Chiesa riformata, nessun'indagine nazionale sugli abusi sessuali
Il Sinodo della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS), riunitosi a Neuchâtel da domenica a oggi, ha respinto l'idea di condurre un'indagine nazionale in relazione agli abusi sessuali commessi nell'istituzione e dai suoi membri. Il Consiglio si rammarica di questa situazione.
Il Sinodo, ossia il parlamento della CERiS ha preso la decisione con 32 voti a favore e 24 contrari e 5 astenuti, ha dichiarato a Keystone-ATS il portavoce della CERiS Stephan Jütte.
Il Consiglio aveva chiesto un credito di 1,6 milioni di franchi per realizzare un'indagine rappresentativa su 20'000 persone che vivono in Svizzera nell'arco di tre anni. L'obiettivo dell'esecutivo della CERiS era quello di ottenere informazioni affidabili per determinare la portata degli abusi.
L'obiettivo era di ottenere informazioni affidabili per determinare l'entità degli abusi, identificare le circostanze in cui si sono verificati e gli effetti che hanno avuto sulle vittime, secondo i documenti inviati al Sinodo.
A differenza della Chiesa cattolica svizzera e della Chiesa riformata tedesca, la CERiS non intendeva esaminare i dossier conservati negli archivi.
Consiglio si rammarica per la decisione
Il Consiglio, ossia l'organo esecutivo della CERiS ha espresso il proprio rammarico per il fatto che «lo studio previsto non ha potuto essere realizzato». Sebbene l'esecutivo si sia adoperato invano per questa indagine, «si impegnerà nei confronti delle persone colpite, indipendentemente dal fatto che ci sia o meno uno studio presso la popolazione», si legge in una nota odierna.
«Stiamo istituendo un servizio di segnalazione esterno e collaboreremo con il gruppo di lavoro interno per sviluppare ulteriori misure per individuare e prevenire gli abusi sessuali», ha dichiarato Rita Famos, presidente del CERiS, citata nel comunicato.
Secondo la radio regionale RTN, molti membri non erano convinti della necessità di effettuare un'indagine sulla popolazione al di là delle file protestanti.
Controproposte adottate
Durante il Sinodo sono state approvate tre controproposte di 13 Chiese cantonali, ha spiegato Stephan Jütte. In primo luogo, il parlamento della CERiS ha chiesto all'esecutivo di istituire un gruppo di lavoro per esaminare un eventuale studio interno alla Chiesa.
Il Sinodo ha inoltre incaricato il Consiglio di incoraggiare il lavoro di prevenzione per la protezione dell'integrità personale e di creare un punto di contatto esterno per le vittime. Infine, ha accettato un emendamento che impone al Consiglio del CERiS di rivolgersi alla Confederazione per richiedere un'indagine su larga scala.