SpaceX ha lanciato il razzo Falcon 9 Heavy

SpaceX ha lanciato con successo da Cape Canaveral, in Florida, il razzo Falcon 9 Heavy che collocherà in orbita satelliti di telecomunicazioni di ViaSat, Astranis e Gravity Space. La società spaziale di Elon Musk aveva rinviato per tre volte il lancio, l'ultima venerdì scorso a soli 59 secondi dalla partenza. La finestra di lancio dalla rampa 39 del Centro spaziale Kennedy si è aperta oggi alle 2.26 ora svizzera, un'ora dopo è stato effettuato il lancio.
Quello di oggi è il sesto volo del Falcon 9 Heavy dal 2018.
Si tratta, secondo SpaceX, di «uno dei vettori più potenti del mondo» e può trasportare fino a 64 tonnellate di carico. Lungo 70 metri e largo 12, è dotato di due propulsori che si separano dopo il lancio, assieme al primo stadio che è recuperabile.
Per la sesta volta SpaceX ha utilizzato con successo il suo vettore pesante, il Falcon Heavy, questa volta in una configurazione inedita. Per la prima volta non era, infatti, previsto il recupero dei booster, né dei due laterali, né dello stadio centrale. L’operatore satellitare ViaSat ha espressamente richiesto l’utilizzo del Falcon Heavy in questa configurazione per poter risparmiare il propellente a bordo del satellite e allungarne la vita operativa. Oltre al satellite di ViaSat, a bordo c’erano altri due piccoli satelliti.
I tre satelliti che trasporta saranno posizionati in orbita geostazionaria a 35.000 chilometri dalla Terra. Il più grosso dei tre, come detto, è il ViaSat-3 Americas, del peso di 5,4 tonnellate e delle dimensioni di uno scuolabus. Gli altri due sono Arcturus, della Astranis, di poco più di 300 chili, e GS-1, un «cubesat» operato da Gravity Space.
Con il ViaSat-3 Americas, verrà fornita copertura in Nord e Centro America. La prima operazione di questo satellite, effettuata poco dopo il rilascio dal secondo stadio del Falcon Heavy, sarà l’apertura dei due enormi pannelli solari che, una volta dispiegati, faranno raggiungere al satellite una lunghezza di circa 44 metri, che gli consentiranno generare 25 kW di potenza elettrica. Un altro importante elemento è il riflettore, che servirà per le trasmissioni, sarà uno dei più grandi mai utilizzati nello spazio e doterà il ViaSat-3 di una capacità di 1 Terabits al secondo. Il braccio alla cui estremità si trova il riflettore è stato sviluppato basandosi su uno dei bracci del parasole del James Webb Space Telescope. Il satellite di Astranis, chiamato Arcturus, fornirà anch’esso servizi di telecomunicazioni, ma con dimensioni molto più contenute: coprirà un’area più piccola rispetto al satellite di ViaSat, concentrandosi sull’Alaska, con una capacità di 7.5 Megabits al secondo. G-Space 1 è utilizzato per l’osservazione della Terra e il mantenimento dei permessi di utilizzo delle bande Ka e Ku da parte di Nusantare.
Secondo l’ultimo dato – pubblicato a marzo dello scorso anno –, il costo per l’utilizzo del Falcon Heavy in questa configurazione è di 97 milioni di dollari.