Regno Unito

«Su Heathrow ci sono quesiti a cui rispondere»

Ad ammetterlo è il governo britannico di Keir Starmer, in imbarazzo per il caos scatenatosi nel traffico aereo interno e internazionale come conseguenza del blackout che sta paralizzando l'aeroporto londinese
© Jonathan Brady/PA via AP
Ats
21.03.2025 16:02

Il governo britannico di Keir Starmer, in imbarazzo per il caos scatenatosi nel traffico aereo interno e internazionale come conseguenza del blackout che sta paralizzando l'aeroporto londinese di Heathrow in seguito a un incendio divampato in una sottostazione elettrica di zona, ha ammesso oggi che «vi sono interrogativi a cui andrà data risposta».

«La priorità» al momento è affrontare l'emergenza e riportare lo scenario alla normalità, ha premesso un portavoce di Downing Street, sottolineando come le fiamme non siano ancora del tutto spente, «la situazione sia in rapido movimento» e come sia prematuro «avanzare congetture» di sorta su ipotetici sospetti di atti intenzionali. Ha tuttavia accennato ai pesanti dubbi che stanno emergendo sulla rapidità e sull'efficienza della risposta immediata all'emergenza da parte dei responsabili della gestione dell'aeroporto, oltre che sulla efficacia delle misure precauzionali e di backup: «Non sarebbe irragionevole aspettarsi verifiche sulla capacità di reazione» della struttura, ha detto.

L'esecutivo laburista ha intanto affidato all'Ufficio di gabinetto e al ministero dei Trasporti il compito di coordinare un'unità di crisi: per coordinare, assieme al dicastero dell'Energia e a quello dell'Interno, l'interazione con lNational Grid (il gestore nazionale delle reti elettriche), Civil Aviation Authority, National Air Traffic Services e con i servizi di emergenza, oltre che con le autorità investigative.