Berna

Approfondimenti in corso sull'import di oro russo

Si indaga sulle tre tonnellate d'oro con denominazione di origine Russia importate in Svizzera dal Regno Unito lo scorso maggio
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Ats
24.06.2022 11:33

Sull'importazione in Svizzera di oro russo proveniente dalla Gran Bretagna sono in corso approfondimenti. Lo scrive in una nota odierna l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) confermando una notizia in tal senso pubblicata da Bloomberg ieri e ripresa da altre agenzie internazionali.

Lo scorso maggio, circa tre tonnellate d'oro - per un valore di 194 milioni di franchi - con denominazione di origine Russia sono state importate in Svizzera dal Regno Unito. Per motivi legali, specifica il comunicato, non è possibile fornire dettagli sugli importatori del metallo prezioso.

Tenuto conto della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia dall'UE e dalla Svizzera, l'UDSC sta esaminando le importazioni in questione. Tuttavia, l'importazione in Svizzera di oro proveniente dalla Russia non è vietata dall'Ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina. L'esportazione di oro verso la Russia è invece proibita dall'ordinanza sulle sanzioni in vigore.

Tutti i lingotti prodotti da raffinerie russe dopo il 7 marzo scorso non possono più essere commercializzati in Svizzera. Tuttavia, in linea di principio, i lingotti fabbricati da raffinerie russe prima di quella data potranno continuare a essere scambiati. Per l'oro in altre forme (gioielli, monete d'oro) non ci sono sostanzialmente restrizioni commerciali, puntualizza la nota.

Ieri, l'UDSC aveva dichiarato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) che le raffinerie di metalli preziosi svizzere avevano cessato di acquistare oro russo quando l'Ucraina è stata invasa il 24 di febbraio. Tuttavia, l'UDSC aveva precisato che una grossa consegna aurea - oltre tre tonnellate, ossia la prima fornitura di tali dimensioni in tre mesi - era entrata nella Confederazione in maggio.

Un portavoce dell'UDSC aveva spiegato che la Svizzera aveva seguito la decisione di Bruxelles di imporre un'ampia serie di sanzioni economiche alla Russia. Tuttavia, finora nessuna sanzione esplicita era stata imposta sull'acquisto d'oro russo e tale acquisizione non è illegale.

Le raffinerie d'oro elvetiche rappresentano tra il 65% e il 70% della produzione annuale delle raffinerie mondiali. L'Associazione svizzera dei fabbricanti e commercianti di metalli preziosi (ASFCMP), che rappresenta le raffinerie, aveva dichiarato ieri in una nota che nessuno dei suoi membri «è responsabile di queste importazioni».

Sebbene la legislazione svizzera e le sanzioni non vietino l'import d'oro russo in Svizzera, l'ASFCMP aveva voluto precisare «che non c'è posto nella Confederazione per l'oro d'origine dubbia e che si aspetta dai suoi membri che agiscano con prudenza e si astengano in caso di dubbio».

L'UDSC aveva peraltro sottolineato che le sanzioni attuali includono la vendita d'oro dalla Svizzera alla Russia. Inoltre, i lingotti prodotti dal 7 marzo da società russe che sono state sospese sul mercato di Londra «non sono più accettati in Svizzera e sono esclusi dal commercio», aveva sottolineato una portavoce. Le banche elvetiche non sono più autorizzate a riceverne.