News
La diretta
Inizialmente previsto per le 15.45 a New York (le 21.45 in Svizzera), il tema è stato rimosso dall'ordine del giorno – Questa sera non si voterà, quindi, su una risoluzione per un cessate il fuoco nella Striscia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
23:11
23:11
«Israele ha riconosciuto la necessità di abbassare l'intensità delle operazioni»
Israele ha riconosciuto con gli Stati Uniti la necessità di una «transizione ad operazioni militari meno intensi». Lo ha detto il ;;portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby senza tuttavia precisare i tempi di questo passaggio. «Gli israeliani decideranno quando e quale sarà la minore intensità e cosa ciò significa», ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca.
«Non dettiamo termini e tempistiche agli israeliani», ha ribadito precisando che gli Stati Uniti hanno comunicato ad Israele «l'importanza di passare a operazioni a bassa intensità».
22:34
22:34
La discussione su Gaza sparita dall'agenda del Consiglio Onu
Inizialmente programmata per le 15.45 ora di New York, le 21.45 in Svizzera, la discussione del Consiglio di sicurezza dell'Onu è ora sparita dall'agenda. Non è più in programma sul sito né nel palinsesto della tv dell'Onu. Il Consiglio di sicurezza ha invece discusso della situazione in Siria e della cooperazione tra le Nazioni Unite e l'Unione africana.
22:25
22:25
«Ferito il direttore del Ministero della Sanità di Gaza»
Il direttore generale del Ministero della Sanità di Gaza, Munir Albroosh, e membri della sua famiglia, sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la casa di sua sorella a Jabalya. Lo riporta Haaretz aggiungendo che la figlia di Albroosh è stata uccisa nell'attacco.
20:24
20:24
Kamikaze di Hamas si fa esplodere a Gaza: illesi i soldati israeliani
Per la prima volta dall'inizio della guerra l'esercito israeliano ha reso noto che un kamikaze si è lanciato contro soldati. Secondo quanto riferisce Yediot Ahronot nelle vicinanze dell'ospedale Indonesiano, nel settore nord della Striscia, un uomo di circa 60 anni ha ignorato gli avvertimenti dei soldati, si è avvicinato a loro ed ha subito attivato un corpetto esplosivo.
L'uomo, precisa il giornale, è rimasto ucciso, mentre i soldati sono rimasti illesi. Secondo Yediot Ahronot l'esercito prende in considerazione la possibilità che Hamas abbia organizzato altri uomini bomba da utilizzare contro le forze di terra.
20:11
20:11
«Lavoriamo attivamente a una possibile risoluzione ONU»
«Non facciamo trattative in pubblico. Stiamo lavorando attivamente» a una possibile risoluzione all'Onu. Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale statunitense John Kirby, riferendosi alle trattative in corso alle Nazioni Unite su una bozza di risoluzione su Gaza.
Il consiglio di sicurezza dell'Onu tornerà a riunirsi nelle prossime ore ma non è chiaro se ci sarà un voto sul testo.
17:11
17:11
«Preso il controllo di Shujaia»
L'esercito israeliano ha annunciato di aver preso il controllo di Shujaia, nel nord-est di Gaza City, ritenuta una roccaforte di Hamas.
Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui le forze della 36esima Divisione hanno distrutto "le capacità di Hamas" nell'area e hanno arrestato "molti terroristi, compreso un comandante di compagnia che ha partecipato al massacro del 7 ottobre". Preso anche il Comando centrale - secondo la stessa fonte - del Battaglione Shujaia di Hamas.
16:30
16:30
«A Gaza uccisi quattro comandanti di brigata di Hamas»
Israele afferma di aver assestato un duro colpo ai comandi militari di Hamas nel settore nord di Gaza. Secondo quanto ha riferito su X il portavoce militare in arabo Avichay Adraee sono stati uccisi quattro di sette comandanti di brigata. Il messaggio, in arabo, è accompagnato dalle loro fotografie.
Il portavoce consiglia ai tre comandanti rimanenti di arrendersi ''o di prepararsi ad incontrare'' quelli morti in combattimento. Il portavoce aggiunge che la casa del comandante più alto in grado è stata ispezionata e che vi sono stati trovati anche documenti di carattere personale.
Oggi intanto l'esercito è entrato per la prima volta nel rione di Daraj-Tufach, nel settore settentrionale della striscia di Gaza. Secondo la radio militare una volta espugnato quel quartiere l'esercito avrà assunto di fatto il controllo sull'intero settore nord della Striscia. Nel settore sud della Striscia ''duri combattimenti'' sono in corso anche oggi a Khan Yunis.
15:47
15:47
«Completata operazione nella zona sud di Gaza City»
L'esercito israeliano ha completato l'operazione nell'area sud di Gaza City contro il Battaglione Nuseirat di Hamas ed ha allargato le sue azioni nel centro della Striscia.
Lo ha detto il portavoce militare spiegando che «sono stati eliminati centinaia di terroristi e trovate armi in bambole per bambini nell'area di Bakshi», sobborgo della zona sud di Gaza City. Trovate anche - ha proseguito l'esercito - «postazioni di lancio dei razzi, esplosivi, motociclette» e sono stati distrutti «imbocchi di tunnel, alcuni dei quali dotati di importanti strutture di acqua e elettricità».
14:58
14:58
«Stati Uniti responsabili del genocidio di Israele a Gaza»
L'Iran ritiene che gli Usa abbiano «responsabilità a livello internazionale» per il loro «sostegno al genocidio dei palestinesi da parte di Israele a Gaza». Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante un colloquio telefonico con l'omologo dell'Oman, Sayyid Badr Albusaidi.
Secondo quanto riporta Irna, Albusaidi ha sottolineato la necessità di avere un cessate il fuoco stabile e un invio di aiuti umanitari alla popolazione nella Striscia.
14:42
14:42
Risoluzione ONU per Gaza: rischio di una nuova fumata nera
Si rischia il terzo rinvio di fila del voto sulla risoluzione Onu per Gaza. Dal programma quotidiano del Consiglio di sicurezza, infatti, emerge che la riunione sul Medio Oriente è prevista alle 16 ora di New York, le 22 in Svizzera, e non è neanche il primo punto in agenda.
Prima è prevista una discussione sul Libano, quindi un punto sui rapporti tra l'Onu e l'Unione africana, infine la situazione a Gaza. Per domani, al momento, non c'è nessuna riunione del Consiglio in agenda.
12:36
12:36
Hamas: «Nessun accordo sugli ostaggi senza la fine degli attacchi»
Nessun dialogo sugli accordi di scambio di prigionieri se non dopo la fine dell'«aggressione» israeliana. Lo hanno sostenuto in un comunicato Hamas e le fazioni palestinesi a Gaza, secondo quanto riferito dai media israeliani, tra cui il quotidiano Haaretz.
12:13
12:13
«L'Autorità nazionale palestinese andrà riformata dalle fondamenta»
«Una riforma dalle fondamenta dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ed il suo impegno ad educare la nuova generazione di Gaza, Ramallah, Jenin e Gerico ai valori della moderazione e della tolleranza, senza più incitamenti contro Israele». È questa una delle componenti della visione israeliana post guerra a Gaza, così come è stata delineata sul giornale saudita Elaph dal consigliere israeliano per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi (Likud). Lo ha riferito la radio pubblica israeliana Kan.
«Dopo la vittoria su Hamas», afferma Hanegbi, sarà necessario liberare definitivamente i civili israeliani dalla paura di attacchi terroristici e garantire che i due milioni di abitanti di Gaza possano guardare con fiducia al futuro. Israele, aggiunge Hanegbi, studia il modo di ricostruire Gaza e di crearvi una nuova realtà grazie anche al coinvolgimento di forze regionali ed internazionali. Israele vuole garantire la sicurezza della propria popolazione ma, assicura, «non ha interesse a gestire le questioni civili nella Striscia».
Occorrerà dunque la formazione di «un elemento moderato di governo palestinese, che goda del sostegno popolare e di legittimità estesa. Non saremo noi a deciderne la formazione». Israele, conclude Hanegbi, comprende la volontà internazionale e di Paesi della regione di associare l'Anp nel periodo postbellico: «Ma la cosa - precisa - necessiterà una sua riforma dalle fondamenta», ed un suo impegno a non incitare oltre a ostilità verso Israele.
12:08
12:08
Hamas: «Quattro morti alla frontiera»
Il governo di Hamas ha annunciato che quattro persone, tra cui Bassem Ghaben, responsabile del valico di Karam Abu Salem, sono state uccise in attacchi israeliani contro un punto di passaggio tra la Striscia di Gaza e Israele.
«Gli aerei israeliani hanno preso di mira l'infrastruttura», secondo l'amministrazione responsabile dei valichi e il Ministero della sanità di Hamas, citati dall'agenzia di stampa France-Presse (Afp).
12:04
12:04
OMS: «Il nord di Gaza senza ospedali funzionanti»
Il nord di Gaza è rimasto senza ospedali funzionanti. Lo ha riferito l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) secondo quanto ha indicato il quotidiano israeliano Haaretz.
L'Oms da Ginevra fa sapere che la causa per la mancata funzionalità degli ospedali del nord di Gaza è dovuta alla mancanza di carburante, personale e forniture.
Secondo l'organizzazione inoltre, solo nove strutture sanitarie su 36 restano parzialmente funzionanti in tutta Gaza e sono tutte nel sud della Striscia, ha specificato ai giornalisti Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms a Gaza, in videocollegamento da Gerusalemme, scrive l'agenzia di stampa britannica Reuters sul suo sito.
L'ospedale «Al-Ahli è stato l'ultimo» a continuare a funzionare; adesso cura ancora i pazienti presenti ma non ne ammette di nuovi». La struttura conta al momento «circa dieci membri del personale, tutti medici e infermieri, che continuano a fornire il primo soccorso di base, la gestione del dolore e la cura delle ferite con risorse limitate», ha affermato Peeperkorn. «Fino a due giorni fa, era l'unico ospedale nel nord di Gaza in cui i feriti potevano essere operati ed era sopraffatto da pazienti che necessitavano di cure di emergenza», ha aggiunto.
10:27
10:27
«La tregua a Gaza sembra a portata di mano»
Il ministro degli esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha affermato che l'accordo per una tregua a Gaza appare «a portata di mano» e ha chiesto agli Stati Uniti di assicurare che un cessate il fuoco possa essere durevole.
«I negoziati diplomatici indicano che la regione si sta muovendo gradualmente verso il cessate il fuoco e colloqui diretti e indiretti potrebbero porre fine alla catastrofica situazione a Gaza», ha detto Amirabdollahian, citato dall'agenzia di stampa della Repubblica Islamica Irna, parlando con i giornalisti dopo avere incontrato a Doha il premier del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
Secondo gli Usa, sarebbe possibile trovare qualche tipo di accordo per il cessate il fuoco entro la fine dell'anno, ha aggiunto Amirabdollahian.
«Hamas, in quanto rappresentante dei palestinesi a Gaza, ritiene che non sia possibile assicurare un accordo per il cessate il fuoco fino a che il regime di Israele continua a uccidere donne e bambini», ha ricordato il ministro degli esteri della Repubblica islamica.
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
«Le forze armate israeliane stanno intensificando i combattimenti» nella Striscia di Gaza. A riferirlo è il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari che poi aggiunge: «Le operazioni di terra continueranno, gli attacchi aerei persisteranno nelle aree designate di Gaza. Siamo impegnati anche a Rafah. Continueremo a perseguire la leadership di Hamas in tutta la Striscia di Gaza». In questo senso un nuovo obiettivo è stato raggiunto: Hagari ha infatti dichiarato che l’esercito israeliano ha completato la conquista del «quartiere dei leader» di Hamas nel centro di Gaza City. «Abbiamo finito di smascherare la città terroristica sotterranea di Hamas nel nord: la smantelleremo e prenderemo di mira le loro infrastrutture strategiche». Hagari ha poi detto che l’esercito ha scoperto un importante centro di comando di Hamas nel cuore della città di Gaza.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha pubblicato intanto un rapporto nel quale è scritto che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ordinato «l’evacuazione immediata» di un’area «che copre circa il 20%» di Khan Yunis.
In Cisgiordania, invece, le forze armate israeliane stanno effettuando arresti su larga scala. Lo riportano i media palestinesi, precisando che le truppe stanno operando in particolare nelle città di Az-Zahariya e Bani Naim a sud di Hebron, così come a Gerico e nel campo profughi di Ein al-Sultan.
Nella notte, intanto, le sirene hanno suonato nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Particolarmente interessata dall’allarme la città di Kiryat Shmona e gli insediamenti nelle sue vicinanze.
Sarebbero invece dodici i palestinesi rimasti uccisi nel corso dei raid israeliani a Rafah. A dirlo sono le Autorità della Striscia di Gaza che poi aggiungono che i feriti sono diverse dozzine.
Sul fronte israeliano si segnala per contro l’uccisione di altri tre soldati durante un combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Secondo le forze armate israeliane (Idf), altri tre militari sono rimasti gravemente feriti.
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhchr) ha dal canto suo reso noto di aver ricevuto informazioni «inquietanti» secondo cui le Forze di difesa israeliane avrebbero ucciso sommariamente almeno undici uomini palestinesi davanti ai loro familiari a Gaza. Il fatto sarebbe avvenuto due giorni fa nel quartiere di Al Remal a Gaza City.
In conclusione, sempre l’ONU ha attirato l’attenzione su un dato significativo: dall’inizio degli scontri tra Israele e Hamas ad oggi, il 66% delle persone impiegate a Gaza ha perso il lavoro. 192.000 i posti persi in dieci settimane.