Consiglio nazionale

Attesa una decisione sullo sgombero del deposito di munizioni Mitholz

Costruito durante la Seconda guerra mondiale nella montagna, una parte è esplosa nel 1947, causando la morte di nove persone e devastando il villaggio
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
04.05.2023 07:31

Il Consiglio nazionale, al suo terzo - e ultimo - giorno di sessione speciale, inizierà la seduta occupandosi del credito miliardario per lo sgombero delle munizioni inesplose custodite nell'ex deposito di Mitholz (BE).

Costruito durante la Seconda guerra mondiale nella montagna, una parte del deposito di munizioni Mitholz è esplosa nel 1947. Nove persone sono morte e il villaggio è stato devastato. Circa 3.500 tonnellate di munizioni inesplose giacciono ancora nel ventre della montagna.

Stando a un rapporto pubblicato nel giugno del 2018, il rischio di nuove esplosioni è più elevato del previsto rendendo necessari i lavori di sgombero, che dovrebbero durare una decina di anni. Il progetto avrà quindi un grande impatto sulla popolazione del luogo, con gli abitanti che dovranno decidere se partire definitivamente o prevedere un futuro ritorno.

Per lo sgombero del deposito di munizioni e la riqualificazione dell'intera area interessata, il Consiglio federale ha chiesto lo scorso novembre al Parlamento un credito di 2,59 miliardi di franchi da sbloccare in due fasi. La prima tranche pari a 1,09 miliardi, sulla quale si esprimerà oggi il Consiglio nazionale, comprende misure preliminari e di protezione nonché le attività di preparazione dello sgombero.

Altro tema atteso: l'iniziativa parlamentare che propone di introdurre un'eccezione nella legge sul materiale bellico affinché sia possibile riesportare armi svizzere verso l'Ucraina, paese in guerra dopo essere stato invaso dalla Russia. Tale eccezione si riferisce solo a questo conflitto.

Finora tutti i tentativi esperiti per modificare la legge sul materiale bellico per consentire la riesportazione di armi prodotte in Svizzera o sono falliti oppure hanno prodotto risultati simbolici.