Svizzera

Adescava giovani madri single per soldi

Sta facendo discutere, in Romandia, il caso di un uomo che, attraverso applicazioni per incontri online, ha convinto una dozzina di donne a sborsare diverse migliaia di franchi
©Gabriele Putzu
17.01.2025 09:00

Migliaia e migliaia di franchi. È il bottino riscosso da un adescatore nella Svizzera romanda. A darne notizia è il Blick. L'uomo, un trentenne, ha adescato finora una dozzina di donne della regione, principalmente attraverso le applicazioni per incontri online. Raccontava di essere un padre single squattrinato. Il suo bersaglio? Giovani madri, spesso appena separate.   

Le quattro donne, intervistate dal quotidiano zurighese, hanno raccontato storie molto simili: durante i primissimi incontri l’adescatore corteggiava le sue vittime con cene e grandi dichiarazioni d’amore. «Era un bravo oratore, diceva le cose giuste al momento giusto» ha ricordato una delle vittime. L’uomo, in seguito, spiegava loro di trovarsi in una situazione precaria, avendo perso il lavoro e non riuscendo né a pagare l’affitto, né a mantenere il figlio avuto in una relazione passata. Figlio che rischiava di non poter più vedere, a suo dire. «Questo ha commosso molto sia me sia mia madre» ha confessato una vittima. «Ci siamo dette che ogni persona merita una seconda chance». L’uomo riusciva così a persuadere queste donne a iniziare una convivenza e, soprattutto, a farsi prestare ingenti somme di denaro, con la promessa di restituirle in seguito non appena avesse trovato una nuova occupazione. Le vittime, ammaliate dal fascino e dalle promesse dell’adescatore, erano disposte a svuotare i loro conti risparmio e cedergli migliaia di franchi: una di loro ha ammesso di aver speso per lui fino a 30 mila franchi in un solo mese.  

Quello che sembrava essere l’uomo dei loro sogni, tuttavia, si è trasformato presto in un mostro: l’atteggiamento da gentiluomo è stato rimpiazzato da violenze fisiche e umiliazioni: «Quando piangevo, mi prendeva dal collo e mi obbligava a guardarmi allo specchio, in bagno, mentre mi diceva quanto fossi brutta e ridicola» ha confidato una vittima. Una di loro, Vanessa, sarta di Friburgo, ha raccontato che per lei il punto di svolta è arrivato nel momento in cui l’uomo ha colpito suo figlio: «Stava provando a obbligare mio figlio a mangiare qualcosa che lui non voleva. Mio figlio gli ha morso il dito. Lui allora gli ha tirato uno schiaffo talmente forte che pensavo gli avesse spaccato la testa». Quando ha portato il bambino in ospedale per accertare che non avesse subito gravi contusioni, la donna ha confessato gli abusi subiti dall’uomo. In seguito, è entrata in contatto con Laura, la donna con cui l’uomo aveva avuto un figlio. Vanessa ha scoperto che la donna in realtà era stata la sua prima vittima: l’uomo, infatti, l’aveva circoscritta a tal punto da convincerla a farsi ricoverare in un ospedale psichiatrico.  

Da allora, le due donne collaborano per individuare le altre vittime dell’adescatore, fornire loro supporto e assicurarsi che giustizia sia fatta: entrambe sono in attesa che si consumi il processo a carico dell'uomo. Al momento, l'adescatore è in libertà mentre due precedenti denunce per frode, presentate da altrettante vittime, sono state respinte dalla Procura.