Politica

«Dobbiamo ammetterlo: alle elezioni federali abbiamo mancato l'obiettivo»

Intervenendo davanti ai delegati, riuniti in assemblea a Zugo, il presidente del PLR, Thierry Burkart, ha ammesso che il partito ha dovuto accettare un risultato che non auspicava
© KEYSTONE / URS FLUEELER
Ats
20.01.2024 13:02

«Dobbiamo ammettere che abbiamo mancato l'obiettivo». È con queste parole che il presidente del PLR, Thierry Burkart, è tornato oggi sulle elezioni federali dello scorso ottobre. Intervenendo davanti ai delegati, riuniti in assemblea a Zugo, egli ha ammesso che il partito ha dovuto accettare un risultato che non auspicava.

Una delle ragioni è da ricercare nel «dissesto di Credit Suisse», secondo Burkart. A suo avviso questo evento ha avuto un impatto negativo sulla percezione del partito da parte dell'opinione pubblica.

Un altro ostacolo è venuto dalle congiunzioni di liste, ha proseguito, ricordando che alcuni hanno criticato il PLR per essersi buttato nelle braccia dell'UDC. Ma se non si fanno congiunzioni si è svantaggiati fin dall'inizio, ha fatto notare, aggiungendo che questa prassi dovrebbe essere abolita e che avrebbe presentato una proposta in tal senso in parlamento.

l delegati si sono in seguito espressi sui temi in votazione il 3 marzo, appoggiando chiaramente - 328 voti a 3 e 2 astensioni - l'iniziativa dei Giovani PLR, che chiede un innalzamento dell'età pensionabile. Per il partito, questo testo è uno strumento efficace per finanziare in modo duraturo la previdenza vecchiaia.

È stata invece nettamente respinta l'iniziativa promossa dall'Unione sindacale svizzera (USS) per una tredicesima AVS: 323 voti contrari, 2 favorevoli e 11 astensioni. Durante la discussione, la consigliera di Stato zughese Jill Nussbaumer ha espresso il suo stupore per il fatto che i giovani permettano che i costi di questa misura siano sostenuti dalla prossima generazione.

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