Berna

Cause collettive e investimenti esteri alle Camere federali

Altro tema che farà discutere è una mozione del consigliere nazionale Philippe Nantermod (PLR/VS) che auspica l'apertura domenicale dei negozi di prossimità
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Ats
17.03.2025 08:02

Prende avvio oggi pomeriggio la terza e ultima settimana della sessione primaverile delle Camere federali.

Al Consiglio nazionale (14:30-19:00), dopo l'Ora delle domande, i deputati si occuperanno a livello di divergenze della revisione totale della legge sul trasporto di merci.

Asilo e sicurezza

Il programma contempla in seguito la revisione della legge sull'asilo dove si parlerà di sicurezza nei Centri federali di accoglienza. Il Nazionale dovrà eliminare le ultime divergenze con gli Stati: i due consigli sono d'accordo sul fatto che, nel caso di richiedenti asilo renitenti, quest'ultimi possano essere esclusi dai locali comuni per 72 ore.

Cause collettive

In seguito, la Camera del popolo dovrà decidere se entrare o meno in materia su un progetto di legge che intende ampliare anche in Svizzera l'istituto delle cause collettive. La commissione preparatoria si è espressa contro, temendo un'americanizzazione della giustizia elvetica che potrebbe portare, a suo avviso, grave pregiudizio all'economia.

Il disegno di legge, frutto di una mozione presentata nel 2014 dalla ex consigliera nazionale Prisca Birrer-Heimo (PS/LU), intende ampliare l'attuale azione collettiva affinché in futuro si possano far valere anche pretese di risarcimento. Attualmente, infatti, se più soggetti sono danneggiati in modo uguale o analogo, ognuno di essi deve proporre individualmente un'azione per far valere i propri diritti. Conseguenza: in caso di danni di lieve entità, i danneggiati rinunciano spesso a rivendicare i loro diritti.

Ricongiungimento familiare

Sbrigato questo tema, il Nazionale non dovrebbe nemmeno entrare nel merito di un progetto di legge che si pone quale obiettivo di eliminare la penalizzazione dei cittadini svizzeri, rispetto a quelli Ue/Aels, nell'ambito del ricongiungimento familiare per quanto attiene all'ammissione dei membri stranieri della loro famiglia provenienti da Stati terzi.

Seguendo il Consiglio degli Stati, la commissione preparatoria teme un'immigrazione incontrollata. A suo parere non è possibile valutare le conseguenze del progetto - che riguarda per esempio i figli fra i 18 e 21 anni, o i genitori di un partner straniero - in termini d'immigrazione supplementare verso la Svizzera.

Protezione civile

Il Consiglio degli Stati (15:15-20:00) si occuperà in prima battuta delle divergenze riguardanti la legge sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile. I due rami del parlamento sono d'accordo sull'aspetto principale della riforma: in futuro, i civilisti devono poter essere chiamati a svolgere parte del loro servizio nella protezione civile (PC), servizio notoriamente a corto di personale. In caso di mancanza cronica di effettivi, i civilisti svolgerebbero 80 giorni al massimo nella PC.

In base alle nuove misure, un maggior numero di ex membri dell'esercito dovrebbe poter essere riassegnato alla protezione civile. Dovrà infatti prestare servizio nella PC chi non ha svolto la scuola reclute prima dei 25 anni ed è stato prosciolto dall'esercito e gli ex militari che, dopo la scuola reclute, sono stati dichiarati inabili e avrebbero ancora dovuto svolgere almeno 80 giorni di servizio militare.

Paracadute d'oro amministrazione

In seguito, il plenum dovrà occuparsi di una mozione che chiede di abolire i «paracadute» dorati per i collaboratori dell'amministrazione federale. La commissione preparatoria raccomanda la bocciatura di quest'atto parlamentare secondo il quale le indennità di partenza dovrebbero essere versate ai dipendenti pubblici soltanto in casi eccezionali.

Il motivo? Esiste già un'iniziativa parlamentare con una richiesta simile che sta per essere tradotta in una nuovo disposizione di legge. La mozione sarebbe un inutile doppione.

Investimenti esteri

Esaminata quest'ultima mozione, i «senatori» dovranno decidere se entrare o meno in materia sulla legge per la verifica degli investimenti, già approvata dal Consiglio nazionale. La commissione preparatoria degli Stati raccomanda di non esaminare questa norma perché teme ritorsioni.

La legge chiede che gli investimenti da parte di società estere, specie se controllate da uno Stato, in imprese svizzere attive in settori sensibili debbano in futuro essere soggetti a autorizzazioni. Stando alla commissione, essendo una piccola economia aperta, la Svizzera risentirebbe in modo massiccio dell'indebolimento dell'attrattiva della propria piazza economica e di una diminuita certezza giuridica. Investimenti diretti mediante capitali esteri, necessari e non problematici sotto il profilo strategico, verrebbero notevolmente ostacolati.

Aperture domenicali negozi

Altro tema che farà discutere è una mozione del consigliere nazionale Philippe Nantermod (PLR/VS) che auspica l'apertura domenicale dei negozi di prossimità. Il plenum dovrebbe respingere questo atto parlamentare per favorire un'iniziativa parlamentare che propone di consentire l'apertura domenicale dei negozi per 12 domeniche all'anno senza autorizzazione.

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