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Giorno 200 di guerra – Ripristinata la linea elettrica di riserva della centrale nucleare – Liberate alcune zone controllate dai russi, Zelensky: «Restituiamo la bandiera ucraina e protezione per il nostro popolo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:23
22:23
«L'esercito ucraino insegue i russi a Nord, Sud ed Est»
I soldati ucraini hanno «eroicamente trattenuto il nemico» e ora «inseguono i russi a Nord, Sud, Est, dappertutto, ma muovendosi in una sola direzione: verso la vittoria». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio serale, citato da Unian.
«Oggi sono 200 giorni della nostra resistenza, della nostra lotta, della nostra guerra nazionale per la libertà, per l'indipendenza, per il diritto di essere. In questi 200 giorni abbiamo ottenuto molto. Ma la cosa più importante, la più difficile, è avanti», ha detto il capo dello Stato.
21:31
21:31
«C'è la Russia dietro al blackout totale nell'est»
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky accusa la Russia di essere responsabile del «blackout totale» in atto nell'est dell'Ucraina.
La Russia - ha detto Zelensky - è responsabile dei blackout in tutta l'Ucraina orientale, e il presidente accusa Mosca di aver deliberatamente colpito le infrastrutture civili. «Un blackout totale nelle regioni di Kharkiv e Donetsk, uno parziale nelle regioni di Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Sumy», ha detto Zelensky in una dichiarazione sui social media, incolpando i «terroristi russi». «Nessun target militare», ha aggiunto. «L'obiettivo è privare le persone di luce e riscaldamento».
20:07
20:07
Allarme aereo in tutta l'Ucraina
Un allarme aereo è in corso in tutta l'Ucraina. Lo riporta Unian, secondo cui ci sono state esplosioni e blackout in diverse regioni, soprattutto nell'est del Paese. Nexta riferisce anche di missili russi lanciati dal mar Nero, pubblicando anche un video.
Secondo Espreso Tv, le interruzioni elettriche e nella distribuzione idrica riguardano in modo massiccio le oblasti di Sumy, Donetsk, Kharkiv e Poltava.
Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha inoltre confermato che c'è stato un attacco ad alcune infrastruttura nell'area, dove Kiev sta conducendo la sua controffensiva.
19:01
19:01
«Arrivati al valico di frontiera con la Russia»
Le forze armate ucraine sono arrivate a Hoptivka, un valico di frontiera sul confine ucraino-russo, nel distretto di Dergaci nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il 130. battaglione dell'esercito ucraino in un messaggio diffuso da Unian, che precisa che al momento non ci sono conferme da parte dello Stato Maggiore.
18:03
18:03
«Riconquistati 40 insediamenti nella regione di Kharkiv»
Le forze ucraine hanno riconquistato circa 40 insediamenti nell'oblast di Kharkiv. Lo ha riferito il governatore regionale Oleg Sinegubov, citato da Unian, affermando che si può già parlare della «liberazione di una parte significativa» dei nostri territori nei distretti di Chuguyiv, Kupyan e Balakliya.
17:24
17:24
«A Zaporizhzhia possibile catastrofe»
Gli attacchi ucraini sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, «compresi gli stoccaggi di scorie radioattive», potrebbero avere «conseguenze catastrofiche». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al suo omologo francese Emmanuel Macron durante una conversazione telefonica avvenuta oggi.
Putin ha chiesto che vengano «esercitate pressioni su Kiev per far sì che interrompa immediatamente gli attacchi». Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino, citato dalla Tass.
16:47
16:47
Putin e Macron, «interazione non politicizzata» a Zaporizhzhia
Nel colloquio telefonico avvenuto oggi il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Emmanuel Macron hanno espresso la volontà di avviare una «interazione non politicizzata» sulla situazione intorno alla centrale di Zaporizhzhia, con il coinvolgimento dell'Aiea. Lo ha detto il servizio stampa del Cremlino citato dall'agenzia Interfax.
16:28
16:28
«Macron ha chiamato Putin»
Il presidente russo Vladimir Putin e francese Emmanuel Macron hanno avuto oggi un colloquio telefonico. Lo fa sapere il Cremlino, citato dall'agenzia Tass, sottolineando che la conversazione è avvenuta su iniziativa di Macron.
La Ria Novosti aggiunge che i due capi di Stato hanno parlato in particolare della situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e Putin ha posto l'accento sugli «attacchi regolari degli ucraini all'impianto».
15:14
15:14
Bombe russe su Kupiansk appena riconquistata
Le forze russe hanno bombardato la riva destra di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, che ieri Kiev aveva annunciato di aver riconquistato. Lo ha annunciato un membro del consiglio comunale locale, Vadym Krokhmal, citato da Unian.
«Kupiansk è divisa in due metà dal fiume Oskil. Oggi, sulla sponda destra, dove si trova il centro città, la situazione non è facile, ma la zona è già completamente controllata dai nostri militari. Ci sono stati bombardamenti dei sistemi antiaerei», ha detto Krokhmal, spiegando che si sta ancora cercando di chiarire il bilancio dell'attacco.
15:13
15:13
Von der Leyen: «Kiev combatte anche per l'Ue»
«Gli Ucraini stanno combattendo coraggiosamente per il loro futuro. Stanno lottando anche per i nostri valori comuni. L'Ue è stata al loro fianco dal primo giorno della guerra della Russia». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, ribadendo il sostegno europeo a Kiev.
«Aiuteremo a ricostruire l'Ucraina come un Paese libero e moderno nel suo cammino verso l'Ue», aggiunge.
14:54
14:54
Podolyak: «solo Kiev può dettare l'agenda dei negoziati»
«Ricordo ancora una volta a tutti i 2ben informati'': solo l'Ucraina determina l'agenda dei negoziati. E cioè: la liberazione di tutti i territori; il pagamento dei danni da parte della Russia; la punizione dei criminali di guerra. I nostri partner sostengono pienamente questo formato. Non ci sono altri accordi o pressioni». Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale di Kiev Mykhailo Podolyak.
14:53
14:53
Lavrov: «Non rifiutiamo negoziati ma ci sono complicazioni»
La Russia «non rifiuta» le trattative con l'Ucraina, ma vi sono alcuni «ritardi che complicano il processo» negoziale. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov citato dalla Tass. In un'intervista alla televisione Rossiya-1, Lavrov ha riferito che Vladimir Putin ha convocato un incontro con la Duma, la camera bassa del Parlamento, e i leader delle diverse fazioni.
14:10
14:10
Ripristinata linea elettrica di riserva a Zaporizhzhia
«È stata ripristinata la linea elettrica di riserva della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia (Znpp), che fornisce all'impianto l'elettricità esterna necessaria per il raffreddamento del reattore e altre funzioni di sicurezza»: lo scrive in un tweet l'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell'Onu (Aiea). Come è noto, l'ultimo reattore ancora attivo della centrale, il numero 6, è stato spento la notte scorsa.
13:45
13:45
Mosca ribadisce: niente gas e petrolio con il price cap
La Russia non venderà gas o petrolio ai Paesi che impongono un tetto ai prezzi: lo ha ribadito il ministro dell'Energia russo, riporta la Tass.
13:29
13:29
Il leader ceceno critica il ministero della Difesa russo per la ritirata
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha criticato il ministero della Difesa russo per la ritirata delle truppe dalle città ucraine nella regione di Kharkiv, liberate dalle forze di Kiev, minacciando di andare a parlarne personalmente con il Cremlino.
«Sono stati commessi degli errori. E penso che se ne trarranno delle conclusioni. E se oggi o domani non ci saranno cambiamenti nella strategia nel condurre l'operazione militare speciale (in Ucraina), dovrò andare al ministero della Difesa e alla dirigenza del Paese per spiegare loro la situazione. E' una situazione infernale», ha detto in un messaggio audio su Telegram ripreso da Meduza.
«Io, Ramzan Kadyrov, dichiaro ufficialmente che tutte queste città (Izyum, Kupiansk e Balakliya) saranno riconquistate. La nostra gente è già lì, i ragazzi sono addestrati per questo lavoro, altri 10.000 combattenti sono pronti a partire. E raggiungeremo Odessa nel prossimo futuro», ha aggiunto Kadyrov.
10:30
10:30
«I russi stanno fuggendo da Lugansk»
Gli occupanti russi e i loro collaboratori locali stanno fuggendo dalla regione di Lugansk, diretti verso la Russia: lo scrive su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Gaidai, secondo quanto riporta Ukrinform.
«La bandiera ucraina, che i nostri guerriglieri hanno innalzato ieri sera sull'edificio dell'amministrazione a Kreminna, è rimasta intatta, perché i russi sembrano aver capito tutto e non osano toglierla. I russi e i loro collaboratori stanno fuggendo dalla regione di Lugansk, diretti verso la Russia», ha osservato Gaidai sottolineando che le file di veicoli diretti verso il confine si estendono per diversi chilometri.
Secondo il governatore i russi scappano da Lugansk, Alchevsk e altre città che erano state catturate nel 2014, quando la Russia invase l'Ucraina per la prima volta. L'avanzata dell'Ucraina «è enorme. Ci sono battaglie sporadiche, ma per lo più gli occupanti stanno fuggendo», assicura Gaidai.
08:51
08:51
La centrale di Zaporizhzhya è stata spenta
L'ultimo reattore della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che era ancora attivo è stato spento: lo hanno reso noto le autorità.
L'agenzia nucleare statale Energoatom ha annunciato che il sesto ed ultimo reattore della centrale di Zaporizhzhia - controllata dai russi, nel sud del Paese - non produce più elettricità.
«Oggi, 11 settembre 2022, alle 03:41 (le 2:41 in Svizzera), l'unità n. 6 della ZNPP (la centrale nucleare, ndr) è stata scollegata dalla rete elettrica - si legge in un comunicato dell'agenzia -. Sono in corso i preparativi per il raffreddamento e il trasferimento allo stato freddo».
07:31
07:31
Il punto alle 07.00
Prosegue con successo la controffensiva ucraina contro le forze russe verso sud e verso est. Secondo l'ultima valutazione dell'intelligence britannica pubblicata sull'account Twitter del ministero della Difesa, le forze di Kiev sono avanzate «fino a 50 chilometri nel territorio precedentemente controllato dalla Russia» nella regione di Kharkiv. Le forze russe sono sotto pressione «sia sul fianco settentrionale che su quello meridionale» del conflitto, si precisa.
Mosca spera di «spezzare» la resistenza ucraina in inverno, contando sui problemi di riscaldamento in Ucraina e su un possibile indebolimento del sostegno occidentale a Kiev a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia in Europa: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il forum internazionale annuale di Yalta European Strategy (YES) svolto a Kiev. «La Russia sta facendo di tutto per spezzare la resistenza dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo durante i 90 giorni di questo inverno», ha affermato durante il forum. «È il suo ultimo argomento.» «Pensano che la brutalità dell'inverno li aiuti quando la brutalità dell'uomo non è più sufficiente», ha aggiunto, nel giorno in cui l'esercito ucraino ha riconquistato importanti territori nell'est del Paese. La Russia potrebbe quindi prendere di mira con i suoi attacchi «le società e le infrastrutture che forniscono riscaldamento» in Ucraina, ha aggiunto Zelensky, invitando in questo contesto l'Occidente a fornire a Kiev più sistemi di difesa antiaerea. Per Zelensky, Mosca potrebbe anche «ridurre a zero» le sue forniture di gas all'Europa per costringere le capitali occidentali a cercare compromessi con Mosca. «Dobbiamo preparare le società (...). L'inverno sarà duro per tutti, dalla Lettonia e Polonia alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti», ha avvertito Zelensky. «Dobbiamo sopravvivere a questo inverno».