Svizzera

Commozione sulle strade di Zurigo nel ricordo di Muriel Furrer

Circa 1.500 persone hanno partecipato oggi a Zurigo a una «Memorial Ride», una pedalata in memoria della giovane atleta zurighese morta venerdì all'età di 18 anni in un incidente durante la gara juniores dei Campionati del Mondo
©Ennio Leanza
Red. Online
29.09.2024 13:30

Questa mattina, a Zurigo, lacrime e, ancora, sgomento per la morte, venerdì, della giovane ciclista svizzera Muriel Furrer, vittima di un incidente durante la gara juniores dei Campionati del Mondo. Ritirati i numeri di gara in Bürkliplatz, oggi i ciclisti dilettanti avrebbero dovuto sfidarsi nell'annuale gara pubblica – City Race – che si snoda sulle strade di Zurigo in un percorso seguito anche dai professionisti. Ma non quest'anno. Annullato l'evento e abbandonato ogni spirito di competizione, i presenti hanno deciso di sfilare in ricordo della 18.enne per le strade di Zurigo.

Circa 1.500 persone, riferiscono i media locali, si sono riunite sulla piazza del Sechseläuten, in un'atmosfera di raccoglimento. Giovani e anziani, donne e uomini, dotati di bici da corsa o meno competitive e-bike. Tutti hanno voluto portare, lungo la Zürichbergstrasse, il proprio omaggio alla giovane.

Tra le personalità presenti alla «Memorial Ride» – così è stato ribattezzato l'evento – c'erano David Lappartient, presidente dell'Unione ciclistica internazionale (UCI) e candidato alla presidenza del CIO, oltre a corridori professionisti svizzeri.

Dopo un minuto di silenzio, i ciclisti hanno sfilato lungo il percorso dei Campionati del Mondo, partendo dal centro città. Solo il rumore dei pedali era udibile. Nei pressi della chiesa Wasserkirche di Zurigo è stato allestito un luogo di raccoglimento, dove sono state deposte corone, fiori e una fotografia della defunta ciclista.

Un mondo sconvolto

Considerata un talento emergente del ciclismo svizzero, Muriel Furrer è morta poco più di quindici mesi dopo Gino Mäder, ciclista elvetico caduto durante la discesa del passo dell'Albula durante il Tour de Suisse 2023 e deceduto in ospedale il giorno successivo. Un'altra vittima che lascia sconvolto il mondo del ciclismo e riapre i dibattiti sulla sicurezza dello sport e i rischi corsi dagli atleti su alcuni percorsi.