Carenza di alloggi, due votazioni in Engadina
Trovare un alloggio a pigione moderata in Alta Engadina, nei Grigioni, è un'impresa. Gli abitanti di Sils e St. Moritz sono chiamati alle urne su due oggetti ideati per far fronte a questo problema.
A fine gennaio la popolazione di Sils potrà esprimersi su un'iniziativa per mantenere il numero di abitazioni primarie. Il 9 febbraio anche St. Moritz andrà alle urne per un progetto di appartamenti riservato ai residenti.
Iniziativa "prime case rimangono tali"
Nella località affacciata sul lago di Sils sono state raccolte 138 firme per l'iniziativa «Prime case rimangono tali». Secondo la costituzione comunale ne sono necessarie 40. Una grande partecipazione, per un problema molto sentito. Stando al testo del messaggio pubblicato sul sito del Comune, le oltre 170 abitazioni primarie presenti devono rimanere a disposizione della popolazione locale.
Se l'iniziativa venisse approvata, si annullerebbe un paragrafo contenuto nella legge comunale sulle seconde case, entrata in vigore nel 2018. Nel testo è previsto che una prima casa può essere trasformata in una di vacanze. Il proprietario deve però dapprima provare che è stata usata per vent'anni come abitazione primaria. Inoltre l'obbligo di residenza primaria viene revocato solo in cambio del pagamento di una tassa.
Con l'accettazione dell'iniziativa, sostenuta dal consiglio comunale, le 170 case primarie rimarranno a disposizione dei residenti e i dipendenti delle aziende con sede a Sils. La popolazione si esprimerà in merito durante l'assemblea comunale prevista il 22 gennaio.
Nuovi appartamenti a St. Moritz Bad
Entro la fine del 2026 St. Moritz, vicino alla stazione a valle Signal dovrebbe sorgere un nuovo complesso abitativo con 19 appartamenti da 1,5 fino a 4,5 locali. Secondo il testo di presentazione del Comune, lo spazio abitativo sarà riservato ai residenti e ai nuovi arrivati, deve essere reso disponibile in tempi brevi e avere un prezzo accessibile. Nel messaggio, il Municipio scrive che il costo degli affitti non è ancora stato definito, ma si baserà sulla dimensione e l'ubicazione dell'appartamento nonché il reddito degli inquilini. Resta anche da chiarire se la proprietà verrà gestita dal Comune, da una fondazione o una cooperativa edilizia.
Il credito per la costruzione del nuovo immobile ammonta a 13,1 milioni di franchi. Il Municipio consiglia agli aventi diritto di voto di accettare il credito in votazione il 9 febbraio.