Svizzera

Elezione di Pfister, le reazioni

Il PLR chiede al nuovo consigliere federale di agire rapidamente al DDPS per garantire la sicurezza della Svizzera – Per i Verdi, il Governo si è spostato ancora più a destra – Per il gruppo parlamentare del Partito socialista è stata una scelta difficile
© KEYSTONE/Alessandro della Valle
Ats
12.03.2025 10:08

Il neo consigliere federale Martin Pfister dovrà agire rapidamente, qualora dovesse effettivamente assumere la direzione del Dipartimento della difesa (DDPS) lasciata vacante dalla dimissionaria Viola Amherd. È quanto chiede il PLR commentando la fresca elezione in Governo del rappresentante del Centro. «La nostra industria della difesa è sull'orlo del precipizio. Manca una strategia globale per garantire la sicurezza della Svizzera», scrive il partito sul social X, non dimenticandosi comunque di congratularsi con il 61.enne per il risultato ottenuto. La neutralità armata è minacciata da coloro che vogliono abolire l'esercito e dai sostenitori del presidente russo Vladimir Putin, si legge ancora in tre brevi post pubblicati sulla piattaforma dai liberali-radicali.

Sia il neo eletto in Consiglio federale Martin Pfister sia il suo sfidante uscito sconfitto Markus Ritter erano «eccellenti candidati, con le competenze, l'esperienza e le qualità necessarie» per l'incarico. Lo ribadisce il Centro tornando sul voto odierno dell'Assemblea federale, con il quale il consigliere di Stato di Zugo è stato scelto per sostituire Viola Amherd. In una nota, il partito si congratula con il proprio rappresentante. Ma ciascuno dei due candidati avrebbe potuto garantire il funzionamento dell'esecutivo e affrontare le sfide attuali, si è detto certo il consigliere nazionale e presidente del gruppo alle Camere Philipp Matthias Bregy (VS), citato nel comunicato. L'elezione di Pfister riafferma l'impegno del Centro per una politica pragmatica che rafforzi la coesione del Paese, prosegue lo schieramento. Il partito ribadisce inoltre il suo sforzo in nome dell'equilibrio e di soluzioni praticabili, ricordando che il Governo deve agire come organo collegiale e dare la massima priorità alla sicurezza e alla difesa.

Con l'elezione odierna di Martin Pfister, il Consiglio federale si è spostato ancora più a destra e non riflette la popolazione. Così hanno reagito i Verdi al voto odierno. Gli ecologisti faranno tutto il possibile per ristabilire l'equilibrio dei poteri quando si renderà vacante il prossimo seggio. «Faremo tutto ciò che è in nostro potere per garantire che le donne, le giovani generazioni e i valori ecologici siano rappresentati», ha sottolineato il vicecapogruppo dei Verdi in Parlamento, Fabien Fivaz (NE), citato in una nota odierna. I Verdi si congratulano con Martin Pfister per la sua elezione al Consiglio federale. Tuttavia, si aspettano che il neoeletto faccia di più per difendere la giustizia sociale e globale a livello svizzero di quanto non stia facendo nel suo cantone d'origine, Zugo, dove ha sede il commercio di materie prime. D'altro canto, gli ecologisti chiedono che la nuova costellazione del Consiglio federale garantisca il buon funzionamento del Dipartimento della difesa (DDPS). Qualsiasi progetto di aumento del budget dell'esercito deve essere fermato fino a quando la situazione del DDPS non si sarà stabilizzata. In considerazione delle forti critiche mosse al DDPS, l'UDC ha il dovere di occuparsi di questo dipartimento, secondo i Verdi

Per il gruppo parlamentare del Partito socialista è stata una scelta difficile, ha dichiarato la copresidente del PS Mattea Meyer in merito all'elezione del nuovo consigliere federale Martin Pfister. A suo avviso, il Governo non si è certo spostato a sinistra, il che la preoccupa. «Questo fa male in un momento in cui il dominio maschile sta iniziando ad affermarsi di nuovo», ha aggiunto Meyer alla televisione svizzerotedesca SRF. Finora ci sono state solo dieci donne in Consiglio federale, quattro delle quali provenienti dal PS, ha proseguito. Secondo Meyer, la parità deve essere presa sul serio. A Pfister spetta ora un compito difficile nel Dipartimento della difesa (DDPS). Il Partito socialista vuole che il nuovo consigliere federale prenda posizione a favore dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia, ha dichiarato ancora la zurighese. Pfister deve opporsi alla politica di Donald Trump e Vladimir Putin e deve esaminare attentamente come si sia creato il caos nell'esercito.

Il Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE) chiede al neoeletto consigliere federale e probabile capo del Dipartimento della Difesa (DDPS), Martin Pfister, di sottoporre il «riarmo» dell'esercito svizzero a una votazione popolare. Il riarmo da svariati miliardi di franchi rappresenta una decisione di principio per la Svizzera, afferma in una nota il GSsE. Poiché non è possibile indire un referendum contro gli aumenti di bilancio, il nuovo consigliere federale deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti della popolazione e sottoporli a votazione, si legge nel comunicato. Il Gruppo per una Svizzera senza Esercito si aspetta che il Governo sviluppi una strategia di politica di sicurezza coerente e orientata alle minacce reali, invece di armare l'esercito a casaccio come è avvenuto finora. Inoltre, non si dovrebbero spendere miliardi per gli armamenti a scapito di altri settori rilevanti per la sicurezza, come la protezione del clima e la cooperazione internazionale.

L'elezione odierna di Martin Pfister non è solo una mossa contro il suo antagonista Markus Ritter. A pensarlo è il politologo Adrian Vatter, secondo cui il nuovo consigliere federale è stato bravo a giocare i propri assi nella manica man mano che la campagna avanzava. In queste settimane, Pfister ha fatto regolarmente riferimento alla sua esperienza governativa nel canton Zugo e al suo grado militare di colonnello, ha sottolineato Vatter alla televisione svizzerotedesca SRF. E nel suo discorso dopo essere stato eletto, non ha mancato di evidenziare come conosca meglio le caserme di Palazzo federale. Stando al professore all'Università di Berna, Pfister ha vinto perché il campo rosso-verde ha votato in blocco per lui. A queste preferenze si sono aggiunte almeno la metà di quelle del Centro e la metà o i due terzi dei liberali-radicali. Pfister sposterà il Consiglio federale un po' più a destra. Viola Amherd si colloca in effetti nell'ala sinistra del Centro. Il 61enne è più attento alle misure di risparmio rispetto a chi l'ha preceduto. Tuttavia, in materia di politica estera e di sicurezza è aperto come la vallesana, soprattutto per quanto riguarda le relazioni con l'Unione europea.

I sostenitori zughesi di Martin Pfister sono convinti delle qualità del nuovo consigliere federale, del quale attestano le speciali capacità di costruttore di ponti. «Pfister è bravo a riunire le persone e a lavorare in modo orientato alla soluzione», ha dichiarato il granconsigliere di Zugo Heinz Achermann alla televisione svizzerotedesca SRF durante la festa per l'elezione oggi a Baar (ZG). Achermann aveva intuito fin dall'inizio che poteva essere sufficiente per essere eletto nel Governo federale. Il carattere amichevole, aperto, disponibile ed empatico di Pfister è una buona base per creare alleanze in un collegio governativo, ha spiegato dal canto suo Gregor Frei, amico di lunga data di Pfister. Secondo Frei, che aveva già diretto un'azienda assieme al nuovo consigliere federale, Pfister reagisce in modo ponderato nelle situazioni difficili, non si affretta ad intervenire ed è aperto a diverse soluzioni. «Questa è una delle sue caratteristiche come persona e come politico», ha aggiunto Frei, il quale suona anche in un gruppo di Guggenmusik con Pfister.

Il governo cantonale zughese ha reagito con soddisfazione all'elezione del proprio collega Martin Pfister in Consiglio federale. Dopo oltre 40 anni, il Canton Zugo ha di nuovo un membro nell'esecutivo federale. «È un momento storico per il Cantone (...). L'elezione dimostra la fiducia riposta in Martin Pfister a livello nazionale. Il suo impegno e la sua lungimiranza politica arricchiranno la Svizzera», ha dichiarato il «Landamano» (capo del governo cantonale ndr.) Andreas Hostettler, citato in una nota odierna. Il Cantone organizzerà ora un grande ricevimento a Baar (ZG) per il neoeletto Consigliere federale Pfister giovedì 20 marzo. Dopo l'arrivo di un treno speciale alle 14.15, si terrà un corteo dalla stazione ferroviaria alla Marktgasse. Lì la popolazione di Zugo «festeggerà degnamente il suo consigliere federale» con un rinfresco e della musica. L'elezione suppletiva per la successione di Martin Pfister nel governo cantonale si terrà il 15 giugno. Pfister, 61 anni, è responsabile del Dipartimento della sanità zughese dal 2016. Con lui, il cantone tornerà ad avere un seggio in Consiglio federale 43 anni dopo le dimissioni di Hans Hürlimann (allora PPD) e la Svizzera centrale 21 anni dopo quelle di Kaspar Villiger (PLR/LU).

Il nuovo consigliere federale Martin Pfister andrà giudicato in base al suo operato. È quanto afferma in merito all'elezione odierna il presidente dell'UDC Marcel Dettling, sottolineando che, se come previsto la new entry in governo prenderà le redini del Dipartimento della difesa (DDPS), il lavoro da fare sarà molto. «Mi fido di lui», si è limitato a dire Dettling ai microfoni dell'emittente pubblica svizzerotedesca SRF, aggiungendo di «poter convivere» con la scelta fatta dall'Assemblea federale. Per il consigliere nazionale svittese vi è poi la piccola soddisfazione rappresentata dal fatto che a essere eletto sia stato un altro svizzero centrale (pur se del canton Zugo). Dettling ha poi consigliato a Pfister di rimanere fuori dai radar nel suo potenziale nuovo lavoro come capo del DDPS per quanto riguarda gli scontri internazionali e di non portare conflitti stranieri in Svizzera. «La neutralità è importante» e lui dovrebbe «ripristinare la sicurezza», ha fatto notare il presidente dei democentristi.