Aldilà ecologico, presto possibile il compostaggio umano dopo la morte?

La decomposizione umana come pratica di sepoltura in alternativa alle consuete pratiche mortuarie. Il compostaggio dei defunti potrebbe essere testato, in futuro, a Zurigo. Il parlamento cantonale ha approvato oggi – con 101 voti – un'iniziativa individuale di un cittadino sul tema. Il governo dovrà ora elaborare un rapporto.
La terramazione – o «riduzione naturale organica» – consiste nella riduzione organica del corpo nel suolo. È un processo funerario nel corso del quale il corpo viene inserito in un contenitore, poggiato su un letto di paglia, fieno, erbe e fiori. I microorganismi decompongono il corpo in una quarantina di giorni.
A settembre del 2022, la California ha approvato una legge che permetterà a partire dal 2027 il metodo di sepoltura alternativo, «molto più ecologico degli altri, visto che non contribuisce alle emissioni inquinanti nella nostra atmosfera», secondo i sostenitori. Le aziende di servizi funebri Return Home, Terramation e Recompose, che offrono il procedimento, hanno a suo tempo spiegato la preparazione della salma in una bara ermetica (in materiale deperibile) con un mix di erba medica e segatura, in modo che i composti organici trattengano il calore necessario a garantire l'attività microbica per favorire la decomposizione. Il processo eviterebbe così l'impiego dei forni – con la conseguente dispersione di fumi e ceneri umane – tagliando anche i consumi energetici che la cremazione comporta. «Per cremare un corpo con metodi tradizionali, servono fino a 650°C di temperatura e circa 135 litri di carburante, per poi immettere nell'atmosfera 245 kg di CO2». Le sepolture tradizionali, inoltre, «occupano una grande quantità di suolo e per realizzarle si impiegano cemento e altri materiali non biodegradabili». Il compostaggio umano viene considerato un metodo di smaltimento «al 90% più green». Senza contare che il materiale organico viene poi consegnato alla famiglia del defunto, che può utilizzarlo per concimare orti e giardini.
Un anno fa, (anche) New York è diventato il sesto Stato USA a consentire il cosiddetto compostaggio umano. Il primo a legalizzare la pratica era stato Washington nel 2019, seguito da Colorado, Oregon, Vermont e, appunto, California. Negli USA le aziende del settore assicurano che il costo – tra i 5 i 7 mila dollari – è competitivo con quello di un funerale con sepoltura o cremazione.
La Conferenza cattolica della California si era opposta alla legge, sostenendo che la riduzione naturale organica riduca il corpo umano a «un mero prodotto usa e getta». Anche la Conferenza cattolica dello stato di New York aveva scritto che il compostaggio dei cadaveri non permetterebbe di «proteggere e preservare la dignità e il rispetto di base degli esseri umani».
In Svizzera, attualmente, esistono solo la sepoltura tradizionale (detta inumazione, la bara deve essere per forza sepolta in un cimitero) o la cremazione (le ceneri vengono poste in un’urna, che non deve necessariamente essere deposta in un cimitero). In caso di decesso, una bara è sempre necessaria. Fa eccezione il caso in cui la persona deceduta metta il proprio corpo a disposizione della scienza. Dopo la cremazione, le ceneri vengono deposte in un’urna. Nel 2023, circa il 90% dei defunti sono stati cremati (nel 2000 erano circa il 70% e nel 1950 meno del 20%). In Svizzera è consentita la dispersione delle ceneri delle persone decedute, spiega l'Associazione svizzera dei servizi funebri. «Devono essere rispettate le leggi cantonali sulla sepoltura e le leggi locali».
In Ticino, la Legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario prevede che (1) deve essere assicurata la sepoltura o la cremazione di tutte le persone morte nel Cantone. (2) Ogni Comune deve disporre di un cimitero. Con l’autorizzazione del Dipartimento possono essere creati cimiteri che servono a più Comuni. (3) Il Consiglio di Stato è competente per disciplinare il trasporto, la sepoltura, la cremazione e l’eventuale esumazione delle salme cosi come gli interventi praticati su di esse. (4) Il Consiglio di Stato emana disposizioni di polizia mortuaria e cimiteriale e disciplina l’attività delle imprese di pompe funebri. (5) Sono riservate le leggi speciali, il diritto federale, nonché le convenzioni intercantonali e internazionali in questa materia.