Abitazione di proprietà: tra desiderio e lacune previdenziali

Il sogno della casa di proprietà continua ad affascinare gran parte della popolazione svizzera, soprattutto tra i giovani: secondo un sondaggio di Raiffeisen Svizzera e ZHAW (la scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo), il 57% dei non proprietari desidera un'abitazione propria, percentuale che sale al 74% tra i 18-30enni. La realizzazione di questo sogno si scontra tuttavia con l'aumento dei prezzi immobiliari e la necessità di risorse finanziarie elevate. Sempre più persone, infatti, fanno ricorso ai propri averi previdenziali per colmare il divario tra risparmi e costi di acquisto.
L'utilizzo dei fondi del secondo (cassa pensioni) e terzo pilastro per finanziare la casa è diventato una prassi diffusa. Se prima del 2000 solo il 7% dei proprietari impiegava il pilastro 3a, la percentuale è progressivamente salita fino a toccare il 33% nel 2011. Al sondaggio, il 20% dei 1151 intervistati ha dichiarato di aver prelevato fondi anticipatamente dal 3a, e il 27% ha attinto al secondo pilastro.
"Per finanziare la proprietà di abitazione molti puntano su una combinazione di mezzi diversi", ha spiegato Robert Eberle, responsabile Abitazione & Finanziamenti presso Raiffeisen, citato in una nota. "La promozione della proprietà di abitazioni è spesso indispensabile per realizzare il sogno di un'abitazione di proprietà", ha aggiunto.
Nonostante i vantaggi, l'utilizzo anticipato della previdenza comporta rischi. Solo un quarto dei proprietari che hanno usato il secondo pilastro prevede di rimborsare quanto prelevato, mentre quasi la metà non intende colmare le lacune previdenziali. Ciò potrebbe però compromettere lo standard di vita dopo il pensionamento o la sostenibilità dell'abitazione di proprietà, avverte Tashi Gumbatshang, responsabile Centro di competenze Consulenza patrimoniale e previdenziale di Raiffeisen.
Chi preleva dovrebbe pianificare da subito come ricostituire il capitale, sostiene Gumbatshang. Tanto più che il 69% degli ultracinquantenni intende vivere nella propria casa anche dopo il pensionamento.
Infine, una fetta significativa della popolazione teme proprio le conseguenze sul piano previdenziale: il 28% dei potenziali acquirenti rinuncia a usare i fondi della cassa pensioni per timore di perdite future. "Nonostante gli evidenti vantaggi, molti intervistati sono consapevoli anche dei rischi nascosti legati al finanziamento della proprietà di abitazione mediante averi previdenziali", commenta Jürg Portmann, coresponsabile dell'istituto "Risk and Insurance" presso ZHAW.