Sono di Cantù e della provincia di Bergamo le due vittime nel lago di Como
(Aggiornato alle 18.40) La vita di un uomo e di una donna, ieri sera, si è fermata nelle acque fredde del lago di Como. Le vittime sono una 45. di Cantù e un 38. della provincia di Bergamo. C’erano loro dentro la macchina che ha sfondato una ringhiera ed è finita in acqua, dove il Lario è profondo una decina di metri. I contorni del dramma sono ancora sfumati: sarà l’inchiesta della polizia italiana a cercare di chiarirli. È successo tutto attorno alle 22.50 in una piazzola del parcheggio di Villa Geno, lungo la strada che da Como sale verso Blevio e Bellagio. L’auto, un suv, era posteggiata a pochi metri dalla ringhiera di protezione quando ad un certo punto, per cause da stabilire, è partita in avanti e ha sfondato la barriera metallica, per poi sparire nel lago. Sono stati ventuno, in totale, gli operatori intervenuti per coordinare ed effettuare i soccorsi. I vigili del fuoco sono usciti con un canotto, ma l’acqua del Lario di fronte al parcheggio è particolarmente profonda e il forte vento ha reso ancora più complesse le ricerche.
I colleghi sommozzatori sono arrivati dopo l’una di notte da Torino portando avanti le operazioni, mentre gli agenti della squadra mobile della Questura cercavano di ricostruire cosa fosse successo. Un persona che si trovava sul posto ha raccontato di avere visto l’uomo e la donna salire in macchina. Il resto è triste cronaca, anche se la dinamica e i motivi di quella ripartenza rappresentano ancora dei punti interrogativi. I due, stando alle prime informazioni raccolte, si vedevano per la prima volta dopo essersi incontrati e aver parlato per qualche tempo su Internet. I loro corpi sono stati recuperati in tarda notte dai sub.
È il secondo episodio del genere accaduto nel lago di Como in questo inizio d’anno. Mercoledì 3 gennaio, a Colico, nei pressi dell’abbazia di Piona, una vettura con tre persone a bordo era finita in acqua dopo un volo di quaranta metri in una scarpata. Una donna di 56 anni residente nel Milanese era morta sul colpo, gli altri due passeggeri ricoverati in gravi condizioni. Tragedie che riportano alla mente quanto successo a Lugano il 24 novembre 2016, quando un suv con a bordo due ragazzi russi di diciannove e ventitré anni, percorrendo la discesa che da Castagnola porta verso il lungolago, finì contro la ringhiera di protezione, abbattendola. Morirono anche loro così, nelle acque fredde del lago.