I dati

Dopo un'estate da record, il turismo svizzero continuerà a crescere in inverno

L'istituto di ricerca BAK Economics, prevede un aumento dei pernottamenti dello 0,8% (+149'000) su base annua, a 18,1 milioni
©Chiara Zocchetti
Ats
29.10.2024 15:18

Dopo un'estate da record, il turismo svizzero continuerà a crescere nell'inverno 2024/25: l'istituto di ricerca BAK Economics, prevede un aumento dei pernottamenti dello 0,8% (+149'000) su base annua, a 18,1 milioni. Secondo gli economisti, i visitatori provenienti da Paesi lontani, in particolare gli Usa, restano il principale motore della crescita.

I turisti provenienti dagli Stati Uniti dovrebbero continuare ad affluire in Svizzera durante la stagione invernale (novembre 2024-aprile 2025), dopo una presenza senza precedenti durante l'estate, quando gli Usa hanno superato per la prima volta la Germania, diventando il principale mercato di provenienza straniera, sottolineano in un comunicato odierno gli esperti del BAK, che studiano il mercato su mandato della Segreteria di Stato dell'economia (Seco). Nel prossimo inverno, i pernottamenti dai mercati lontani dovrebbero aumentare del 3,6% (+123'000).

L'interesse degli americani per la Svizzera giunge nel momento in cui la domanda dall'Europa tende a indebolirsi a causa del franco forte e del cupo contesto congiunturale. Un'inversione di tendenza non è ancora percepibile: gli economisti prevedono un calo dei pernottamenti degli ospiti europei dello 0,3% (-18'000).

Per quanto riguarda la domanda interna, dovrebbe rimanere solida durante la stagione invernale, con un aumento dello 0,5% (+44'000) su base annua: la domanda tende a normalizzarsi dopo i forti aumenti registrati durante la pandemia.

La stagione estiva terminerà ufficialmente dopodomani, ma è già chiaro che sarà un'estate record per il settore del turismo svizzero e ciò nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli, indica il BAK. Le forti piogge e i violenti temporali non solo hanno smorzato l'atmosfera vacanziera, ma hanno anche causato notevoli danni alle infrastrutture. La domanda interna ne ha risentito in modo particolare, calando per la terza estate consecutiva, anche se ciò non ha impedito alle strutture ricettive di registrare un nuovo record di 23,5 milioni di pernottamenti, grazie soprattutto al boom dei turisti americani.

Anche le previsioni per il futuro sono positive: per l'estate del 2025, gli esperti del BAK prevedono un aumento dell'1,8% (+445'000) dei pernottamenti, a 24,8 milioni. La domanda europea dovrebbe riprendersi leggermente e il turismo interno potrebbe tornare a crescere per la prima volta dopo la fase di normalizzazione postpandemica. L'Eurovision Song Contest a Basilea e il Campionato europeo di calcio femminile dovrebbero stimolare la domanda.

Per quanto riguarda i principali mercati lontani, per l'estate il quadro non è così ottimistico come negli anni precedenti. Si prevede un rallentamento dell'economia statunitense e anche i tassi di crescita asiatici sono più deboli rispetto al passato. Inoltre, gli altri mercati asiatici dovrebbero approfittare dell'abolizione delle restrizioni sui visti per viaggiare di più all'interno dell'Asia e quindi meno in Europa.