Benvenuti a EuroAirport, dove (quasi) ogni giorno c'è un allarme bomba
All'EuroAirport di Basilea-Mulhouse, quella odierna, è stata un'altra giornata di passione. Un allarme bomba, l'ennesimo, si è tradotto in un'altra evacuazione dello scalo. Della serie: non si sa mai. La situazione, nel frattempo, è tornata alla normalità. Tuttavia, in vista delle vacanze autunnali – un periodo notoriamente intenso per il traffico aereo – la situazione non è certo delle migliori. A maggior ragione se, appunto, consideriamo che la struttura, negli ultimi giorni, è stata sollecitata e non poco. Ne avevamo parlato qui.
Ma come vive, il gestore di un aeroporto, momenti tanto delicati quanto complicati? E quali sono le ripercussioni in termini di operatività e perdite economiche? Lo abbiamo chiesto alla responsabile della comunicazione di EuroAirport, Manuela Witzig. Alla quale, innanzitutto, abbiamo chiesto qualche dato sulle tante, troppe cancellazioni di voli causate dalle evacuazioni. Per tacere dei ritardi. Witzig, a titolo di esempio, ha citato le ultime tre evacuazioni prima di quella odierna. Quelle del 19, del 20 e del 24 ottobre. «Giovedì 19 abbiamo avuto 36 cancellazioni e 8 voli dirottati su altri scali in arrivo, cui bisogna aggiungere 40 partenze annullate» ha spiegato la nostra interlocutrice. «Venerdì 20, invece, in arrivo i voli cancellati erano 21 mentre quelli dirottati 3. A non partire sono stati 23 voli. Martedì 24, infine, sono stati annullati 10 voli e ne sono stati dirottati altri 4, mentre in partenza sono stati cancellati 15 voli».
Witzig, per contro, non si è sbottonata a livello di cifre. «Non possiamo ancora stimare le perdite finanziarie per l'aeroporto» ha spiegato la portavoce. «E, di riflesso, non possiamo pronunciarci sulle perdite finanziarie subite dalle compagnie aeree e dalle aziende che operano a EuroAirport. Allargando il campo, tuttavia, è importante precisare che la pianificazione è di un'importanza capitale nel trasporto aereo. Se non può essere garantita, come è stato il caso in questi giorni, le perturbazioni e le conseguenze sono pesanti e forti per tutte le parti in causa». Gestore dello scalo compreso.
Detto delle evacuazioni, delle cancellazioni e di una situazione, in generale, tutto fuorché serena, «il personale dell'aeroporto e le autorità hanno compiuto sforzi notevoli per limitare il più possibile i disagi dei passeggeri». Dopo la prima evacuazione di giovedì 19 ottobre, ha proseguito Witzig, «abbiamo reagito rapidamente». Tant'è che i passeggeri evacuati «sono stati assistiti meglio già venerdì 20 ottobre e martedì 24 ottobre. Ad esempio, sono stati installati servizi igienici di fronte all'edificio dell'aeroporto e sono stati distribuiti più rapidamente cibo, coperte e via discorrendo. È stato inoltre organizzato un servizio di autobus per raggiungere un edificio all'esterno dell'aeroporto, dove i passeggeri hanno potuto aspettare e mangiare».
Bene, ma la sicurezza? EuroAirport ha notato un aumento di questi allarmi da quando la Francia è ripiombata nell'incubo terrorismo? «In Francia, in seguito all'attacco terroristico di Arras del 13 ottobre scorso, il piano Vigipirate del governo francese è stato innalzato al livello massimo di Urgence Attentat per l'intero Paese» conclude Witzig. «Questo livello si applica anche all'aeroporto di Basilea-Mulhouse, in quanto situato interamente in Francia». Livello massimo, banalmente, significa che nulla viene lasciato al caso. Flavien Bénazet, segretario generale del sindacato di polizia SNUIPN, alcuni giorni fa ha spiegato che, sebbene finora non sia stata confermata alcuna minaccia reale, le segnalazioni vanno prese sul serio. Tutte le segnalazioni, sì. «Non possiamo correre alcun rischio, quindi nessun allarme viene affrontato alla leggera».