Bonnafont: Ginevra e la Svizzera devono rimanere «fedeli» al multilateralismo

Per Jérôme Bonnafont, ambasciatore di Francia all'ONU, il ritiro degli Stati Uniti dal multilateralismo è una cattiva notizia per la Ginevra internazionale. Egli auspica che la Svizzera rimanga fedele all'approccio multilaterale alla luce dei tagli proposti dall'amministrazione Trump.
La Ginevra internazionale è nata dall'ordine mondiale creato sotto l'egida degli Stati Uniti. Dal punto di vista politico, un ritiro degli USA dal multilateralismo «non è una buona cosa» per la Confederazione, afferma Bonnafont in un'intervista pubblicata oggi da Le Temps.
La Svizzera deve fare le sue scelte, ma «Ginevra porta qualcosa alla cultura della pace e della cooperazione», aggiunge l'ambasciatore. Questi esprime la speranza che la Svizzera e Ginevra rimangano «fedeli con la stessa passione, interesse e convinzione alla vocazione multilaterale del loro popolo e del loro Paese».
Un nuovo equilibrio finanziario
Sul piano finanziario, secondo l'ambasciatore, il sistema era da tempo consapevole della sua eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti. La situazione attuale ci impone di riflettere sulla necessità di diversificare le fonti di finanziamento dell'azione multilaterale, cosa che la Francia sostiene da tempo.
L'equilibrio finanziario dell'ONU cambierà: la Cina è già quasi alla pari con gli Stati Uniti nel finanziamento obbligatorio delle Nazioni Unite, sottolinea Bonnafont. E matematicamente, i contributi di India e Brasile al sistema ONU cresceranno con le loro economie.
Per quanto riguarda i contributi volontari, la Cina, gli Stati del Golfo, l'India e il Brasile si affidano attualmente alla solidarietà bilaterale piuttosto che a quella multilaterale. Si tratterà quindi di convincere questi Paesi a destinare più fondi agli aiuti multilaterali, suggerisce ancora l'ambasciatore francese.