Svizzera

Al Dipartimento della difesa girano salari troppo alti per i consulenti

Dopo il caso della collaboratrice personale di Viola Amherd sono spuntati nuovi casi, fra cui quello di un ex militare assunto durante la pandemia per 413 mila franchi
© Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Red. Online
22.11.2024 15:30

Non si placano le discussioni e le polemiche sui salari troppo elevati dei consulenti in seno al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Discussioni e polemiche nate, innanzitutto, attorno all’assunzione da parte della consigliera federale Viola Amherd della collaboratrice personale di lunga data Brigitte Hauser-Süess. Di origini lucernesi ma residente sin da giovane in Vallese, cantone d’origine della consigliera federale, Hauser-Süess è andata in pensione lo scorso mese di settembre, al compimento dei 70 anni, un termine perentorio per i funzionari federali. Tuttavia, la vallesana è stata nuovamente assunta da Viola Amherd fino alla fine del suo anno di presidenza della Confederazione, con un contratto di consulenza della durata di tre mesi. Durante i quali, leggiamo, percepirà un salario di 97 mila franchi.

In seguito, a destare scalpore sono stati i mandati dell’ex capo delle forze aeree Aldo C. Schellenberg: in qualità di consigliere, ha infatti incassato 156 mila franchi per un anno e mezzo di lavoro circa. Un ex vicedirettore dell’Ufficio federale dello sport, invece, ha preso 180 mila franchi fra il 2022 e il 2023. Sempre in qualità di consigliere.

Ora, come sottolinea fra gli altri il Blick, è emerso un altro caso. Un ex ufficiale di carriera è stato assunto dal DDPS durante la pandemia. Guadagnando, fra marzo 2020 e maggio 2021, 413 mila franchi stando alle cifre rivelate dal Tages-Anzeiger. I massimali finanziari fissati per il mandato, detto in altri termini, sono stati superati. Sempre secondo il Tages-Anzeiger, nel frattempo un avvocato lucernese ha depositato una denuncia penale. Si parla di possibile gestione scorretta o, peggio, abuso di potere. Nello specifico, l’avvocato è convinto che il consigliere avrebbe potuto essere assunto a condizioni più vantaggiose. O tramite un normale contratto di lavoro o includendolo nella task force anti-COVID. L’esercito, al riguardo, ha sottolineato che l’uomo è stato assunto come consigliere forte delle sue esperienze passate nel campo della logistica. All’epoca, si trattava infatti di acquistare un numero importante di mascherine (centinaia di milioni) in un lasso di tempo brevissimo.

Ogni anno, la Confederazione spende cifre considerevoli per consulenze esterne. Nel 2023, stando alla Neue Zürcher Zeitung, Berna ha sborsato qualcosa come 184 milioni di franchi. Di questi, il DDPS ne ha spesi 54 milioni. A ruota il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (52 milioni) e il Dipartimento federale dell’interno (28 milioni). L’UDC, a proposito di queste spese, promette battaglia. Banalmente, il partito democentrista vuole porre fine alle «spese di consulenza gonfiate». Di qui, l’idea di una mozione da parte del consigliere nazionale Mike Egger – da presentare nella prossima sessione invernale – per limitare le spese dell’amministrazione federale.