Lugano

Svelato il piano B per via Stadio

Il cantiere per il Polo sportivo prosegue come se la strada dovesse essere realizzata, ma al momento non vi sono garanzie in tal senso - C’è comunque un'alternativa: costruirne metà
© CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
30.10.2023 06:00

Con un carico di paradossale ironia, si può affermare che si sia iniziato a lavorare al Polo sportivo e degli eventi (PSE) proprio nel punto in cui, ad oggi, vi è meno certezza su come si presenterà al termine dei lavori: la futura via Stadio. O, meglio, la prospettata via Stadio. Perché al momento il nuovo collegamento stradale non ha alcuna base giuridica. Come ci si comporta in un caso come questo, in cui si è obbligati a muoversi (pena lo stop al cantiere dello stadio, che in questo caso è fuori discussione) senza la certezza del diritto?

Il contesto

Prima di rispondere, un minimo di contesto. La prevista via Stadio è quella che intende collegare via Trevano a via Ciani, passando negli ex parcheggi di Cornaredo (tra lo stadio e i campi da calcio lato skatepark o, in prospettiva, tra il nuovo stadio e la nuova pista d’atletica). Non sarà peraltro una strada piccola: la dovrà imboccare chiunque dalla galleria Vedeggio-Cassarate vorrà arrivare in centro passando per via Trevano anziché lato fiume, e anche chi sarà diretto verso Canobbio e oltre. Il tratto di via Trevano tra la masseria di Cornaredo e il Cinestar verrà così usato solo dal trasporto pubblico e dai servizi d’urgenza. Si tratta in altre parole di una strada che riceverà molto traffico, a quattro corsie, perno di una rivoluzione viaria che coinvolge tutta l’area di Cornaredo. Il problema è che questo progetto stradale in alcuni suoi punti fondamentali (tra cui la stessa via Stadio) è contestato. La vertenza è sui tavoli del Tribunale amministrativo cantonale, e non è detto che si chiuda in base a quel che deciderà, quando deciderà la Corte: sarà in ogni caso possibile ricorrere al Tribunale federale. Dunque a oggi non si sa se via Stadio si potrà fare, eppure il «progettone» dello stadio, di cui l’omonima via è parte importante, è comunque iniziato. E a questo proposito va precisato che questo infelice accavallamento non è particolarmente imputabile alla Città, o al Cantone, che ha curato il progetto stradale. Anzi, questo è già finanziato e il progetto di massima è stato completato nel 2017. Ma, sei anni dopo, è ancora fermo nei tribunali, con un iter d’evasione che sembra insolitamente lungo. Alcuni mesi fa ci eravamo rivolti proprio al TRAM per capire se era possibile conoscere i motivi di questi tempi dilatati, ma ci era stato risposto che non sarebbero state rilasciate informazioni in merito, essendo le procedure ancora in corso.

Le soluzioni

E quindi eccoci al paradosso per cui un progetto ormai in fase esecutiva - il nuovo stadio - deve fare i conti con un altro che potrebbe non esistere, ma che al contempo non si può ignorare. Che si fa? Una domanda che abbiamo girato alla capodicastero Edilizia pubblica Cristina Zanini Barzaghi, anche presidente dell’Agenzia NQC e coinvolta nel tetris che è il cantiere del PSE. Capodicastero che ci ha confermato l’esistenza di una sorta di Piano B: «Le infrastrutture sono tutte state predisposte, quindi se via Stadio si potrà fare, siamo a posto. Altrimenti metà strada, lato fiume, verrà realizzata comunque, perché da lì è previsto l’accesso allo stadio, all’autosilo e al futuro blocco servizi (dove ad esempio troverà posto la Polizia comunale), e la restante metà, verso via Trevano, la ripristineremo com’era prima, in particolare per quanto riguarda le fermate del servizio pubblico. Sarà in ogni caso aggiunto un collegamento per far arrivare i mezzi di servizio allo stadio». Quanto descritto potrebbe anche rappresentare una situazione transitoria, qualora arrivi il via libera per fare via Stadio ma non in tempo utile per «evitare» il ripristino. Nel caso, il calibro stradale del mezzo troncone sarebbe minore di quello previsto per una strada a grande percorrenza. Vi è poi un’altra questione, questa ancora in attesa di una risposta definitiva: come collegare il nuovo stadio alla futura pista d’atletica sull’altro lato di via Stadio. Il progetto del PSE prevede una passerella pedonale, ma ha senso realizzarla se la nuova strada non si farà? Il tema, ci ha detto Zanini Barzaghi, verrà analizzato contestualmente al progetto per la pista d’atletica, di cui abbiamo riferito nell’edizione del 27 ottobre.

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