Diritti sessuali in Svizzera: il rapporto è critico

La Svizzera deve migliorare la propria politica in materia di salute sessuale. L'organizzazione Salute sessuale svizzera (SSCH), in collaborazione con Sexual Right Initiative, ha consegnato un rapporto alternativo sul tema al Consiglio dei diritti umani dell'Onu.
Le due associazioni chiedono fra le altre cose contraccettivi gratuiti, un'educazione sessuale più inclusiva e una migliore situazione a livello di salute nelle questioni di genere, si legge in un comunicato odierno.
SSCH chiede poi una strategia nazionale di salute sessuale che venga applicata da tutti i Cantoni. Lo scopo è promuoverla in maniera globale, eliminando le discriminazione per quel che riguarda l'accesso alle prestazioni sanitarie.
Uno degli obiettivi della SSCH, partner dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), è colmare le lacune giuridiche in materia di protezione contro le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI+.
Il rapporto consegnato oggi rientra nel quadro di un esame periodico, che avviene a cadenza quadriennale, portato avanti dal Consiglio dei diritti umani dell'ONU in tutti gli Stati membri. Il quarto esame per la Svizzera è previsto per il gennaio 2023, ma entro la metà di questo mese la società civile aveva la possibilità di inviare le proprie osservazioni.
Il tema della salute e della prevenzione nel campo della sfera sessuale è ricorrente sotto la Cupola federale a Berna. Diversi interventi, mozioni o postulati sono stati depositati sull'argomento.