Dall'Inn al Reno, la Svizzera è un fiume in piena
Reno, c'è da preoccuparsi? Diciamo di sì. Anche perché il fiume, attualmente, è tre volte più largo del normale ed è straripato in alcuni punti. Per fortuna, nessuna zona abitata è interessata. La colpa è da addossare, va da sé, alle forti piogge. E le previsioni, per il Nordest della Svizzera, non annunciano nulla di buono né di promettente. Al momento, la portata del fiume è di 1.700 metri cubi al secondo. Al di sotto, dunque, della soglia di guardia. O, meglio, le dighe di protezione contro le piene possono sopportare fino a 3.100 metri cubi al secondo.
Il picco dell'alluvione, per contro, è previsto in queste ore, come ha confermato ai media svizzerotedeschi Ralph Dietsche, il portavoce dell'Internationale Rheinregulierung, l'organizzazione transfrontaliera per la gestione e il controllo del Reno. Secondo le stime degli esperti, non dovrebbe superare i 2.500 metri cubi. Il fiume è straripato, all'interno delle dighe principali, ieri e durante la notte intorno a Diepoldsau e Lustenau. Di qui la chiusura, a scopo precauzionale, delle strade principali.
Dietsche, ad ogni modo, ha spiegato che le previsioni andrebbero prese con cautela, anche perché «potrebbero esserci dei cambiamenti». Nel pomeriggio di oggi sono stati svolti alcuni controlli lungo gli argini. In particolare, i militi della protezione civile hanno verificato eventuali falle nel sistema di protezione. «Si è trattato di una misura precauzionale» ha aggiunto Dietsche.
Statisticamente, ha aggiunto il portavoce, un evento come quello di queste ore «si verifica ogni vent'anni», sebbene il Reno si fosse ingrossato in maniera del tutto simile nel 2016.
Preoccupazioni analoghe, nei Grigioni, sono legate al comportamento dell'Inn. Il cui livello continua a salire. La Confederazione ha alzato il grado di allerta, anche perché il fiume, che finisce la sua corsa nel Danubio e di cui l'Engadina, anche etimologicamente parlando, è il suo giardino, potrebbe rompere gli argini in qualsiasi momento allagando strade e abitazioni. Lo ha fatto, ad esempio, nei pressi di un campeggio a Scuol.
Guardia alta, infine, pure nel Canton Turgovia. Dopo la Sitter, l'allerta di piena è stata estesa pure alla Thur. L'avvertimento è valido da Frauenfeld a Bischofszell, con le autorità che hanno invitato i cittadini a non recarsi nella zona o a lasciarla immediatamente.