Solo «rare infrazioni» alla legge sul salario minimo
Nel 2022 l’Ufficio dell’ispettorato del lavoro (UIL) ha controllato le condizioni salariali di 25.039 lavoratori, impiegati in 4.219 aziende. Le aziende in cui è stata riscontrata un’infrazione, fa sapere il Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE), sono 122, pari al 2.9%, e riguardano 833 lavoratori. Un buon numero di trasgressioni alla legge sul salario minimo (LSM) è da ricondursi a «errori di calcolo o valutazioni errate da parte dei datori di lavoro». Infatti, per circa un centinaio di casi l’importo della multa, calcolato in base alla differenza tra il salario dovuto secondo la LSM e il salario effettivamente versato, è inferiore ai 2.000 franchi. Inoltre «la quasi totalità dei datori di lavoro ha reintegrato la differenza dovuta».
I controlli
In seguito all’effettiva entrata in vigore della legge sul salario minimo (LSM) a dicembre 2021, la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone (CT) ha implementato una strategia di controllo del mercato del lavoro il cui scopo è verificare la corretta applicazione della LSM e nel contempo constatare l’eventuale presenza di dumping salariale settoriale e accertare il rispetto dei contratti normali di lavoro (CNL) ai sensi dell’art. 360a del CO.
I controlli sono svolti a campione in tutti i settori economici non coperti da contratti collettivi di lavoro. A questi controlli si aggiungono le segnalazioni, alle quali viene puntualmente dato seguito, e gli accertamenti spontanei effettuati dagli ispettori. Un ruolo fondamentale è giocato proprio dalle segnalazioni: delle 122 infrazioni riscontrate, 56 riguardano datori di lavoro oggetto delle 210 segnalazioni ricevute dall’UIL nel 2022 in questo ambito.
È possibile segnalare una presunta violazione della LSM alla pagina internet: www.ti.ch/abusi-salariali.