorato del lavoro (UIL) ha controllato le condizioni salariali di 25.039 lavoratori, impiegati in 4.219 aziende. Le aziende in cui è stata riscontrata un’infrazione, fa sapere il Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE), sono 122, pari al 2.9%, e riguardano 833 lavoratori. Un buon numero di trasgressioni alla legge sul salario minimo (LSM) è da ricondursi a «errori di calcolo o valutazioni errate da parte dei datori di lavoro». Infatti, per circa un centinaio di casi l’importo della multa, calcolato in base alla differenza tra il salario dovuto secondo la LSM e il salario effettivamente versato, è inferiore ai 2.000 franchi. Inoltre «la quasi totalità dei datori di lavoro ha reintegrato la differenza dovuta».

I controlli

In seguito all’effettiva entrata in vigore della legge sul salario minimo (LSM) a dicembre 2021, la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone (CT) ha implementato una strategia di controllo del mercato del lavoro il cui scopo è verificare la corretta applicazione della LSM e nel contempo constatare l’eventuale presenza di dumping salariale settoriale e accertare il rispetto dei contratti normali di lavoro (CNL) ai sensi dell’art. 360a del CO.  

I controlli sono svolti a campione in tutti i settori economici non coperti da contratti collettivi di lavoro. A questi controlli si aggiungono le segnalazioni, alle quali viene puntualmente dato seguito, e gli accertamenti spontanei effettuati dagli ispettori. Un ruolo fondamentale è giocato proprio dalle segnalazioni: delle 122 infrazioni riscontrate, 56 riguardano datori di lavoro oggetto delle 210 segnalazioni ricevute dall’UIL nel 2022 in questo ambito.  

È possibile segnalare una presunta violazione della LSM alla pagina internet: www.ti.ch/abusi-salariali.