C'è un (altro) problema con il nuovo Air Force One del Consiglio federale

C'è chi lo chiama «Air Force One». E chi, invece, lo ha definito «Palazzo dei cieli». Parliamo del Bombardier Global 7500, il nuovo aereo del Consiglio federale. Un velivolo, chiamato a sostituire un Cessna Citation Excel 560XL costruito nel lontano 2002, che ha fatto e continua a far discutere per il prezzo – 103 milioni di franchi – e per alcuni problemi emersi, diciamo così, in corso d'opera. Uno su tutti: il Bombardier è troppo grande e, viste le sue dimensioni, necessita di un hangar ad hoc all'aeroporto di Berna-Belp. Un aspetto, questo, di cui la Confederazione era a conoscenza. Il punto, tuttavia, è che questo hangar sarà pronto fra due anni circa. Di riflesso, nell'attesa l'aereo verrà spostato a Payerne dove, però, la Confederazione dovrà «pagare un affitto» per lo spazio occupato dal jet. Alzando, notevolmente, i costi già elevati del progetto.
In queste ore, a emergere è un altro aspetto. Come annunciato, in pompa magna peraltro, il velivolo può volare fino a 14.260 chilometri senza rifornimento. Tradotto: volendo, da Berna può arrivare a Tokyo, Los Angeles e perfino in Australia. Peccato, però, che ci siano due nodi non indifferenti legati a questa affermazione. Per i voli più lunghi, riferisce fra gli altri il portale aeroTELEGRAPH, il jet del Consiglio federale dovrà sempre e comunque fare affidamento sulle piste di Zurigo o Ginevra. Il motivo? Quella di Berna è troppo corta e, in caso di un volo a lungo, lunghissimo raggio, non consentirebbe all'aereo di decollare a pieno carico. Tradotto bis: servirebbe uno scalo tecnico per fare rifornimento. Dell'hangar, considerando che il Bombardier ha una lunghezza di oltre 33 metri, un'apertura alare di quasi 32 ed è alto più di 8 metri, è già stato detto.
Il Global 7500 è stato battezzato a inizio febbraio. Da Ignazio Cassis. Il consigliere federale, a capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), è stato in Sudamerica per alcune visite in Bolivia, Brasile e Paraguay. Le cose, tuttavia, non sarebbero filate lisce. E questo perché il nuovo jet, al momento, è sprovvisto dell'autorizzazione per atterrare negli aeroporti ad alta quota. Una delle mete del viaggio era la capitale boliviana La Paz, a oltre 4 mila metri di altitudine. Parliamo di uno degli scali più alti al mondo. Il Sonntagsblick, al riguardo, ha specificato che Cassis è atterrato nella pianura boliviana per poi proseguire il suo viaggio con un volo di linea.