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Cassa malati sempre più cara: premio medio su del 10.5% in Ticino

Ecco la stangata: il prossimo anno il premio medio mensile ammonterà a 359,50 franchi in Svizzera (+8,7%) mentre nel nostro cantone salirà a 430,10 franchi – L'aumento dei premi è dovuto all'aumento dei costi, cresciuti in modo più sensibile del previsto a partire dal secondo semestre del 2021 – LA DIRETTA
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Cassa malati sempre più cara: premio medio su del 10.5% in Ticino
Red. Online
26.09.2023 14:00
17:26
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Le organizzazioni reagiscono con forza alla stangata

Non solo i partiti, ma anche le principali organizzazioni della sanità, degli assicuratori e dei consumatori hanno reagito con veemenza all'annuncio del netto aumento dei premi malattia per il 2024 e moltiplicato le proposte per contenere i costi. Per molti, la misura è colma.

La Federazione romanda dei consumatori (FRC) chiede una moratoria sui premi delle casse malati. «Mentre il Parlamento si è mostrato incapace di metter mano a riforme ambiziose, gli assicurati sopportano il fardello di questa legislatura persa», scrive l'organizzazione.

La FRC propone prezzi dei medicinali simili a quelli praticati nei Paesi vicini, un miglior coordinamento delle cure, in particolare di quelle primarie, e la fissazione di un tetto massimo dei premi al 10% del reddito dei nuclei famigliari.

Secondo la Federazione dei medici svizzeri (FMH), l'aumento dei premi nelle proporzioni annunciate oggi non è una fatalità. «Importanti riforme potrebbero frenarlo, ma sono bloccate», ha deplorato.

L'FMH invita all'introduzione di un finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e ospedaliere, al fine di alleggerire i premi. Medici, ospedali e farmacie propongono inoltre la fissazione di margini indipendenti sui prezzi dei medicinali originali e dei generici, che consentirebbero di risparmiare 250 milioni di franchi all'anno.

Sul fronte degli assicuratori, Santésuisse giustifica l'aumento dell'8,7% dei premi con i costi dei farmaci, delle cure e delle prestazioni di psicoterapia e fisioterapia.

Delle riforme sono indispensabili, prosegue, così come un calo delle tariffe dei laboratori e dei prezzi dei medicamenti e un maggiore impiego dei generici. Tali misure consentirebbero di risparmiare oltre un miliardo di franchi all'anno, secondo Santésuisse.

Curafutura, l'altra grande federazione delle casse malati, deplora «l'inerzia politica» in Svizzera. L'associazione ricorda in particolare di essersi impegnata «fino all'ultimo minuto per una revisione dei margini sulla distribuzione dei medicinali». Ciò avrebbe permesso, secondo suoi calcoli, di risparmiare immediatamente 60 milioni di franchi, nonché di fare economie supplementari per svariate centinaia di milioni.

Dal canto loro, i responsabili dei dipartimenti cantonali della sanità e della socialità dei cantoni romandi e del Ticino, riuniti in seno alla Conferenza latina degli affari sanitari e sociali, suonano il campanello d'allarme.

I tentativi di riformare il sistema effettuati dai cantoni (pianificazione, raggruppamento ospedaliero, limitazione dell'ammissione dei medici a praticare a carico dell'assicurazione malattie) sono regolarmente annacquati dal Parlamento federale e rimessi in discussione dai tribunali, deplora la Conferenza latina. Alla fine, i cantoni «diventano semplici esecutori».

Lukas Engelberger, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS), e consigliere di Stato di Basilea Città, ha a sua volta respinto al mittente la critica di inadempienza da parte dei cantoni. Questi ultimi «sono pronti ad assumersi le loro responsabilità in materia di costi, e lo fanno già con effetti sensibili», ha aggiunto.

Nel frattempo, occorre considerare lo sviluppo della medicina e l'evoluzione demografica, che pesa sui costi, ha ancora sottolineato Engelberger.

16:43
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Curafutura: «È urgente una discussione sul catalogo delle prestazioni»

Il direttore di curafutura Pius Zängerle dichiara: «curafutura si è impegnata fino all’ultimo affinché il DFI inserisse la revisione relativa ai margini di distribuzione nella revisione delle disposizioni sui medicamenti». Ciò avrebbe permesso «un risparmio immediato di 60 milioni di franchi. E, di conseguenza, con un maggior utilizzo dei generici e dei biosimilari si sarebbe potuto ottenere un risparmio supplementare per varie centinaia di milioni di franchi. Il DFI ha rinunciato a questa possibilità di contenere l’aumento dei costi, almeno per il momento. È ancora più importante contenere i costi laddove la loro riduzione non implica rinunce in termini di qualità e permette di correggere un incentivo negativo. Nel caso specifico, il farmacista o il medico guadagnano di più dispensando il farmaco originale invece del generico, meno caro».

Altre riforme di rilevanza sistemica che possono contenere i costi sono state avviate anni fa ma non sono ancora andate in porto, scrive ancora Curafutura. La prima è il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS). Secondo i calcoli dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), la riduzione dei costi ammonterebbe ad almeno 1 miliardo di franchi. Anche la seconda riforma, ossia il nuovo tariffario medico TARDOC che dovrà finalmente sostituire l’ormai obsoleto TARMED, avrà un effetto di contenimento dei costi. Il sistema di neutralità dei costi messo a punto per il TARDOC garantisce un’evoluzione dei costi inferiore alla media e comporterebbe un risparmio di 600 milioni di franchi entro tre anni (dal 2025).

Per alleggerire il carico finanziario che pesa sugli assicurati, occorre avviare una discussione di fondo sul catalogo delle prestazioni rimborsate dall’assicurazione di base, che copre il 98% di tutte le prestazioni. «Se vogliamo alleggerire il carico per gli assicurati, dobbiamo mettere in discussione l’estensione delle prestazioni attualmente coperte dall’assicurazione di base», afferma Zängerle. È inoltre importante che fornitori di prestazioni, soggetti finanziatori e pazienti uniscano le forze per evitare prestazioni superflue o persino dannose.

Molte delle attuali proposte di riforma non fanno che peggiorare il sistema attuale, si legge ancora nel comunicato stampa. Distolgono l’attenzione dal fatto che alcune riforme, come la revisione dei margini di distribuzione, EFAS e il TARDOC, sono in dirittura di arrivo. Quando saranno state definitivamente approvate e attuate, si creerà un margine di manovra per nuove riforme in grado di garantire che il nostro sistema sanitario rimanga tra i migliori al mondo, ma sia anche economicamente sostenibile.

15:55
15:55
Le reazioni dei partiti

Non si sono fatte attendere le reazioni indignate da parte del mondo politico dopo l'annuncio del ministro della sanità Alain Berset e dell'Ufficio federale della sanità pubblica del netto aumento (+8,7%) dei premi dell'assicurazione malattia nel 2024. I loro rimedi sono tuttavia diversi.

In oltre dodici anni di gestione socialista della sanità a Berna e nei cantoni, i costi della sanità non hanno cessato di aumentare e numerose prestazioni sono state aggiunte al catalogo di base. Così reagisce il PLR al forte aumento dei premi malattia annunciato oggi.

Per i liberali-radicali, si tratta di un «grave smacco». Il sistema sanitario è diventato «gargantuesco», ha aggiunto il partito. «È un'ammissione di fallimento della politica socialista». Quale alternativa, il PLR propone un modello di assicurazione «budget» che consentirebbe di pagare fino al 25% di premi in meno e «senza limitare la libertà di scelta». Il partito denuncia la politica del «centro-sinistra», che preferisce statalizzare al massimo e spendere i soldi pubblici in sovvenzioni, aumentando così le imposte, si legge in una nota odierna.

Di tutt'altro avviso il PS che replica fustigando la destra: «la popolazione non ne può più di attendere delle agevolazioni. Rifiutandosi di agire, la maggioranza di destra e del centro del Parlamento mette sotto pressione il potere d'acquisto delle economie domestiche», deplorano i socialisti. «I partiti borghesi chiudono gli occhi, e ciò è da irresponsabili», aggiunge il PS, facendo riferimento al rincaro generale dei prezzi.

Quale rimedio il PS punta a limitare i premi al 10% del reddito e inveisce contro il modello «antisociale» dei premi pro capite.

L'UDC se la prende invece con quello che definisce il «bilancio vergognoso» del ministro della sanità Alain Berset. «Sotto il suo regno, i premi sono aumentati in maniera esponenziale oltre il 40%», tuona il principale partito svizzero. A suo avviso, la classe media paga due volte il conto: non solo con i premi malattia ma anche con le imposte sul reddito, quelle «dei richiedenti asilo, degli immigrati e degli specialisti dell'ottimizzazione».

L'UDC chiede franchigie più elevate per i richiedenti. Le cure per questa categoria di persone dovrebbero inoltre «essere limitate al minimo indispensabile».

L'Alleanza del Centro parla di uno «choc dei premi» che tocca in particolare la classe media e le famiglie, già molto colpite dall'inflazione generale.

«Non si può andare avanti così», sottolinea il partito di Gerhard Pfister, che illustra la sua iniziativa «per un freno dei costi della sanità». Il testo è il solo che «affronta alla radice i problemi e permette una soluzione duratura», aggiunge il Centro.

A loro volta i Verdi denunciano uno «choc dei premi» e di un «malfunzionamento del sistema sanitario». Il partito ricorda la sua proposta: introdurre dei premi malattia proporzionali al reddito. Un progetto è stato depositato nelle due Camere federali e il Consiglio degli Stati dovrebbe pronunciarsi entro la fine di quest'anno.

L’indicizzazione dei premi sui salari - un sistema che la Svizzera conosce già per esempio nel caso dell'assicurazione infortuni - consentirebbe una ripartizione più equa dei costi della sanità in funzione dei mezzi di ciascuno, sostiene il partito ecologista.

15:13
15:13
Gli aumenti più importanti dal 1996

L'aumento medio dell'8,7% dei premi malattia annunciati per il 2024 è il più importante dal 2010. Ecco i dieci incrementi medi annui più elevati mai registrati dall'introduzione della LAMal nel 1996:

2002: +9,7%

2003: +9,6%

2024, 2010 e 1997: +8,7%

2023: +6,6%

2011: +6,5%

2006: +5,6%

2001: +5,5%

1997: +4,9%

14:36
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Il Ticino è il cantone più colpito

In Ticino i premi aumenteranno del 10,5%, con il premio medio mensile che dai 389,30 franchi del 2023 l'anno prossimo salirà a 430,10 franchi. Il cantone che sarà maggiormente risparmiato è Appenzello Interno, dove i premi dell'assicurazione sanitaria aumenteranno «solo» del 6,5% nel 2024.

Qui la situazione in grafica.

14:32
14:32
PLR: «Ecco la nostra alternativa credibile»

«Dopo dodici anni di gestione socialista della sanità, il consigliere federale e presidente della Confederazione Alain Berset ha annunciato oggi che i premi di cassa malati aumenteranno in media del 8,7%». Così, il PLR, in un comunicato. «Anche se disponiamo di un eccellente sistema sanitario, dobbiamo essere chiari: si tratta di un palese fallimento» si legge nel testo. E ancora: «Nel corso degli anni, il sistema sanitario ha integrato un numero enorme di servizi ed è diventato enorme. Di conseguenza, i costi sono aumentati e, logicamente, anche i premi di cassa malati. È un'ammissione di fallimento di una politica socialista senza una vera ricetta per contenere l'aumento dei costi della salute».

Per questo motivo, «il PLR propone un modello che consente di ridurre i premi senza compromettere la qualità delle cure. Questo modello di assicurazione su misura (budget) consentirebbe alle persone di pagare fino al 25% in meno di premi senza limitare la libertà di scelta. Questo modello, che è stato accolto positivamente anche dagli economisti sanitari, aiuta a ridurre i costi senza compromettere la qualità o la solidarietà. Alcuni elementi del modello, come la sottoscrizione di contratti pluriennali, saranno affrontati e dibattuti durante la sessione delle Camere di questa settimana, a riprova del fatto che le nostre proposte sono pragmatiche e hanno trovato una maggioranza. È inoltre necessario rafforzare la concorrenza e la digitalizzazione del sistema sanitario».

Con socialisti al comando, fa notare il PLR, i premi sono in aumento da anni. «Negli ultimi mesi, altri partiti hanno avanzato proposte, ma senza affrontare il cuore del problema: l'aumento dei costi. Da parte del PS, sentiamo parlare di maggiore ridistribuzione (è risaputo che i soldi crescono sugli alberi) e di maggiore nazionalizzazione del sistema (è risaputo che lo Stato è un gestore molto migliore del settore privato). Per quanto riguarda il Centro, predilige concetti teorici vaghi, che non dicono esattamente cosa si vuole (è risaputo che la teoria è efficace). Il centro-sinistra non affronta mai il nocciolo del problema: i costi. Preferisce fare ciò che sa fare meglio: massimizzare l'intervento dello Stato e spendere denaro pubblico in sussidi, aumentando così le tasse. Il PLR si opporrà con convinzione a queste non soluzioni e si batterà per un sistema sanitario di alta qualità e accessibile a tutti».

14:24
14:24
Perché non riformare il sistema?

Negli ultimi mesi si è discusso di varie iniziative e di varie possibilità di riforma del sistema, in un contesto di strangolamento economico per le famiglie, tra l'aumento dei prezzi dell'energia e dell'inflazione.

Anne-Geneviève Bütikofer, direttrice di H+, Ospedali Svizzeri, chiede un cambiamento radicale e un dibattito sul regime di assicurazione sanitaria unica. Raymond Loretan, presidente di Swiss Medical Network, ritiene necessaria una riforma totale. Michel Matter, consigliere nazionale dei Verdi e presidente dell'Associazione dei medici di Ginevra, propone l'idea di un'assicurazione sanitaria pubblica cantonale.

14:23
14:23
La questione delle riserve

Le riserve sono necessarie agli assicuratori per garantire il funzionamento del sistema, ma non appartengono alle compagnie assicurative. Nel 2022, agli 1,75 miliardi di perdite tecniche si sono aggiunti gli 1,75 miliardi che gli assicuratori hanno perso sui mercati. In totale, gli assicuratori hanno registrato una perdita totale di 3,5 miliardi, compensata appunto dalle riserve.

Berset, dal canto suo, ha affermato che tutto è andato nella direzione sbagliata: i costi che hanno continuato a crescere a un ritmo molto elevato, la raccolta dei premi nel 2023 inferiore al previsto e, infine, le riserve e le perdite che «gli assicuratori non hanno recuperato nel 2022».

14:19
14:19
«La popolazione svizzera invecchia»

«La popolazione svizzera invecchia e l'età media aumenta nel tempo» ha detto ancora Alain Berset per motivare l'impennata dei prezzi. Per tacere del costo dei farmaci. Quelli antitumorali, i trattamenti immunosoppressivi e gli antidiabetici, ha spiegato il consigliere federale, rappresentano da soli il 50% dell'aumento dei costi legati al consumo di farmaci. Il prezzo per assicurato è passato dai 60 franchi del 2015 ai 140 del 2023. È vero, i progressi nel campo scientifico hanno fatto sì che sul mercato siano arrivati farmaci in grado di curare malattie prima incurabili. Una buona notizia, di per sé, ma il costo come detto è alquanto elevato.

14:13
14:13
Dal 2018 l'aumento medio dei premi è stato del 2,4%

A livello nazionale, ha aggiunto Berset, dal 2018 a oggi «l’aumento medio dei premi è stato del 2.4%». I premi di cassa malati, ha aggiunto il ministro della Salute, «rispecchiano i costi della salute». E ancora: «La sola maniera efficace per frenare questi aumenti è agire sui costi. Noi abbiamo proposto, come Consiglio federale, delle soluzioni in questo campo». L’aumento dei premi previsto per il 2024, infine, «mostra proprio la necessità di avere delle misure per frenare l’aumento dei costi». 

14:11
14:11
Berset: «È una cattiva notizia per le famiglie»

In conferenza stampa, Alain Berset ha annunciato con tono grave l'ennesimo aumento dei premi. Che, per il 2024, è dell'8,7% a livello nazionale per quanto riguarda il premio mensile medio. Un aumento sentito, se non sentitissimo in Ticino, con il premio medio mensile che l'anno prossimo salirà a 430,10 franchi (era a 389,30 franchi nel 2023). «Si tratta di una cattiva notizia per le famiglie, già confrontate con altri rincari» ha spiegato il consigliere federale.

14:00
14:00
Cassa malati, ecco la stangata

Aumento doveva essere, aumento – effettivamente – sarà. Nel 2024 il premio medio mensile raggiungerà i 359,50 franchi, facendo registrare un aumento di 28,70 franchi (+8,7 %) rispetto al 2023. L’aumento dei premi, fa sapere la Confederazione, è dovuto all’aumento dei costi che sono cresciuti in modo più sensibile del previsto a partire dal secondo semestre del 2021 e in particolare quest’anno. La progressione dei costi è dovuta al maggior numero di consultazioni mediche e di prestazioni ospedaliere ambulatoriali nonché al maggior impiego di medicamenti più costosi. Il contenimento dei costi resta quindi un compito centrale per tutti gli attori al fine di garantire che le prestazioni sanitarie restino finanziariamente sostenibili per la popolazione.

Nel 2024 il premio medio mensile ammonterà a 359,50 franchi, ossia 28,70 franchi in più rispetto al 2023 (+8,7 %). Il premio medio degli adulti aumenterà di 33,80 franchi (+8,6 %), raggiungendo 426,70 franchi. Quello dei giovani adulti ammonterà a 300,60 franchi con un aumento di 23,80 franchi (+8,6 %). Il premio medio dei minorenni raggiungerà i 111,80 franchi, ossia 8 franchi in più rispetto al 2023 (+7,7 %). Capitolo Ticino: il premio medio mensile passerà da 389,30 a 430,10 franchi, per un aumento del 10,5%.

La causa principale dell’elevato aumento dei premi è la forte crescita dei costi sanitari. I premi rispecchiano infatti i costi. Nel primo semestre del 2023 i costi sono aumentati del 6,4 per cento rispetto al primo semestre del 2022. Per l’anno in corso, gli assicuratori si aspettano un aumento dei costi del 5,3 per cento e un’ulteriore progressione del 3,4 per cento nel 2024.

Questo forte incremento dei costi è riconducibile a una molteplicità di fattori: l’invecchiamento della popolazione, i nuovi medicamenti e trattamenti nonché un aumento delle prestazioni sanitarie, come quelle ospedaliere ambulatoriali o di fisioterapia. 

Nel 2022 i costi delle prestazioni sanitarie per assicurato sono cresciuti in misura maggiore nel settore ospedaliero-ambulatoriale (+8,5 %) che in quello degli studi medici (+5,1 %). Il numero di consultazioni mediche per paziente è stabile, tuttavia i costi per consultazione aumentano. Il netto aumento dei costi delle prestazioni ospedaliere stazionarie, che generano il 19 per cento dei costi a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medicosanitarie (AOMS), è in parte dovuto ai ritardi nella fatturazione di prestazioni dell’anno precedente da parte di ospedali e cliniche di riabilitazione causati da una nuova struttura tariffale. In vari Cantoni si osserva un incremento dei punti tariffali nel settore ospedaliero ambulatoriale.

Nel 2022 i medicamenti sono stati responsabili del 22 per cento dei costi dell’AOMS. La crescita dei costi dei medicamenti del settore ambulatoriale (+5,5 %) si è attestata a un livello costantemente elevato. Tuttavia, nel confronto annuale i costi dei medicamenti aumento in misura maggiore rispetto ai restanti costi a carico dell’AOMS. Gli antitumorali, gli immunosoppressori e gli antidiabetici hanno fatto registrare la crescita più netta e sono responsabili del 50 per cento dell’aumento dei costi per assicurato nel 2023. Anche le richieste eccessive di prezzo per le nuove omologazioni e il ricorso troppo frequente ai preparati originali influiscono sulla progressione dei costi.

Nel 2022 i forti effetti di recupero dopo la pandemia hanno comportato maggiori costi e provocato una perdita per le attività assicurative pari a 1,7 miliardi di franchi. A ciò si aggiunge una perdita di investimento di 1,8 miliardi di franchi dovuta alla difficile situazione sui mercati dei capitali, che corrisponde a un rendimento degli investimenti del -11 per cento. Le perdite sono state interamente compensate dalle riserve, che sono così diminuite a 8,5 miliardi di franchi in tutti i settori all’inizio del 2023. Nel complesso, gli assicuratori dispongono di sufficienti riserve, ma viene a mancare quel cuscinetto necessario per contenere ulteriormente l’evoluzione dei premi.

L’elevato aumento dei premi nel 2024 è riconducibile a molteplici fattori. Oltre all’aumento dei costi atteso, è necessario colmare un certo divario. Da un lato, i premi non copriranno i costi del 2023 poiché questi ultimi sono maggiori del previsto. Dall’altro, un numero sopra la media di assicurati ha cambiato assicuratore o scelto una franchigia più elevata per ridurre l’onere dei premi. Pertanto in media nel 2023 i premi sono aumentati in misura inferiore (+ 5,4 %) a quanto preannunciato (+ 6,6 %). Le minori entrate derivanti dai premi devono ora essere incluse nel calcolo dell’evoluzione dei premi del 2024, che terrà inoltre conto dell’aumento dei costi nel 2024.

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha esaminato in dettaglio tutti i premi sottoposti dagli assicuratori per verificarne il rispetto delle prescrizioni legali, richiedendo adeguamenti laddove necessario. Tutti i premi sono stati approvati.

La Svizzera vanta un eccellente sistema sanitario. A causa del progresso medico-tecnico e dell’evoluzione demografica, i costi della sanità continueranno ad aumentare in futuro. Questo incremento deve essere limitato a un livello giustificabile dal punto di vista medico, senza pregiudicare la qualità delle cure.

Il Consiglio federale e il Dipartimento federale dell’interno (DFI) si impegnano da anni per contenere i costi sanitari. Dal 2012 l’UFSP ha ridotto i prezzi dei medicamenti di più di un miliardo di franchi e le tariffe dei laboratori del 10 per cento, realizzando risparmi di 140 milioni di franchi. Il programma HTA (Health Technology Assessments) ha permesso di conseguire ulteriori risparmi annui nell’ordine di 75 milioni di franchi. L’intervento del Consiglio federale nella struttura tariffale per le prestazioni mediche TARMED ha generato risparmi pari a 470 milioni di franchi. Con la revisione dell’ordinanza sull’assicurazione malattie (OAMal) e dell’ordinanza sulle prestazioni (OPre), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024, il Consiglio federale ha adottato diverse misure per promuovere l’impiego di generici e biosimilari più economici. Queste misure prevedono un potenziale di risparmio fino a 250 milioni di franchi l’anno.

Anche il programma nazionale per la digitalizzazione del settore sanitario (DigiSanté) contribuirà a migliorare il coordinamento tra gli attori sanitari e, di riflesso, l’efficienza del sistema.

Il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento due pacchetti di misure di contenimento dei costi nel settore dell’ assicurazione malattie. Nella sessione parlamentare in corso, il Parlamento delibererà sul secondo pacchetto di misure. L’obiettivo principale è la promozione di nuovi modelli per la fissazione dei prezzi dei medicamenti.