Lutto

È morto Jörg Bucherer

Bucherer è deceduto ieri sera, all'età di 87 anni, a pochi mesi quindi dalla vendita della sua società
Ats
07.11.2023 16:14

È morto Jörg Bucherer, a lungo proprietario dell'omonima azienda attiva nel settore degli orologi di lusso e dei gioielli, presente anche sulle piazze di Lugano e Locarno. La notizia diffusa dalla Handelszeitung è stata confermata dall'impresa stessa.

Bucherer è deceduto ieri sera, all'età di 87 anni, a pochi mesi quindi dalla vendita della sua società: alla fine di agosto il più importante rivenditore di Rolex al mondo era stato rilevato proprio dalla stessa Rolex, partner di lunga data.

Stando alla Handelszeitung, con la scomparsa di Bucherer la Svizzera perde non solo un importante protagonista del mercato orologiero, ma anche un grande imprenditore. Rilevò l'azienda dal padre nel 1977, nel bel mezzo di una fase estremamente difficile per il comparto orologiero elvetico, alle prese con la concorrenza dei prodotti giapponesi. Bucherer non si lasciò però scoraggiare dalla crisi: sotto la sua egida, l'azienda familiare con sede a Lucerna crebbe fino a diventare una potenza globale e il più grande rivenditore di orologi di lusso al mondo.

Bucherer è oggi presente in 36 sedi in Europa - di cui 17 in Svizzera - fra cui figura il più grande punto vendite di orologi e gioielli del mondo, a Parigi. È anche molto attiva negli Stati Uniti, con 32 negozi. Ma Bucherer è pure un importante attore internazionale nel settore in forte espansione degli orologi di seconda mano. L'impresa non pubblica dati relativi alle vendite o agli utili: secondo le stime citate dalla Handeleszeitung la ditta ha attualmente un fatturato annuo compreso tra 1,8 e 2,0 miliardi di franchi.

Jörg Bucherer lascia dietro di sé un cospicuo patrimonio, che secondo Bilanz ammontava tempo fa a 2,2 miliardi di franchi. A questo si aggiunge una somma sconosciuta ricevuta dalla vendita dell'azienda a Rolex: le stime parlano di un ricavo di circa 4 miliardi. L'imprenditore non aveva figli: appare probabile che la maggior parte dei suoi beni sia destinata a una fondazione.