Stanziati 25 milioni per l'istruzione dei bambini nei paesi in crisi

Il Consiglio federale ha deciso oggi di stanziare 25 milioni di franchi al fondo Education Cannot Wait per il periodo 2022-2024. Nel mondo sono ancora troppi i bambini che non hanno accesso all'istruzione, o ne possono beneficiare solo in maniera limitata, a causa di conflitti armati, sfollamenti forzati, catastrofi naturali o altre crisi. Le stime parlano di 222 milioni di individui.
L'evoluzione non è incoraggiante: dal 2016 il numero di bambini che non hanno accesso all'istruzione a causa di situazioni di crisi è addirittura triplicato a livello mondiale. Le cifre sono inoltre destinate ad aumentare a causa della pandemia. I gruppi più colpiti, scrive il Governo in un comunicato, sono i minori con disabilità e le bambine.
Senza istruzione, le bambine e i bambini sono più esposti a vari rischi: reclutamento da parte di gruppi armati, sfruttamento, violenza e problemi psicosociali. L'istruzione apre invece nuove prospettive, offre speranza e può salvare vite umane, sostiene l'esecutivo. «Nello stesso tempo crea anche i presupposti per lo sviluppo economico e il miglioramento delle condizioni di vita, dando così un contributo fondamentale per una pace duratura».
Per questi motivi la cooperazione internazionale della Svizzera attribuisce da anni a questo aspetto una grande importanza. L'istruzione in situazioni di emergenza rientra nella priorità che la Svizzera si è prefissata in vista del suo mandato nel Consiglio di sicurezza dell'ONU, precisa ancora il Consiglio federale.