Viaggi

Ancora file ai controlli: Zurigo-Kloten, ma che succede?

Anche oggi, a causa della carenza di personale, si sono create code lunghissime a partire dalle 6 – La polizia cantonale zurighese, responsabile della sicurezza, afferma: «Presto una soluzione»
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Red. Online
02.05.2023 11:57

Oggi, martedì 2 maggio 2023, i media svizzerotedeschi hanno segnalato, ancora, problemi all’aeroporto di Zurigo-Kloten. Il motivo? Le code, sempre loro, ai controlli di sicurezza. Possibile? Evidentemente sì. Code, leggiamo, cominciate già alle 6 del mattino, con tutte le conseguenze del caso a livello di umore fra chi, per svago o lavoro, oggi deve volare.

«Non avevo mai vissuto nulla del genere» ha confidato al Blick uno dei tanti passeggeri incolonnati. «Non mi sarei mai aspettato una cosa così in Svizzera». Fra i passeggeri in coda anche molti bambini. «La mia valigia – ha proseguito l’intervistato – non è nemmeno stata pesata al check-in perché, banalmente, non c’era più tempo per farlo».

Bettina Kunz, portavoce dello scalo, ha spiegato che, pur non essendo ancora in alta stagione, le cosiddette vacanze di primavera e il ponte del 1. maggio, di certo, non hanno aiutato a smaltire le code. «Al mattino presto, a mezzogiorno e alla sera abbiamo molti voli fra decolli e atterraggi». Ergo, è facile che si creino colli di bottiglia.

Una soluzione? Presto, ma...

Ma c’è di più. I viaggiatori, a Zurigo-Kloten, stanno sopportando tempi di attesa sempre più lunghi da diversi giorni oramai. Scene simili a quelle odierne, ad esempio, si erano verificate la scorsa settimana. E il motivo di queste attese è legato alla carenza di personale per i controlli di sicurezza, di cui è responsabile la Polizia cantonale zurighese.

«Attualmente consigliamo ai passeggeri di arrivare due o tre ore prima, poiché nelle ore di punta possono esserci tempi di attesa più lunghi ai controlli» ha aggiunto Kunz. Allo stesso tempo, tuttavia, «sconsigliamo di venire troppo presto». E questo perché «se tutti i passeggeri lo fanno, si creeranno nuove file».

La Polizia cantonale zurighese, dal canto suo, ha spiegato di essere attivamente alla ricerca di soluzioni. Soprattutto in vista dell’estate, quando più persone andranno in vacanza. Sul come risolvere il problema, però, non sembra esserci molta chiarezza.