Svizzera

Subaffitti e disdette, al voto su diritto di locazione

I due referendum, lanciati dall'Associazione svizzera degli inquilini, contro le modifiche apportate al diritto di locazione – sublocazione e disdetta – sono formalmente riusciti
©Chiara Zocchetti
Ats
02.02.2024 15:29

I due referendum, lanciati dall'Associazione svizzera degli inquilini, contro le modifiche apportate al diritto di locazione - sublocazione e disdetta - sono formalmente riusciti.

Stando alla Cancelleria federale, per quanto riguarda la sublocazione le firme valide sono 56.756 sulle 56.856 inoltrate il il 16 gennaio scorso. Circa la disdetta, sono risultate valide 60.266 sottoscrizioni delle 60 337 raccolte. Per essere valido, un referendum deve raccogliere 50 mila firme.

L'Associazione svizzera degli inquilini (ASI) giudica le modifiche apportate dal parlamento al Codice delle obbligazioni lo scorso autunno lesive degli interessi dei locatari.

Ad essere indigesti all'ASI sono i cambiamenti al diritto vigente che avvantaggerebbero i proprietari. Concretamente, vengono introdotte restrizioni nelle sublocazioni e agevolata la rescissione del contratto per bisogno proprio del proprietario.

La prima proposta consente ai proprietari di rifiutare il subaffitto se dovesse durare più di due anni e anche di opporsi qualora dovesse causare loro un «pregiudizio essenziale». Il locatore dovrebbe inoltre dare il proprio consenso per iscritto a ogni sublocazione. Tale riforma, stando ai sostenitori delle modifiche di legge, si giustificherebbe con la crescente diffusione dei portali come Airbnb. Soprattutto nelle città, gli alloggi a basso costo di vecchi edifici sono spesso subaffittati a prezzi notevolmente superiori a quelli pagati dall'inquilino principale.

L'altra modifica, frutto di un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR), mira a semplificare la cessazione del contratto per bisogno proprio del proprietario o dei suoi familiari. Attualmente, ciò è possibile in caso di «necessità urgente»; d'ora in poi dovrebbe bastare se il proprietario fa valere un'esigenza personale significativa e attuale. Per i contrari, si tratta di un modo per poter riaffittare un appartamento o un immobile a prezzi più elevati ciò che contribuirà a un'esplosione delle pigioni.