Spagna, assolta l'Infanta Cristina

La sorella di re Felipe V era accusata di frode fiscale - Condannato a sei anni invece suo marito Inaki Urdangarin
Ats
17.02.2017 12:51

MADRID - Una sentenza 'storica': per la prima volta un membro della Famiglia Reale di Spagna, figlia e sorella di re, rischiava una condanna al carcere, nello 'scandalo Noos' che sotto l'ex re Juan Carlos ha fatto traballare la monarchia.

In fin dei conti l'Infanta Cristina di Borbone, 50 anni, ex duchessa di Palma, sorella di re Felipe VI, oggi è stata assolta dall'accusa di essere stata complice nel dirottare 6 milioni di euro di danaro pubblico destinati alla Fondazione Noos diretta dal marito Inaki Urdangarin. Lui, ex olimpionico di pallamano, ex duca di Palma dopo il matrimonio con la principessa, ne è uscito meno bene, condannato a 6 anni e 3 mesi. La procura chiede che entri in carcere subito, senza attendere l'appello davanti al Tribunale supremo.

E' il finale da molti previsto di una vicenda giudiziaria che scuote la Spagna da 11 anni. Una lunga inchiesta che ha visto Urdangarin accusato con l'ex socio Pedro Torres di aver dirottato milioni di contributi pubblici alla Fondazione Noos per lo sport verso società paravento, di cui una, Aizoon, sua e della moglie. Denaro servito, secondo l'accusa, a pagare le spese degli allora duchi - titolo ricevuto da Juan Carlos e tolto da Felipe - nel loro 'Palacete' di Barcellona.

Pochi immaginavano in nome dell'interesse dello Stato e della monarchia una condanna della principessa, ironizzano oggi sinistra e indipendentisti. Procura e avvocatura dello Stato si erano opposte al suo rinvio a giudizio, imposto dal caparbio gip José Castro e dal sindacato Manos Limpias - 'accusa privata' al processo - che chiedeva otto anni per la sorella del re.

'Salvare l'infanta' era apparsa fin dall'inizio del processo un anno fa la missione delle istituzioni dello stato. Diversi analisti avevano previsto un finale da 'scenario del meno peggio' per la Corona: assoluzione per Cristina e condanna per Inaki e per gli altri due accusati eccellenti, Torres (8 anni) e l'ex presidente delle Baleari Jaume Mata (3 anni) per i fondi pubblici a Noos.

Per Felipe, subentrato nel 2014 al padre Juan Carlos - indebolito dagli scandali Noos e della sua relazione con un principessa tedesca - con la Corona ai minimi storici di popolarità, i danni sono contenuti. Salendo sul trono, Felipe VI aveva tagliato i ponti con la sorella e con il cognato, estromessi ufficialmente dalla Casa del Re. Cristina rimane però sesta nella linea di successione al trono dopo il fratello, le due figlie, la sorella Elena e i due figli.

Per la 'principessa triste' si apre ora una fase ancora più dura. Il marito potrebbe essere rinchiuso nel carcere di Badajoz, al confine con il Portogallo. Lei, scrive El Mundo, si trasferirebbe a Lisbona con i 4 figli per essergli più vicina e poterlo vedere spesso, prima Infanta di Spagna moglie di un carcerato. Malgrado le pressioni di padre e fratello non ha mai voluto divorziare. E' sempre innamorata, dicono di lei. E anche oggi lo ha difeso, ha detto il suo avvocato: "E' innocente!".