Ecco la nuova lista dei Paesi a rischio

Rispetto al precedente elenco, la Svizzera ha aggiunto 12 nuovi Paesi e alcune regioni italiane e austriache nell’elenco delle zone a rischio in cui vige l’obbligo di quarantena. Le persone che vengono in Svizzera dagli Stati Uniti, dal Portogallo o dalla Croazia, tra gli altri, saranno obbligati ad rispettare la quarantena. La misura entra in vigore dal 14 dicembre.
L’UFSP ricorda che un risultato negativo del test non esenta dall’obbligo di quarantena e non ne riduce la durata. Ci sono invece deroghe per chi è in viaggio d’affari per un motivo importante improrogabile, per motivi medici e per i passeggeri in transito che hanno soggiornato in una zona a rischio elevato di contagio per meno di 24 ore.
Anche le regioni di confine con la Svizzera possono essere escluse dall’elenco nonostante la loro incidenza soddisfi i criteri di inclusione, poiché esiste uno stretto scambio economico, sociale e culturale.
Gli Stati e le regioni aggiunti sono evidenziati in grassetto.
- In Francia:
Regione d’oltremare Polinesia Francese
- In Italia:
Regione Emilia Romagna
Regione Friuli Venezia Giulia
Regione Veneto
- In Austria:
Land Alta Austria
Land Carinzia
Land Salisburgo
Land Stiria
- Stati e regioni
Andorra
Croazia
Georgia
Giordania
Lituania
Lussemburgo
Macedonia del Nord
Montenegro
Polonia
Portogallo
San Marino
Serbia
Slovenia
Stati Uniti
Ungheria
Criteri per l’inclusione nell’elenco
Per decidere se in uno Stato o una regione vi sia un elevato rischio di contagio, si guarda al numero dei nuovi contagi per 100.000 persone negli ultimi 14 giorni. Se la sua incidenza è superiore ad almeno il 60 per cento di quella in Svizzera, lo Stato o la regione in questione è inserito nell’elenco.
L’UE: «La quarantena per i viaggi non riduce la trasmissione»
«Restrizioni come la quarantena non contribuiscono in modo significativo alla riduzione della trasmissione del Covid nel quadro dei viaggi. Per questo il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Agenzia europea per la sicurezza dei voli (Easa) nelle loro linee guida, riprese dalla strategia della Commissione, non raccomandano quarantena e test nel quadro dei viaggi in Paesi con la stessa situazione epidemiologica», ha detto un portavoce dell’Esecutivo Ue.