Dieci anni di carcere per il tentato assassinio della ex moglie

Il Tribunale federale (TF) ha confermato la condanna di un uomo a dieci anni di reclusione e a una multa per tentato assassinio e altri reati. Il cittadino kosovaro voleva strangolare l'ex moglie a causa di controversie relative al loro figlio.
In una sentenza del luglio 2023, il Tribunale cantonale di Berna ha ordinato anche l'espulsione dalla Svizzera per dieci anni. È in corso un procedimento separato per un'aggressione da parte dell'uomo nei confronti del figlio di nove anni durante una visita del bambino in carcere, emerge inoltre da una sentenza del TF del 15 gennaio scorso pubblicata oggi.
I giudici di Losanna hanno respinto tutti i punti contestati dall'imputato nel suo ricorso. Tra le altre cose, l'uomo criticava la qualificazione del reato quale tentato assassinio e chiedeva la revoca dell'espulsione. Il TF ha seguito in tutto e per tutto il parere dell'istanza inferiore.
Prima di un incontro con l'ex moglie all'inizio del 2021, l'uomo aveva fabbricato una cinghia con una cintura in tessuto e la bretella di una custodia per computer portatile. Munito di questa e di un coltello, si era poi recato all'appuntamento e ha tentato di strangolare la donna, ma lei è riuscita a liberarsi dalla cinghia e a scappare.
L'uomo aveva giustificato la sua azione con il desiderio di vedere il figlio affidato a un'istituzione per minorenni. Riteneva che il bambino vi sarebbe stato trattato meglio che se fosse rimasto con la madre.
I rapporti tra i genitori divorziati si erano notevolmente deteriorati a causa della disputa riguardante il figlio e le autorità avevano dovuto intervenire. Inoltre, l'uomo era molto geloso e aveva minacciato di uccidere l'ex moglie se si fosse messa con un altro.